I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 8 ottobre 2015

Inside Out ( 2015 )

L'undicenne Riley , assieme ai suoi genitori si trasferisce dal tranquillo Minnesota alla caotica San Francisco.Per lei alle prese con la sensazione di distacco dalle sue migliori amicizie e con la paura di trovarsi in un ambiente totalmente nuovo, non è facile e non lo è nemmeno per tutti i sentimenti che le si agitano in testa: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura.
Saranno loro a guidarla , disastro dopo disastro in questo periodo di cambiamento e di crescita.
A vederlo in faccia non gli daresti un centesimo di credito, perché non sembra molto sveglio  e sto usando un cortese eufemismo, ma Pete Docter ( che ha diretto Inside Out assieme a Ronnie Del Carmen che a giudicare dal curriculum si è occupato degli aspetti tecnici),  è il regista e sceneggiatore di punta della Pixar, responsabile di alcuni dei loro film più riusciti e di successo.
Si devono a lui i mostri dell'inconscio di Monsters & Co, la divertente incursione nel buddy movie della saga Toy Story, la sublime elegia della vecchiaia in quel piccolo capolavoro che era Up e anche quella straordinaria favola ecologista travestita da film di fantascienza che era WALL-E.
Inside Out si inserisce nella sua carriera con grandissima coerenza: tratta argomenti a lui familiari, l'inconscio, il processo di crescita con tutti i suoi problemi e lo fa rispolverando una credibile patina di buddy movie.
E i nostri figli , con buona pace di tutti i nostri insegnamenti scoprono che non c'è un criceto nella loro testa che facendo girare la ruota su cui è sopra in pianta stabile fa funzionare tutto nel meno peggiore dei modi ma addirittura una console superaccessoriata, tecnologicamente avanzatissima che è regolata non da uno ma addirittura da cinque " piloti"  che stanno a simboleggiare le loro emozioni principali.
Addirittura si parla di "isole della personalità" con tanto di crollo misero quando si tocca la pallina, pardon il ricordo sbagliato.
E qua comincio a vedere che forse il messaggio che si voleva dare con questo film fa leggermente fatica ad arrivare: Gioia e Tristezza sono impegnate in un viaggio pericoloso in cui si conosceranno intimamente, in cui non potranno fare l'una a meno dell'altra ( del resto il concetto di tristezza e insito in quello di gioia esattamente come il concetto di morte è insito in quello di vita), in cui saranno accompagnate per un certo periodo da un amico immaginario che piange caramelle e combina guai , uno dei personaggi meglio riusciti mai partoriti da casa Pixar.
Un viaggio che ha il potere di decidere la vita di Riley.
Ecco qui ho visto che Inside Out cominciava a essere diverso : non è il tanto sventagliato cinema per bambini da 6 a 99 anni .
E' qualcosa che deve essere necessariamente riletto a seconda della fascia d'età d'appartenenza.
Inevitabile che gli adulti guarderanno dietro la facciata elegante di Inside Out, di una bellezza perfetta, talmente perfetta da risultare un filo inquietante.
Vedranno tutta quella pappardella a cui ho accennato prima: il coming of age movie, tutte le piccole e grandi insidie che si nascondono nel percorso della vita e della crescita, incontreranno anche un sotile senso di malinconia che si accompagna a ritrovare i ricordi di una gioventù ormai sepolta sotto una gran massa polverosa di avvenimenti più o meno piacevoli.
Ti diverti a vedere Inside Out, sorridi, ridi anche sonoramente ma te ne esci dal cinema col groppo in gola, con la sensazione che hai nell'esofago qualcosa che ti si è incastrato e non va giù ne su.
E' la tristezza o forse è meglio chiamarla nostalgia di aver ricordato un certo periodo della propria vita che a conti fatti si è rivelato il più bello, cosa che non appariva sicuramente mentre lo stavamo vivendo.
E se quella sublime,struggente  favola sulla vecchiaia che era Up non aveva toccato più di tanto noi giovani genitori che portano al cinema i loro figli proprio perché non sentivamo di appartenere a quella generazione, Inside Out invece ci tocca , eccome se ci tocca.
Però, ed è questo il punto a cui volevo arrivare, è un po' troppo sofisticato per essere colto dai nostri figli che saranno investiti dalla solita overdose massiccia di suoni e colori, di personaggi memorabili( Bing Bong ma anche Tristezza a modo suo è un personaggio da ricordare) ma difficilmente coglieranno il senso di quelle isole della personalità o di tutti quei personaggi che si agitano tra un neurone o l'altro.
Magari lo prendono con una magica esplorazione del corpo umano partendo dalla testa ( e qui la memoria del cinefilo corre a Viaggio allucinante di Richard Fleischer ma anche a Essere John Malkovich di Spike Jonze) oppure come l'ennesimo cartone che racconta un'avventura dall'ambientazione fantasmagorica semplice e lineare.
E invece lineare non lo è per nulla.
Anzi ti sottopone a una indesiderata seduta di training autogeno.
I figli escono col sorriso stampato a 64 denti sul loro bel visino, mentre i genitori escono con una specie di ghigno, sardonico, quasi da trisma mandibolare.
E allora vaffanculo Pixar!
Ma continua a fare film come questo perché ti voglio bene lo stesso!


