I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 10 marzo 2012

Il fabbricante di gattini ( 1969 )


Per una volta tanto il titolista italiano non ha spremuto più di tanto le meningi per la traduzione del titolo, stavolta rigidamente letterale.
L'interpretazione de termine Katzelmacher è piuttosto semplice: indica qualcosa di vicino al nostro terrone e per estensione è riferito dispregiativamente a italiani ma anche ai greci ( come il personaggio che perturba profondamente le dinamiche del gruppo dei protagonisti).
Tratto da una sua piece teatrale di un paio di anni precedente, il secondo film di Rainer Werner Fassbinder( che recita nella parte del greco con rilevante baldanza) ha uno stile quasi documentaristico mutuato dalla sua origine.
Piani fissi, recitazione asettica, la musica presente solo nella scena ripetuta( il fil rouge del film) in cui la macchina da presa segue con un carrello all'indietro il percorso di due personaggi(ogni volta diversi) che camminano come se impegnati in una sfilata.
La critica dell'allora 23enne Fassbinder alla società tedesca è arguta e spietata: questa generazione di trentenni assaliti dalla noia è guidata solo dalle pulsioni primarie( il sesso in primis,soprattutto a pagamento) che li rendono simili ad animali .
Cibo, soldi , sesso , chiacchiere svuotate di senso, un vegetare più che vivere in attesa degli eventi.
Però quando questo particolare (dis)ordine precostituito viene "alterato" dalla presenza di un immigrato greco che vuole solo lavorare per mandare i soldi a casa, questa gioventù(per modo di dire, sono tutti trentenni o giù di lì)  ariana si ricompatta dietro lo scudo della xenofobia arrivando a pestare il giovane greco all'apice di un crescendo di pettegolezzi e falsità dette sul suo conto.
Girato in un bianco e nero molto contrastato e con una fotografia molto nitida è un film a cui è difficile avvicinarsi per la particolare struttura(evidente l'influenza godardiana) ma una volta entrati nella lunghezza d'onda di questa generazione piegata e disillusa , Il fabbricante di gattini lascia intravedere il talento accecante di Fassbinder in una disamina generazionale in cui prevalgono amarezza e accenti grotteschi.


( VOTO : 7 / 10 ) 
Katzelmacher (1969) on IMDb href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzaF0zzOliFLmiANpJ6iiqhxTpnP1MUDkkbmsRTQNIIeqqR6anh7lFdLfsrMYxSeA8pCkHiAnZa_wkBe2tJCb1L8uPC7nRBCSeS58wAdaErI7JPjxMfcTxc96v-jvCTaOnrlACDnA84pWr/s1600/katzelmacher.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">

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