Novembre 2011 : il papa sta meditando sulle sue dimissioni e anche il governo italiano non se la passa tanto bene.
Il deputato Filippo Malgradi in attesa di far passare una legge in cui il lido di Ostia diverrà una specie di Las Vegas sul mare , trascorre la notte con due escort, suo vizietto seriale di cui una non ancora arrivata alla maggiore età. E gli succede un guaio, ma di quelli grossi.
Sabrina , l'escort che garantisce il rifornimento di giovani donne all'onorevole per rimediare si mette nelle mani di Spadino, giovane virgulto della mala romana che è il fratello di Manfredi Anacleti, capo di un clan di zingari che vuole sbarcare finalmente nella criminalità di serie A.
Numero 8 , boss emergente in quel di Ostia entra in rotta di collisione con Spadino e gli zingari.
Un losco figuro, chiamato il Samurai cerca di calmare le acque facendo da tramite tra la politica corrotta , le famiglie mafiose e la nuova criminalità romana.
Accanto a tutti loro c'è il viscido Sebastiano, organizzatore di feste di VIP che viene usato dagli Anacleti per venire a capo di tutta la faccenda.
Questo e molto altro nell'inferno di Suburra.
Stefano Sollima è un figlio d'arte che fa dimenticare presto il suo illustre cognome grazie alla sua gavetta in televisione e allo sbarco al cinema con due film ( l'altro è ACAB) che trovano di fatto un modo di esprimersi comune, sanguigno e verace in qualche maniera mutuato dalle sue migliori prove nella serialità, Gomorra e Romanzo Criminale.
Impossibile non vedere quel fil rouge che collega tutta la sua opera, un cordone ombelicale che nelle mani di uno poco dotato sarebbe diventato un ingombro volumetrico impossibile da gestire.
In un regista di talento come Stefano è diventato cifra stilistica.
Suburra è la Gomorra che da sotto il Vesuvio si è trasferita sulle rive del Tevere e sulle sponde del litorale ostiense, è il Romanzo Criminale del nuovo millennio che non disdegna ricollegarsi al passato, vedi il personaggio di Samurai, ora figura di collegamento ma nel passato in prima linea quando si trattava di far cantare alle armi la loro triste sinfonia di piombo.
E' un film che ha uno stile ben riconoscibile, una fotografia dai toni plumbei ad opera di Paolo Carnera che (non ) colora un universo sferzato dalla pioggia che procede a grandi passi verso l'apocalisse, un andamento alacre e sicuro che cattura e che avvinghia ai braccioli della poltroncina del cinema quasi a temere di essere trascinati via da quel mare di fango che invade tutto.
Suburra è la testimonianza tangibile che se ci sono i fondi, se c'è un progetto credibile, se c'è la volontà di tutti, produttori in primis, in Italia sappiamo ancora fare bel cinema di genere.
E Sollima con la sua regia ricercata ma secca e decisa è il valore aggiunto a un film che può essere tranquillamente esportato all'estero e fare la sua eccelsa figura non avendo nulla di invidiare a nessuno, neanche al modello hollywoodiano.
Ottimo anche il lavoro degli attori con un Favino che cambia millemila volte registro recitativo risultando anche spiazzante , Germano che recita al suo standard altissimo in un personaggio che sembra fatto su misura per lui mentre ho fatto più fatica a digerire Amendola in un ruolo così ambiguo e sfuggente. Lui con quel suo fare paternalistico non mi ha mai dato l'idea dell'ambiguità, non lo vedo fisiognomicamente adatto a ruoli da cattivo, quindi ho fatto fatica a mandarlo giù.
Ma credo che sia solo un problema mio perché lui il suo lavoro lo fa alla perfezione.
Nota di merito va a Alessandro Borghi , nella parte di numero 8, carismatico come pochi sanno essere con quello sguardo di ghiaccio che sembra entrarti dentro e alle uniche due presenze femminili di un certo peso nel film: Greta Scarano e Giulia Elettra Gorietti.
Se Sorrentino aveva riletto metaforicamente il male che si annida tra le mura della città eterna ne La grande bellezza, se Garrone in Gomorra usava soluzioni visive estremamente ricercate quasi a voler caricare anche lui di metafora la sua incandescente materia narrativa, Sollima si arma di sciabola per descrivere una città edificata sul malaffare, flagellata da una pioggia incessante ,con i tombini che vomitano acque limacciose e liquami in uno scenario che ha molto di quell'apocalisse scandita dai giorni che passano in quel novembre del 2011.
Sia chiaro Suburra ha anche alcuni difetti: è ben visibile che sia stata pensata su una distanza molto più lunga di quella cinematografica, non c'è una storia concreta alla base del tutto ma sono varie sottotrame che si ricollegano a formare un affresco corale, ci sono passaggi discretamente oscuri probabilmente omessi per comprimere la storia nelle due ore abbondanti del film.