PERCHE' SI : la perfezione tecnica è ormai assoluta( almeno fino al prossimo film), personaggi memorabili, profondità di scrittura.
PERCHE' NO: il messaggio è forse un po' troppo elaborato per i più piccoli, per i più grandi si trasforma in una specie di seduta di training autogeno.


LA SEQUENZA : l'incontro con Bing Bong e tutto il viaggio.


DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE : 

La Pixar fa film per bambini rivolti in realtà agli adulti.
Non ricordo di aver mai avuto un amico immaginario.
Ma se lo avessi avuto lo avrei voluto come Bing Bong.
Ma ad acciaccare subito la testa a Tristezza pareva brutto?



( VOTO : 8 / 10  )


 Inside Out (2015) on IMDb

18 commenti:

  1. A me in decimi sarebbe scappato anche un 9. Davvero bello.

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  2. FIlm molto bello e a quanto pare concordiamo anche sul voto. FIlm intelligentissimo e anche molto divertente, avercene...

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    1. è intelligente e diverte ...ma non è per bambini...

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  3. Visto al cinema con la sala piena di bambini. Quando Bing Bong ha cominciato a sparire si sono preoccupati ^_^ Quanto è bella la scena del quartier generale della mamma vs quello del papà?

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    1. è vero è bellissima quella scena e anche molto ma molto vera...

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  4. Film strepitoso, dal punto di vista tecnico ed emozionale, e per me uno dei migliori dell'anno e della Pixar.
    La sparizione di Bing Bong ed il finale sono da brividi.

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    1. presumo che sia piaciuto moltissimo anche ai bacarospetti...

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  6. Piaciuto moltissimo, anche se all'inizio non ho ingranato subito.

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  7. come quasi a tutti, mi è piaciuto moltissimo il film, ed ho reputato il film fortissimamente adulto...
    ho però odiato i commenti psicologicamente evoluti che gli hanno dedicato... che menate!

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    1. quelli li lascio volentieri ad altri....io mi godo il film...ebbasta!!!

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  8. L'ho amato senza riserve. Per me è entrato di diritto nello stuolo di capolavori Pixar e ancora dopo un mese dalla visione se parlo di un certo personaggio mi viene il magone.

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  9. Ciao
    Grazie per le post
    Mi piace molto el blog
    bellissimo!
    Baccio

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  10. Inside out è stupendo: un bellissimo viaggio nella mente umana che diverte e commuove. Anch'io ho un blog di cinema: se vuoi dare un'occhiata: gattaracinefila.blogspot.it

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