I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 10 aprile 2012

Blood rain ( 2005 )



Blood Rain è un'opera che ha tutte le potenzialità per intrigare anche uno spettatore occidentale poco smaliziato che però giocoforza deve fermarsi alla superficie di questo efferato thriller ambientato in maniera abbastanza inconsueta ma molto suggestiva su un'isola coreana all'inizio del XIX secolo.
E' realizzato con estrema dovizia di mezzi, i costumi e le scenografie hanno aspetto molto curato (e costoso), così come le ricostruzioni della navi che appaiono durante la pellicola.
Potremmo dire che è un kolossal ma forse anche questa definizione male gli si addice perchè gli argomenti trattati e alcune sequenze non sono proprio adatte al grosso pubblico.
Tutta la vicenda parte apparentemente da una nave carica di pergamena diretta alla corte reale che viene incendiata dolosamente. L'emissario del re chiamato per investigare scopre subito che quella sera c'è stato anche un omicidio.
E altri ne avverranno durante le sue indagini. Una violenta escalation di sangue che manda nel panico l'intera popolazione dell'isola, una comunità chiusa sia dal punto di vista geografico che mentale.
Proprio da qui cominciano a venire le dolenti note: diciamo che le indagini non sono il punto forte del film, il regista vuol tenere nascosta fino all'ultimo l'identità dell'assassino mettendo in campo storiacce di vendetta pregressa per motivi religiosi ( apprendo da questo film che i Cristiani in Corea venivano perseguitati a quell'epoca), appesantendo la narrazione nell'ultima parte in cui il film vira apparentemente di genere con alcune sequenze decisamente gore (tra cui  la decapitazione,vera, per presunti motivi religiosi di un paio di polli vivi il cui sangue serve a purificare e una pioggia di sangue, quella del titolo, che  mi ha ricordato quella di rane di Magnolia, anche se non è possibile fare collegamenti tra i due film) e un finale in cui non tutto viene chiarito di fronte allo spettatore.Non posso dire altro perchè rovinerei il piacere della visione del film ma devo dire che l'ambiguità del finale non è uno dei punti a favore della pellicola.

Riuscita la caratterizzazione della figura dell'investigatore mandato dal re che sembra una riedizione ottocentesca rigiovanita del medievalissimo Gugliemo da Baskerville ne Il nome della Rosa, occhialini compresi ed è riuscito anche il contrasto tra l'impalpabilità  mistero che si vuole creare e le efferatezze che vengono mostrate tranquillamente a favore di camera.
Probabilmente mi aspettavo di più ma rimane la sensazione di aver visto un discreto prodotto di genere che poteva aspirare ad essere qualcosa di meglio.

Una piccola nota: astenersi animalisti e gente sensibile perchè ci sono  scene da snuff film nella decapitazione di due polli vivi: scene improvvise, talmente improvvise che non è possibile neanche voltare lo sguardo o abbassare gli occhi. Sono forse anche scene gratuite perchè mostrate solo nell'intento di sottolineare il carattere di contrasto religioso ( oltre i limiti della superstizione) alla base della reazione scomposta della popolazione dell'isola.

( VOTO : 6,5 / 10 ) 

Blood Rain (2005) on IMDb

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