I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.
mercoledì 29 febbraio 2012
Monsters ( 2010 )
Monsters ovvero l'arte dello sci-fi low budget.
C'è modo e modo di far vedere un'invasione aliena al cinema e ciò dipende quasi esclusivamente da quanti soldi hai in tasca. C'è chi può spendere a profusione in effetti speciali e su quelli basa tutto o quasi (vedi La guerra dei mondi di Spielberg o anche il recente, immondo World Invasion per non parlare di Indipendence Day) e chi invece deve fare di necessità virtù, come il nostro valente Gareth Edwards,qui regista, sceneggiatore, scenografo e direttore della fotografia. Un vero factotum insomma.
Per uno come lui l'invasione aliena diventa qualcosa da centellinare, nascondere il più possibile. Utilizzando intelligentemente la computer grafica riesce a decorare un film altrimenti abbastanza spoglio ma con una regia vivace che riesce a mantenere costantemente alta la tensione.
Monsters non è un film originale a partire dal titolo, direi abbastanza abusato. Andando a riassumere è una sorta di road movie in cui due americani si ritrovano nel bel mezzo del Centro America e devono assolutamente trovare la strada per tornare negli USA passando attraverso una zona cosiddetta infetta(il Messico guarda caso). Infetta di alieni.
E anche il muro gigantesco costruito sul confine tra USA e Messico,altro che muro di Berlino o Grande Muraglia Cinese, sembra poco utile a frenare l'invasione.
Monsters a causa del suo basso budget tende a somigliare a quegli imperdibili sci-fi anni '50 oppure anche a quei monsters-movies inseriti di diritto nella serie B cinematografica che accanto ad effetti visivi piuttosto rustici agivano molto sulle metafore e sulle paure degli spettatori.
Sicuramente siamo a un livello diverso, ma qui le metafore abbondano : il muro divisorio, il trattamento agli immigrati messicani, gli "effetti collaterali" dei bombardamenti che in realtà fanno strage di civili magari senza neanche centrare l'obiettivo prestabilito(e anche se lo centrassero il discorso non cambierebbe di una sillaba).
Il paragone più immediato che mi viene nel cinema recente è District 9 che sotto la patina dello sci fi nascondeva un forte messaggio antirazzista.
Gareth Edwards spara quasi tutti i suoi effetti speciali nel finale in cui si vede l'incontro "affettuoso" di due alieni , una sequenza potenzialmente ad alto rischio di ridicolo involontario ma che il regista risolve con efficace stringatezza.
Ben assortito il duo di protagonisti mentre qualche volta i dialoghi lasciano a desiderare(e ciò è dovuto probabilmente al fatto che interagiscono, improvvisando senza copione, con attori non professionisti).
Monsters è comunque prodotto ben curato visivamente,nonostante il budget ridotto all'osso(800 mila dollari).
E'un messaggio a chi crede che per fare un certo tipo di cinema sono indispensabili fiumi di dollari e vagonate di effetti speciali.
( VOTO : 7 / 10 )
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Ho visto quisto film alla sua presentazione al Festival di Locarno: ricordo che il regista, nell'intervista post-proiezione, lo catalogò come 'un nuovo genere: la fantascienza romantica!'.
RispondiEliminaIn realtà di nuovo c'è ben poco in 'Monsters' (a cominciare dal titolo, come dici giustamente tu) però è un film godibilissimo, snello, che riesce sempre a tenere alta la tensione nonostante il budget risicatissimo, e ci riesce non 'mostrando' quasi niente, ma giocando sulle atmosfere.
E il finale, poi, è davvero 'romantico'... quello sì! :-) in Piazza Grande applausi a scena aperta!
Il titolo è veramente mortificante, l'incontro tra gli alieni ad alto tasso di ridicolo involontario ma risolto nel migliore dei modi.Ha avuto un budget di 800 mila dollari, se tu pensi che i Manetti Bros hanno fatto L'arrivo di Wang con 200 mila euro(circa 360 mila dollari al cambio) come fai a non essere favorevolmente impressionato da gente che fa cinema con le idee e non con i soldi? Con i soldi sono buoni tutti....
RispondiEliminaOttimo.
RispondiEliminaMa sai che sono l'unico pirla a non aver parlato delle evidentissime metafore del film?
eppure erano davvero sotto il naso, come, appunto in District 9.
Film intelligente, confermo in pieno.