I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

venerdì 8 marzo 2013

The loneliest planet ( 2011 )

Alex e Nica sono due fidanzati trentenni americani alle soglie del matrimonio. Appassionati di trekking decidono di fare una vacanza low cost nella Georgia europea, terra di origine di lei. Arrivati sul posto per fare una gita nelle montagne del Caucaso ingaggiano Dato, una guida quarantenne del posto. Fino all'imprevisto: durante la loro camminata  i tre incontrano un vecchio con due ragazzi e costui punta il fucile esattamente alla fronte di Alex che ha un piccolo gesto di codardia( per proteggersi istintivamente  per un attimo frappone Nica tra sè e il fucile, prima di farle scudo col proprio corpo.).Questo determina uno smottamento del loro rapporto e a questo punto Dato , approfittando della situazione comincia a corteggiare esplicitamente Nica( comuque non davanti ad Alex) e ci scappa qualcosa....
Ora, io avrò una concezione distorta del fare il turista ma spiegatemi perchè uno deve andare in vacanza in un posto di merda come quello inquadrato nel film, tra case fatiscenti senza acqua calda ( all'inizio del film vediamo lei che si fa una specie di doccia in una tinozza e lui amorevolmente le versa acqua calda addosso da una caraffa apposita), con dei locali da ballo in cui lo squallore regna sovrano e dove le persone del posto ti guardano come fossi un mostro di Loch Ness o al massimo come un pollo da spennare.
La gita in montagna poi non fa altro che aggravare le cose: riprese in campo lunghissimo in cui si distingue solo la capigliatura rosso fuoco di lei , con questi tre puntini che si inerpicano per le salite ciottolose senza praticamente dirsi una parola e con la cinepresa immobile che li fissa per lunghi, lunghissimi momenti che cominci anche a guardare l'orologio perchè ti stai accorgendo che sta diventando tutto un supplizio.
Naturalmente nulla di personale contro la Georgia caucasica, i georgiani e tutto il resto : l'unico avvenimento clou di tutto il film, strategicamente piazzato a metà della durata ( l'incontro con il vecchio armato ) , affonda letteralmente nella noia di tutto il resto.
Probabilmente la volontà della regista Julia Loktev, in passato documentarista e qui arrivata al suo secondo film di finzione, era di raccontare i piccoli e grandi smottamenti della storia tra Alex e Nica, da quel gesto istintivo di codardia in poi. Ma lo fa in modi sbagliati: lei sembra solo una ragazzina imbronciata che fa tutto per dispetto, invece di comunicare, il suo è un risentimento muto, lui si adegua a lei dimostrando la stessa personalità di un totano e non prendendo minimamente in mano la situazione.
La guida continua a raccontare storielle micidiali ( tipo un'agghiacciante barzelletta sui cinesi) mentre i due continuano a tenersi il broncio che forse per lo spettatore è anche meglio che sentire le loro finissime lezioni di inglese parlato con dei sottilissimi giochi di parole ( tipo bitch on the beach e shit on the sheet).
Vogliamo poi parlare dei paesaggi mozzafiato della Geogia caucasica fotografati stile National Geographic? C'è solo la fotografia stile Natural Geographic perchè anche queste montagne non sembrano chissà che cosa:  sono molto più belli gli scorci dell'Appennino abruzzese e sicuramente trovi persone più cordiali e posti in cui dormire molto più confortevoli.
Finale da antologia ( nel senso sarcastico) ma qui tocca accendere segnaletica lampeggiante per chi comunque volesse avventurarsi nella visione di questo film. SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER: Dato corteggia sempre più esplicitamente Nica e come è , come non è , le pianta un mezzo metro di lingua in gola e lei sembra anche gradire. Vorrebbe andare oltre ma lei rifiuta e torna dentro la tenda da Alex. Lui va sull'approccio pesante, cominciano a fare cose e lei lo fa fermare.Le vien da vomitare. Escono dalla tenda. Fine del film. FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER.
Più che Un tranquillo week end di paura a cui qualcuno ha accostato questo film , qui ci troviamo di fronte a un tranquillissimo week end di noia. Praticamente un mortorio.
Altra cosa da sottolineare è che la protagonista femminile , Hani Furstenberg, a parte che sembra piallata da un falegname, ha la stessa simpatia di una famiglia di ricci di mare nelle mutande.
Giudizio critico: due palle ma non perchè  ho cambiato il modo di valutare i film.
Intendevo dire  solo che questo The loneliest planet fa due palle così.
Spettatore avvisato mezzo salvato.

( VOTO : 3  / 10 )

  The Loneliest Planet (2011) on IMDb

12 commenti:

  1. mmm, addirittura 3?
    pensavo di dargli una possibilità, ma forse mi hai salvato ;)

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    1. mi piace Gael Garcia Bernal e per quello l'ho visto ma mi sono pentito. In rete trovi anche recensioni positive ( son più quelle negative però) ma a me ha irritato profondamente: spocchioso e con nulla da dire.

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  2. ah ah ah ah ah ah!
    Del film non avevo mai sentito parlare, ma direi che è assolutamente irrilevante.
    Ma la tua recensione è splendida.
    Ho iniziato a ridere a " io avrò una concezione distorta del fare il turista".
    Spiegami solo una cosa, Dato sarebbe quell'orripilante omini che si vede nella foto in mezzo ai due gggiovani?
    No, giusto per capire.
    Che io al posto di Nica avrei iniziato a vomitare molto prima, ecco.

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    1. all'inizio del film vedi lei dentro la tinozza a saltare come una disperata per il freddo in attesa di lui che porta l'acqua calda e io ho subito ripensato alla mia ultima vacanza in una masseria pugliese con piscina...e ho pensato certo che il mio concetto di fare il turista è veramente distorto! Si, l'ominide è quello ed è anche di una simpatia unica...

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  3. Ne ignoravo l'esistenza, e dopo questa splendida recensione continuerò a farlo...:)

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    1. ah ah ah grazie! Secondo me non ti perdi nulla, anzi si guadagni due ore...

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  4. Grazie dell'avviso. Pensavo di vederlo per la presenza di Bernal, ma adesso non ci penso proprio.

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    1. mi ha irritato pure lui, pensa un po' per dirti che disappunto mi ha lasciato questo film...

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  5. Mi sono divertito a leggere questa recensione ad alto tasso di bottigliate.
    Ovviamente mi eviterò felice il film.

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  6. mi sarei slogato la spalla a forza di bottigliare...

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  7. "Ora, io avrò una concezione distorta del fare il turista ma spiegatemi perchè uno deve andare in vacanza in un posto di merda come quello inquadrato nel film"

    Sarò ingenuo, ma ti sei chiesto se loro sapessero dei pericoli in cui avrebbero potuto incorrere?

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    1. Da quanto ho capito hanno scelto la Georgia perchè origine di un qualche antenato di lei...e comunque da quello che sivede non un posto esattamente turistico....

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