Una piccola, deliziosa storia d'amore che nasce dall'incrocio improbabile delle traiettorie di due solitudini perniciose. E' Castaway on the moon, peculiare oggetto filmico a due facce in perenne ma incostante bilico tra dramma dell'incomunicabilità e commedia sentimentale.
Kim, giovane colletto bianco tenta di suicidarsi buttandosi nel fiume Han perchè affoga nei debiti. Ma non gli riesce il tentativo di annegare ( ironia della sorte nei debiti annegava benissimo) e si trova su un'isola del suddetto fiume sotto un cavalcavia praticamente tagliato fuori da ogni possibilità di comunicare col mondo civile.E, novello Robinson Crusoe (o Tom Hanks in Cast Away visto che è citato nel titolo e anche qua e là durante il film), si deve adattare alla sua vita da naufrago a un passo dalla vita civile. Vede la città a poca distanza ma per lui è come un miraggio visto che non sa nuotare. Riesce a nutrirsi, a procurarsi il cibo, l'acqua, a sopravvivere insomma.
E sulla sabbia in riva al fiume scrive un messaggio d'aiuto che viene letto da Kim, una hikikomori rinchiusa nella sua camera da svariati anni e che comunica con l'esterno solo tramite la internet o SMS.
Non la vedono neanche i genitori, ha una camera che è un cumulo di rifiuti e dorme nell'armadio. Legge il messaggio per caso perchè spesso fotografa l'esterno. Anche lei cerca di comunicare con lui e lo fa tramite messaggi in bottiglia (esilarante la sua sortita notturna in tenuta "da guerra"condita da diversi stratagemmi per non farsi vedere).Vari mesi per scambiarsi messaggi a monosillabi ma il tutto funziona.E in qualche modo la situazione dovrà progredire, non può rimanere così cristallizzata.E andrà avanti....
Castaway on the moon oltre a parlare di amore parla anche di solitudine (quelle dei due Kim, maschio e femmina sono due solitudini ostinate e contrarie, una forzata per necessità fisiche, l'altra puramente voluta), parla dell'indifferenza e della difficoltà di comunicazione in una società sempre più tecnocratica (oltre che schiavizzata dal denaro e dalla ricerca del profitto costi quel che costi applicando in modo estremo il concetto di capitalismo), parla di alienazione, tema che sembra essere molto comune a certo cinema orientale sia coreano che giapponese.
I mezzi di comunicazione che usano i due Kim pur se estremamente diversi hanno in comune la loro antichità: una forma di comunicare obsoleta che rifiuta ogni forma di modernità.
Nonostante si scambino poco più di qualche monosillabo trovano conforto uno nella presenza dell'altra e viceversa. Sanno che non sono più soli anche se la loro conoscenza è puramente "virtuale".
Ma basta per non sentirsi totalmente alieni in un mondo pervicacemente ostile. Dal punto di vista formale il film di Hae-Jun Lee è un piccolo gioiello con una regia notevole e una fotografia brillante che illumina molti passaggi del film. E sono favolosi anche i due attori protagonisti,due maschere perfette per incarnare differenti modi di percepire il dolore.
Vincitore al Far East Film Festival del 2010, si parla insistentemente di un remake americano.
E io già tremo al solo pensiero.
( VOTO : 8,5 / 10 )
( VOTO : 8,5 / 10 )
Appena finito di vedere. Molto bello e delicato, ma forse un tantino lento. 2 ore mi sono sembrate troppe. Io avrei tagliato almeno 15 minuti. Non so perchè, ma il film mi ha ricordato un po' Ubriaco d'amore. Sarò troppo americanocentrico, ma davvero non mi dispiace l'idea di un remake made in Usa. Secondo me un regista di talento saprebbe metterci un po' più di vita, ottimismo e brio. Ho già fatto il casting. Alla regia Wes Anderson o Noah Baumbach, attore protagonista Steve Carell o Adam Sandler, attrice Isla Fisher, Amy Adams o Thora Birch. Altro difetto secondo me è il fatto di non spiegare perchè lei si è autoreclusa. Posso passare sopra ad altre inverosimiglianze (acqua potabile, cibo, bottiglia con messaggio...) ma conoscere il perchè della reclusione avrebbe aggiunto qualcosa secondo me.
