I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.
martedì 6 marzo 2012
L'alieno ( 1987 )
Tra i miei personalissimi cult di quel limbo che abbraccia la seconda parte degli anni '80, quel periodo per intenderci in cui avevano appena aperto le prime videoteche e i cinefili sgomitavano per spendere paghette e stipendi in noleggi di vhs, ne ricordo soprattutto due che hanno un posto particolare nel mio cuore:The Stepfather- Il patrigno di Joseph Ruben e L'alieno di Jack Sholder.
Se per quello che riguarda il primo ancora sono nella fase della mitizzazione pura perchè ancora non sono riuscito a rivederlo da tanti anni a questa parte, recentemente ho avuto modo di rivedere L'alieno.
Avevo anche un po' di paura nel rivederlo perchè temevo che crollasse il mito e invece ora che l'ho rivisto mi sento anche sollevato.
L'alieno regge il tempo che passa magnificamente , non è invecchiato per niente.
Sorprendente ibrido tra action, horror, thriller e sci fi ( la sua sceneggiatura non avrebbe sfigurato come puntatona di X Files) sotto la patina del poliziesco stile Walter Hill / Richard Donner, riprende la tematica de " gli alieni sono tra noi" già trattata in tanta gloriosa fantascienza anni '50( impossibile non citare L'invasione degli ultracorpi) e da alcuni film di Carpenter( La cosa, Starman ma anche e soprattutto Essi vivono di qualche mese successivo al film di Sholder).
Con una regia adrenalinica (vedere il lungo inseguimento con cui si apre il film in cui quello che lascia di stucco è soprattutto il sorrisetto beffardo di chi sta andando incontro a una tempesta di piombo) ed effetti speciali notevoli per l'epoca il film procede a velocità altissima con la ben assortita coppia di poliziotti (l'erculeo Nouri e l'efebico McLachlan appena uscito dalla cura Lynch) sulle tracce di una alieno che si infiltra tra gli umani usandoli come semplice involucro.
Un alieno innamorato delle Ferrari, del junk food e dell'heavy metal,con mire presidenziali neanche tanto velate.
Visto e apprezzato in molti festival di cinema fantastico ha goduto sempre di molta fama underground divenendo da subito un glorioso esempio di serie B cinematografica, produzione piccola (economicamente) ma rilevante artisticamente.
Da antologia la lap dance di Claudia Christian , il suo perizoma di banconote ha popolato molti miei sogni di quell'epoca per me impossibile da dimenticare.
( VOTO : 8 / 10 )
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