I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.
martedì 3 aprile 2012
Der Knochenmann ( The Bone man, 2009 )
Stavolta il marcio viene da qualche parte in mezzo alle montagne dell'Austria.
Lo "sgarrupato" investigatore privato Brenner, faccia e vestiti di chi ha visto tempi migliori, occhio vivace alla Kevin Spacey e un presente fatto di recupero crediti, è personaggio con tutti i crismi per farsi amare e detestare allo stesso tempo.
Ostentatamente sotto la media,dotato di un sense of humour piuttosto dark,assolutamente maldestro, il nostro (anti) eroe capisce sempre tutto col classico attimo di ritardo.
E'la sua figura a metà tra la parodia e un Marlowe casereccio che rende questo Der Knochenmann un piacevole melting pot di generi.
Il regista, lunga esperienza sia al cinema che in televisione,lo ha infatti definito principalmente una storia d'amore.
Accanto all'amore però ci sono altre vicende molto meno piacevoli.
Brenner per recuperare una macchina capita in una specie di osteria/pensione dove capisce subito che c'è qualcosa che non va.
E per questo decide di rimanere incontrando dei personaggi sui generis:il padrone specialista nella dissezione dei polli,il figlio degenere che pensa solo ad andare a spasso con la sua Porsche,la moglie di costui che è la capo cuoca di cui Brenner si invaghisce,una cameriera che ha un qualcosa in più e un paio di magnaccia slovacchi che avranno parte importante nella vicenda di cui è delittuoso raccontare oltre.
Brenner entra suo malgrado in questo circolo vizioso in cui il predatore mangia la preda.Tutto sta a non diventare preda.
L'ambientazione inconsueta,l'ironia di molti dialoghi,alcune divagazioni che hanno quasi del demenziale(tipo il magnaccia slovacco che si ritrova a cercare la pensione abbandonato su una strada ghiacciata e in sedie a rotelle) contrastano con l'efferatezza dei crimini che vengono commessi con alcune sequenze degne di uno slasher americano della prima ora che aprono squarci(letteralmente) inquietanti.
Nonostante tutto la tensione viene sempre stemperata da quell'aria di normalità che avvolge il maldestro Brenner.
Der Knochenmann è un thriller che non ha nulla da invidiare al modello americano, molto ben confezionato, che parla del sempiterno ciclo vita/morte simboleggiato dalla catena alimentare dei polli che sono costretti a mangiare una farina di carne ricavata dagli scarti e dalle ossa di loro simili in una riedizione industriale del cannibalismo.
E con un occhio sempre puntato verso Fargo dei Coen.
Inutile sottolineare che la specialità della casa dell'osteria Loschenkol sia proprio il pollo e che il padrone faccia un gulasch fantastico usando ingredienti segreti.
Ecco,però io di quei sughetti non mi fiderei troppo...
( VOTO : 7,5 / 10 )
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