RispondiEliminaTi dirò che Castaway on the moon per essere un film coreano non è così lento, ce ne sono molti ancora più lenti.La durata è abbastanza standard, nel senso che raramente trovi un film coreano anche commedia sotto le due ore.Sul fatto perchè lei sia autoreclusa non so dirti, non mi ricordo se viene detto da qualche parte...secondo me a proposito del casting l'errore fatto nel film coreano è che lei nonostante sia truccata da " brutta " si vede che è molto carina..sul remake americano tremo perchè di solito in quel di Hollywood non hanno proprio la mano leggerissima, magari se fosse qualcosa di indipendente andrebbe meglio...per esempio c'è un film coreano commedia sentimentale che secondo me ti può piacere(ma dura due ore abbondanti ti avverto subito) è My sassy girl, secondo me pellicola deliziosa( e la protagonista femminile è bellissima) che è stata rifatta con lo stesso titolo negli USA ma con esiti alquanto disastrosi.Se ti è piaciuto Castaway on the moon My sassy girl ti piacerà sicuramente...
RispondiEliminaHo visto che hai messo ora la rece, ora leggo. Sai che il cinema orientale non mi piace. Così senza pensarci troppo di valido (per i miei standard ovviamente) mi viene giusto qualche Kitano (2 o 3) e i primi Woo (oltre a Castaway ovviamente). Per il resto di solito resisto 15 minuti prima di cambiare film! Ora mi metto alla ricerca di My sassy girl allora, anche se quasi sicuramente non mi innamorerò della protagonista (come per i film, anche le donne orientali non mi fanno impazzire!).
RispondiEliminaeh eh l'ho messa prima di questo commento sicuro di farti cosa gradita...tu dici che non ti fanno impazziare le donne orientali? la protagonista di My sassy girl è parecchio bella, ispira parecchi pensieri e non tutti cast, anzi quasi nessuno.Kitano lo conosco piuttosto bene ma ci sono molte cose sue che non mi fanno impazzire , Woo come regista è eccezionale, i suoi film hongkonghesi sono da vedere praticamente tutti. A grosse linee per il cinema action o noir hongkonghese sono da vedere i film di Johnnie To, mentre per quanto riguarda il cinema coreano ho un'ammirazione assoluta per Bong Joon Ho( Memories of Murder è un thriller epocale ma secondo me tutti i suoi titoli meritano di essere recuperati) e Lee Chang Dong( però qui siamo dalle parti della lentezza).Per il cinema giapponese ho diversi registi che amo follemente: Hirokazu Koreeda( ha fatto alcuni film a cui sono molto legato), Shion Sono( uno dei registi più malati che conosca), Shunya Tsukamoto( di cui sicuramente hai visto qualcosa), Kiyoshi Kurosawa( grande regista di thriller e horror soprattutto), Shunji Iwai( specializzato soprattutto in film sentimentali e legati al mondo dei giovani).E sicuramente mi sarò dimenticato qualcuno...
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Come al solito ottimo post Emidio.
RispondiEliminaNon so come ho fatto a non citare i due attori, impressionanti.
Molto interessante il tema della comunicazione.
Per lui è come fosse stata una chat anonima in internet ma con metodi preistorici.
Da questo punto di vista forse se lei non fosse mai riuscito a vederlo in faccia (magari per coincidenza o perchè a parte la spiaggia il resto dell'isola era inaccessibile alla vista) forse il film sarebbe stato ancora più straordinario.
Una chat preistorica al buio
E il finale, in quel caso, na roba allucinante.
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RispondiEliminal'hai messo addirittura come sfondo del blog!
vade retro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ah ah ah ! te lo avevo detto che me lo sono visto in preda a lussuria suina...interessanti le tue suggestioni su Castaway on the moon...per me lei , per esempio è un po' troppo carina per essere una hikikomori...cioè si vede subito che è belloccia una volta sistemato qualche particolare...
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