I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.
mercoledì 2 maggio 2012
Non è ancora domani ( La pivellina , 2010 )
Ecce bimbo.In una periferia romana oltre le soglie del degrado arriva un piccolo angelo a illuminare le vite di Patti e di tutti quelli che le abitano vicino nella sua roulotteville dimenticata da Dio ma soprattutto dagli uomini.
E' Asia, due anni appena, due occhi che sembrano piccole gemme appena rubate al cielo e riccioli dai riflessi color del grano e che le incorniciano gentilmente il bel volto.
Le vite di Patti ,del marito e del giovane Tairo, appena quattordicenne ma con una faccia di chi ne ha viste molte di più nella vita di quanto autorizzi a pensare la sua età, sono illuminate da una nuova, piccola, splendente stella polare.
La più brillante del firmamento.
Il film dei documentaristi Tizza Covi e Rainer Frimmel non rilegge la realtà odierna sociologicamente come fanno i Dardenne, non ha pretese filosofiche.
Semplicemente la filma.
Non è ancora domani( La pivellina ) è un'opera neorealista del nuovo millennio che pedina da molto vicino, quasi con affetto, i personaggi che la animano con la loro profonda umanità, col loro sorriso sempre pronto ad apririsi nonostante una vita che definire difficile appare quasi un eufemismo.
Addirittura sembra che gli attori ( che conservano il loro nome anche nella finzione e che sono tutti rigorosamente non professionisti) non abbiano una sceneggiatura su cui basarsi ma la costruiscano momento per momento con la loro capacità di improvvisare ma soprattutto con la loro strabiliante umanità.
Non sono personaggi , ma persone. Non recitano, semplicemente rappresentano la propria vita in una pellicola in cui è veramente arduo distinguere ciò che è reale da ciò che è fiction.
E poi c'è lei, Asia Crippa, bambina che diresti abbia un talento straordinario per stare davanti alla macchina da presa se solo lei fosse consapevole di essere inquadrata momento per momento.
La sua spontaneità, il suo sguardo ora innocente ora accigliato, le sue parole che a quest'età sono poco più che lallazioni, la sua dolcezza nel rapporto con Patti e Tairo valgono da soli la visione del film.
E'un incanto la pivellina.
Non è ancora domani( La pivellina) è un colpo basso inferto al ventre molle della ricchezza ostentata.
Pur vivendo una quotidianità fatta di difficoltà continue, per Patti, per il marito e anche per il giovane Tairo non c'è spazio per l'autocommiserazione o per la retorica della lacrima facile da strappare allo spettatore.
Sprizzano sempre ottimismo da tutti i pori perchè in fondo , comunque sia e qualunque essa sia, una vita deve essere sempre vissuta nel modo migliore possibile e vale sempre la pena viverla.
E'questo il messaggio, importante, che lascia in eredità questo piccolo, delizioso film....
( VOTO ; 8 / 10 )
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se fra gli sceneggiatori ci fossero Zavattini e De Sica non mi stupirei
RispondiEliminaquesto film è una perla preziosa!
anche io l'ho definita un'opera neorealista del nuovo millennio e a me quando si parla di neorealismo si smuove un pezzo di cuore!
RispondiEliminaQuesto lo recupero sicuro. Sembra proprio il mio genere, anche se quando sento parlare di neorealismo mi assale il sonno. Strano che mi sia sfuggito. Speriamo bene!
RispondiEliminasecondo me è molto bello , stile semidocumentaristico da cinema neorealista. E poi c'è questa bambina eccezionale, comunicativa con cui è impossibile non empatizzare!
RispondiEliminaWow, grazie per la segnalazione. L'ho appena finito ed è sicuramente uno dei film italiani più belli degli ultimi anni. Due considerazioni prima di scriverne magari pure io sul mio blog. 1) Punto debole del film è il fatto che i protagonisti non vadano subito alla polizia (compiendo un reato, e non facendo quello che chiunque avrebbe fatto). Peccato grave in qualsiasi film non di fantascienza secondo me. In un film "documentaristico" questa assenza di verosimiglianza poi è ancora più grave! Cioè, cavolo... Asia potrebbe essere anche la figlia di genitori responsabili e amorevoli, disperati per aver perso la propria bambina. 2) Qual è la tua teoria sul finale? Chiedo perchè magari mi sono perso qualche passaggio. La lettera di chi sarebbe? Se della madre, come potrebbe sapere dov'è la bambina? Trovi sensato chiudere il film in quel modo?
RispondiEliminasinceramente non ci ho pensato molto sul senso o meno anche perchè trovo privo di senso abbandonare così un figlio che è ciò di più caro che hai al mondo.Ma può darsi benissimo che sia come dici tu. Sul fatto della polizia ci ho pensato anche io ma trattandosi di una periferia disagiata è possibile che la polizia non sia esattamente tollerata. Quella è una specie di bidonville che dovrebbe essere sgomberata quindi per me è plausibile che non vai a stuzzicare la polizia.Se ti piacciono i film su queste periferie disagiate ti posso consigliare se non l'hai visto Et in terra pax. Antitetico a questo come modo di girare e anche come argomento (ambientato al Corviale)ma secondo me degnissimo di nota.
RispondiEliminaqui è il punto. può anche darsi che decidi di commettere il reato per i motivi che dici tu, però la simpatia dello spettatore è comunque veicolata verso i rapitori (non credo che ci sia uno spettatore che pensa "questi bastardi hanno rapito la bimba). il che non lo trovo giusto. il sequestro di persona è pur sempre una brutta cosa, no? la trovo una grande pecca del film.
EliminaOddio, in realtà non li ho mai visti come dei rapitori, ma come persone che hanno accettato di occuparsi di questa bambina a tempo determinato. Secondo me il discorso è diverso da quello per esempio di Un mondo perfetto di Eastwood. Il personaggio di Costner sicuramente non è delineato come il peggiore in campo ma ha pur sempre commesso vari crimini odiosi, tra cui quello di rapire un bambino...
RispondiEliminaè quello che ho detto io. nessuno spettatore li vede come criminali o rapitori, ma nella vita reale (vita reale che un film come questo ha l'aspirazione di ritrarre) ti assicuro che sarebbero condannati per sequestro di persone e omessa denuncia di reato. sottolineavo solo questo io.
Eliminasi, probabilmente è come dici tu ma credo che sarebbe una dimostrazione di miopia...
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