I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.
mercoledì 2 maggio 2012
Drive ( 2011 )
Drive è testosterone a quattro ruote motrici.
E'il fischiare delle gomme sull'asfalto che scotta, il loro rumore quando girano troppo velocemente alle curve, è quel sottile filo di fumo che esce dai generosi tubi di scappamento, è il brusio delle voci dell'autoradio che fanno sovrapporre la cronaca della partita di basket con quelle della polizia che sta cercando una( LA) macchina.
E'un ragazzo che guida con i guanti e uno stecchino al lato della bocca, di poche parole e che concede solo 5 minuti.
Il resto non gli importa.
Drive è una sequenza d'apertura magnifica, un inseguimento notturno con fermate, retromarce e deviazioni che è come un rap sincopato dei Beastie Boys.
Refn fa l'americano e ci riesce benissimo ma non fa troppe concessioni al compromesso.
Si prostra davanti ai padri del noir moderno e gira un film che non sfigurerebbe nella filmografia di Mann, di Friedkin o di Walter Hill di cui quasi mutua anche il titolo( oltre al personaggio principale senza nome).
Ma non dimentica neanche il suo passato infarcendo il film di copiosi fiotti di sangue e di una violenza nichilista che hanno pochi eguali al di là dell'oceano.
I personaggi di questo film sono angeli strappati dal cielo o demoni che non si sa come sono riusciti a risalire dagli abissi.
Non ci sono mezze misure.Prendere o lasciare.
Facce patibolari come quella di un Ron Perlman che non vorresti mai incontrare da solo in un vicolo scuro o anche come quella di un appesantito Albert Brooks sembrano il negativo fotografico del volutamente inespressivo di Gosling e del volto carico di antica tristezza della sempre più convincente Carey Mulligan.
Non più ragazzina ma donna a cui stanno rubando giorno per giorno la gioa di vivere..
Drive è un film ostentamente fuori moda, dall'estetica vintage, sembra catturare un'istantanea del passato e la ripropone nel presente senza trucchi o aggiornamenti .
E'un film laconico, notturno, ellittico.
Vive dei suoi silenzi e dei suoi coni d'ombra.
La città degli angeli con milioni di finestre illuminate non è mai stata così minacciosa eppure ogni sua strada vale la pena di essere percorsa fino in fondo.
E al massimo della velocità.
Drive ha come protagonista un anti-eroe romantico, senza passato nè futuro, l'ultimo del suo genere.
La sua macchina come bara, solo la strada potrà essere la sua tomba.
( VOTO : 8,5 / 10 )
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Il mio film del 2011.
RispondiEliminaUna pellicola magnifica sotto ogni aspetto.
Ed uno dei post che ho preferito scrivere in assoluto.
Ancora non ti conoscevo , quindi lo verrò a vedere a breve. Anche per me uno dei film dell'anno appena passato. Tra quelli usciti al cinema sicuramente al top!
RispondiEliminauff... mi manca ancora. però mi raccomando, la visione di The Driver di Walter Hill è imprescindibile
RispondiEliminaRoby , è imprescindibile si...che te lo dico a fare. Secondo me però Drive ti piacerà!
RispondiEliminaCapolavoro. e non aggiungo altro. ;)
RispondiEliminatotalmente d'accordo!
RispondiEliminaL'ho visto prevenutissima, l'ho adorato all'istante. Fantastico. Uno dei 10 film della vita.
RispondiEliminaprevenuta? e perchè? non ti piacciono i film con le macchine, i cowboys con i cavalli vapore al posto di quelli normali o le storie d'amore impossibili? Meno male che ha spazzato via tutti i tuoi dubbi...
EliminaPiù che spazzati li ha proprio disintegrati!
Eliminaperò è bellissimo cominciare a guardare prevenuti qualcosa aspettandosi il peggio e poi accorgersi di vedere uno dei film dell'anno!
EliminaBello, ma non eccelso, o almeno non tanto da rientrare nel mio elenco di film cult.
RispondiEliminaStupenda, comunque, la colonna sonora e da voto 11 la scena in del bacio in ascensore.
è pacifico che possa non rientrare nei cult personali di ognuno....credo anche che sia capitato in un anno in cui di uscite notevoli al cinema c'è stata carenza, quindi effettivamente ha avuto anche poca concorrenza ma un film così era tempo che non lo vedevo!
Eliminabellissimo anche per me.
RispondiEliminaa un certo punto il boss che voleva prendere Ryan come pilota, dice a Ron Perlman che aveva fatto il produttore di film, ma la critica lo aveva stroncato dicendo che faceva film "europei".
bella battuta, nel film di un danese che fa film in Usa:)
acc.. non me la ricordavo.Bella davvero anche se credo che gli ammeregani ultimamente certe battute se le possono permettere poco visto che devono chiamare registi europei per fare film decenti...
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