2025. Tokyo non si chiama più così ma ha assunto il nome di Zebra City, quello che una volta era un rappresentante politico democraticamente eletto dal popolo si è trasformato in un gerarca nazistoide vestito da dandy inglese che per far salire la propria popolarità ha istituito una simpatica usanza chiamata Zebra time: cinque minuti un paio di volte al giorno in cui tutti possono fare quello che vogliono senza l'assillo della legge. Un far west legalizzato a cui partecipano con grande abnegazione anche le forze di polizia.
In più la figlia del gerarca, un'aspirante popstar, un clone dark di Lady Gaga, non esita a uccidere con le proprie mani la sua concorrente principale al numero uno della classifica e ha mire di dominio sul mondo.
E' in questo mondo futuristico senza speranza che si risveglia dopo 15 anni il professor Ichicawa alias Zebraman, l'ultimo eroe di una nazione allo sbando.
Con le sue strisce bianche e nere , con la sua volontà incrollabile nel credere ai sogni combatterà il male assoluto con i superpoteri a sua disposizone e non esiterà a sacrificarsi per il popolo.
Il pubblico e la critica sono abituati a guardare sempre i sequels di film di successo con un misto di sospetto e scetticismo. E Miike dall'alto della sua esperienza conosce benissimo questi meccanismi.
Quindi per evitare problemi , grazie anche a un cospicuo aumento di budget che ha permesso effetti speciali notevoli, ha deciso di evitare i sottotesti politici per concentrarsi sull'oggetto filmico e distaccarsi il più possibile dall'originale.
Zebraman 2: Attack on Zebra City visivamente è notevolissimo e contiene sempre quell'alternarsi di deliri fantascientifici e pause struggenti in cui i sentimenti salgono al potere.
Più che al suo predecessore zebrato ha più di una somiglianza con il recente Yattaman di cui mutua il mondo dark, quegli sprazzi demenziali classici del cinema di Miike e una "cattiva" accarezzata da costumi di pelle che disegnano le sue forme , conferendole un'aria molto sexy come succedeva alla mitica Miss Dronio di Yattaman.
In Zebraman 2 i confini tra il bene e il male sono assolutamente demarcati in un ostentato manicheismo simboleggiato dalle strisce bianche e nere del costume.
Finale naturalmente irrisolto ,forse aperto a un seguito e squisitamente nonsense un pò come molti particolari del film: dall'alieno che ha nelle emissioni di peti la sua arma mortale fino ad arrivare al macchinario che funziona con gigantesche monete o al supereroe che ha un modo molto particolare di rendere inoffensivo l'alieno.
Probabilmente Zebraman 2 è meno riuscito del capostipite di questa breve saga ma di questi tempi è lecito non lamentarsi di un film comunque godibilissimo dalla prima all'ultima sequenza.
E come sequel non sfigura per niente.
( VOTO : 6,5 / 10 )
( VOTO : 6,5 / 10 )
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