C'è un serial killer che fa fuori ragazze squillo con martello e scalpello (un colpo preciso sull'occipite e via), c'è un ex poliziotto, Jung Ho, che ora di professione fa il protettore il quale comincia a dare la caccia all'individuo che gli sta "vendendo " le ragazze facendogli rimettere un bel pò di soldi, c'è la polizia di Seul che sembra più interessata ad arrestare chi ha imbrattato di escrementi il sindaco più che scoprire chi ha fatto sparire queste giovani donne, c'è una bambina di 7 anni, figlia di Mi Jin (l'ultima ragazza della scuderia di Jung Ho che è misteriosamente sparita) che funge da cassa di risonanza alla coscienza del protettore/datore di lavoro della madre cosicchè quando la donna svanisce nel nulla si mette subito a cercarla.
E scopre chi l'ha contattata (lo stesso che aveva contattato le altre sue ragazze).
Dopo un inseguimento lo cattura e lo porta alla polizia e costui confessa di aver ucciso 12 donne e di averle sepolte in giardino.
Ma finge di non ricordare l'indirizzo.
Da qui in poi il film si trasforma in una lotta contro il tempo perchè Mi Jin è ancora viva e la polizia senza elementi dopo dodici ore deve rilasciare il serial killer anche se ha confessato.
Una lotta ad ostacoli in cui il volitivo Jung Ho deve scontrarsi con tutta la laida inefficienza della polizia,capace solo di ostacolarlo.
The Chaser è il brillante esordio del giovane Hong Jin Na, un thriller dai risvolti noir ed horror che sguazza letteralmente nei generi di riferimento non cercando di riscriverli ma solo di aggiornarli e di adattarli al marcio che c'è in quel di Seul.
Il marcio è dappertutto anche e soprattutto nella polizia corrotta. Ritroviamo le atmosfere dell'imprescindibile Memories of Murder, il martello simbolo di efferata violenza come in Old Boy (arma che rende perfettamente l'idea di violenza selvaggia), la pioggia battente di Seven.
Un pò tutto di questo appena menzionato con un personaggio tratteggiato con cura (quello di Jung Ho) che da inumano protettore che cerca le sue ragazze solo perchè ha perso un mucchio di soldi, progressivamente scopre qualcosa di assimilabile a una coscienza grazie alla figlia di Mi Jin di cui arriva a diventare padre putativo.
Non c'è la ricerca del colpevole che è scoperto fin da subito, c'è solo una corsa continua contro il tempo da cui ognuno esce sconfitto.
Quello che colpisce di questo esordio è l'incredibile maturità nell'uso del mezzo espressivo, la messa in scena è di cronometrica precisione e toglie letteralmente il fiato, l'ambientazione perlopiù notturna e piovosa contribuisce a esasperare il clima ansiogeno che si respira dal primo all'ultimo minuto.
The Chaser riesce a tenere incollati alla poltrona per le due ore della durata e non cade nemmeno nel finale (non ovvio) che di solito è il punto di debolezza di tanti thriller.
Un film di genere,dunque, un blockbuster da vari milioni di spettatori in Corea che non avrà la profondità autoriale di un Bong Joon Ho ma funziona egregiamente nella sua conclamata efferatezza.
( VOTO : 8,5 / 10 )
Ottimo the Chaser. Per curiosità, come lo valuti in confronto a I Saw the Devil?
RispondiEliminaIo adoro I saw the devil: credo che dal punto di vista cinematografico The Chaser sia un prodotto più solido ma Kim Ji Won su I saw the devil fa delle acrobazie in sede di regia( la scena del taxi) da sognarsele la notte ! Magari I saw the devil dal punto di vista della narrazione è un pochino più "estroso" e la storia diciamo ha un tasso di credibilità non elevatissimo ma fosse per me lo rivedrei una volta al giorno per quanto mi piace!
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