Ma sono difetti che arrivano ad essere marginali quando si è avvinti in una narrazione così vigorosa.
Non so se Suburra sarà una nuova pietra di paragone per il cinema di genere italiano: solo il tempo ce lo dirà .
Ma noir di questo stampo ne abbiamo veramente ben pochi nella storia del nostro cinema.
Chapeau!
PERCHE' SI : cinema italiano che finalmente si discosta dalla comicità e dalla mediocrità, grandissima regia e ottimo cast,anche tra gli attori emergenti,Forse il film italiano dell'anno.
PERCHE' NO : pensato su una distanza televisiva e si nota , qualche particolare oscuro e compresso per non superare le tempistiche cinematografiche.
LA SEQUENZA: ce ne sono tante da ricordare: la notte dell'onorevole con le due escort, il suo delirio di onnipotenza, l'assalto al supermercato, il finale.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
E' evidente che anche noi possiamo fare bel cinema.
Perché fossilizzarsi sulla scarsa qualità e sul genere pecoreccio cinepanettonizio?
Sollima è figlio di cotanto padre.
Alessandro Borghi è una grandissima scoperta.
( VOTO : 8 + / 10 )
Visto ieri. Non amo il genere, ma è veramente potentissimo.
RispondiEliminaMeravigliosa la colonna sonora degli M83.
non ne ho parlato ma la colonna sonora è veramente bella...
EliminaMolto interessante, sicuramente potente, ma secondo me non così clamoroso.
RispondiEliminaCerto, per il Cinema italiano è tanta roba, ma noi stiamo messi maluccio. :)
secondo me per essere cinema italiano è clamoroso ma è anche vero che il nostro livello attuale è bassino...
Eliminama solo io,nonostante lo consideri un buon film ,l'ho trovato un po fuori dalla realtà e soprattutto con un finale superficiale e buttato li come un normale film poliziesco?
RispondiEliminaanche io ho travato il finale un po' sbrigativo ma l'ho presa col fatto che è un prodotto concepito su una distanza più lunga...
EliminaFilmone quindi...interessante!
RispondiEliminapotente lo è , di sicuro...
EliminaAnche secondo me non è così sconvolgente come vorrebbe apparire: ottima la parte action, così come le prestazioni degli attori (tutti bravi), però l'analisi socio-politica è davvero di grana grossa... far coincidere la fine del mondo con la fine del governo Berlusconi mi pare un tantino esagerato :) per non parlare di certe situazioni alquanto inverosimili ed esagerate: riesce difficile credere che un boss mafioso possa arrivare a minacciare un Cardinale ai vertici dello Ior, addirittura fin dentro il Vaticano. E allo stesso modo come un deliquente rozzo e spietato come lo "zingaro" possa entrare così facilmente in casa di un parlamentare...
RispondiEliminaTuttavia va riconosciuto che è un ottimo prodotto d'intrattenimento, coraggioso nell'affrontare e rinverdire una tradizione di cinema tipicamente anni '70 ormai scomparsa (o quasi) nel nostro paese
credo che sia un film di genere e non autoriale e quindi la demagogia che si respira arrivo anche a giustificarla...in confronto al cinema italiano che abbiamo di questi tempi è di livello altissimo...
Eliminaottima realizzazione buon cast eccellente colonna sonora eppure concordo con Ford e Kelvin, non sconvolge come vorrebbe, o dovrebbe, Ma credo si tratti di semplice assuefazione. La realtà è gia' talmente "oltre" che non ci sorprende piu' nulla
RispondiEliminanon lo so se doveva sconvolgere anche perché basta vedere i tg per essere sconvolti più del dovuto.
EliminaDiciamo che ci mostra scenari che già immaginiamo...
Un ottimo prodotto, certo con qualche difettuccio, ma sicuramente molti anni luce avanti rispetto al nulla dell'attuale Cinema italiano.
RispondiEliminase fosse così il nostro cinema italiano saremmo tutti felici..
EliminaMa perché dovrei bearmi di uno spruzzamerda (non che non ce ne sia) quando al tg me la sparano aggratis? Fateme capì?
RispondiEliminaE poi uscire dal cinema dicendo.. "bellissimo quello.. hai visto che bastardo? E che figli di mignotta quegli altri?! E che ambientino del caxx dove viviamo? ..annamose a fa 'na pizza va che conosco un posto dove se non chiedemo lo scontrino 'nse paga praticamente 'ncazzo.. che firmone rega'.. mortacci loro che firmone... "
infatti non ti devi beare...ti devi divertire e basta....
Eliminaè un grande film di genere che non ha nulla da invidiare agli americani...
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