I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 7 gennaio 2014

Questione di tempo ( 2013 )

Tim ha 21 anni , sta partecipando a una festa di Capodanno che assume ben presto le fattezze di una calamità naturale e il padre lo mette al corrente di un segreto: i maschi della sua famiglia possono viaggiare indietro nel tempo, certo non possono cambiare la storia o uccidere Hitler . ma possono utilizzare questo potere per vivere un po' meglio. E Tim comincia da questa festa di Capodanno per cercare una ragazza, è stufo di stare da solo. Si trasferisce poi dalla natìa Cornovaglia a Londra per completare il suo tirocinio da avvocato e a un appuntamento al buio incontra Mary, la donna della sua vita. Anche viaggiando indietro nel tempo si creano piccoli malintesi ( ogni volta è la prima volta) ma alla fine riesce a ottenere il suo amore. La loro vita procede tranquilla ,Tim utilizza il suo potere per vivere meglio, per avere il miglior testimone di nozze, per salvare un suo amico da un disastro professionale e anche per salvare sua sorella da un incidente nella festa del compleanno di sua figlia. Ma questo cambia troppo le carte in tavola: presto Tim si troverà ad affrontare delle scelte non facili riguardo il potere che lui ha....
Datemi un film con un viaggio nel tempo e avrete catturato la mia attenzione: sono irresistibilmente attratto dai paradossi temporali e dai viaggi nelle pieghe del tempo e dello spazio.
A scanso di equivoci, qui di paradossi ce ne sono pochini: si chiarisce subito che non si può alterare la storia e tutto quello che si può cambiare è strettamente privato ma ormai la frittata era fatta.
E poi Richard Curtis mi garba assai nel suo modo di scrivere commedie ( dalla sua penna tra gli altri è stato partorito un gioiello come Quattro matrimoni e un funerale l'archetipo della british romcom, secondo me è  molto più valido come sceneggiatore che come regista, anche se ha diretto pochi film per essere giudicato ) e quindi anche dopo aver scoperto che il viaggio nel tempo era solo un piccolo escamotage narrativo e non qualcosa di sostanziale ho continuato a gradire senza problemi quello che stavo vedendo, senza alcuna punta di delusione.
Questione di tempo è una classica, britannica , curtisiana commedia sentimentale in cui troviamo tutti gli ingredienti giusti per farcela piacere: risate, balbettamenti sentimentali ad opera di un protagonista nerd e che si comporta da nerd, una coprotagonista assolutamente adorabile con quella sua aria sbarazzina e squisitamente normale, quel pizzico di sentimento che scalda il cuore e quella punta di patetico che esce nella seconda parte per dare un po' di speziatura al tutto nell'intenzione di fornire allo spettatore quella morale facile facile con cui tornare a casa contento sia di quello che ha appena visto su schermo, sia di quello che troverà ad aspettarlo nell'intimità domestica.
Perchè la morale di Questione di tempo giace tutta tra le pieghe dell'oraziano Carpe diem: occorre accontentarsi di quello che si ha e vivere ogni giornata al massimo, come se fosse l'ultima, decisiva nella propria vita.
E del superpotere di viaggiare nel tempo si può pure fare a meno.
La seconda parte, quella con incastonata la moralina con tanto di tentativo di estorsione di secrezione furtiva che esondasse dai canali lacrimali, mi è sembrata la meno riuscita, una piccola zavorra per un film altrove lieve e leggiadro come pochi, divertente e con punte di comicità irresistibili.
Anche perchè il potere di viaggiare indietro nel tempo pur non arrivando alle vette surreali di Ricomincio da capo, è uno spunto narrativo utilizzato al meglio per far sorridere quando Tim cerca di correggere continuamente il tiro con la sua Mary, conoscendola ogni volta di più.
La riuscita di questo film è dovuta anche al lavoro perfetto dei tre protagonisti , Gleeson, Nighy e Mc Adams, imperdibili le scene di Tim con Mary ma anche i siparietti di Tim col padre, e di un gruppo di comprimari eccellente, tutti con la faccia giusta al posto giusto.
Anche la musica è utilizzata nel migliore dei modi passando con no chalance da un matrimonio superbagnato  sulle note di Jimmy Fontana ( e funziona, funziona davvero alla grande contro le mie più marronee previsioni ) a un finale sulle note malinconiche di Nick Cave , oltre a tutta una serie di brani accattivanti e mai banali.
Questione di tempo è confezionato nel migliore dei modi, Curtis sa toccare le giuste corde emotive e  lascia con quel briciolo di melanconia e non col solito ..e vissero tutti felici e contenti .
Intrattenimento puro e prezioso perchè saper intrattenere non è roba affatto semplice.
Richard Curtis e la sua penna nel corso del tempo hanno dimostrato di saperlo fare in modo eccellente....

( VOTO : 7 + / 10 )

About Time (2013) on IMDb

14 commenti:

  1. pure io sono un patito di film sui viaggi nel tempo. ma qui in effetti è più che altro un pretesto per una commedia british trooooooppo deliziosa :)

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    1. infatti il viaggio del tempo è solo un piccolo pretesto narrativo...comunque l'ho promosso perchè mi ha divertito parecchio...

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  2. E adesso chi glielo dice a Lampur che è piaciuto pure a te? ;)

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    1. stavo pensando esattamente la stessa identica cosa! :-D

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    2. .. eh eh.. poteva finire con le dolci bambine investite da un pullman (che ad Emidio faceva anche più piacere un saltino nell'horror gore..) cosi mi facevo grasse risate a vedere come rinunciava al suo potere sul tempo il saggio papino... contenti voi.. contenti tutti... io mi tengo stretto Déjà vu... ad ognuno il suo.. ;)

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    3. ah ah ah ! devo dire che quando è tornato a casa e ha ritrovato un figlio al posto della figlia ho pensato subito " e daje ! A Timme mo' facce Tarzan! "perchè mi stavo già pregustando i vari incartamenti spaziotemporali che poi furbescamente non ci sono stati ma il film l'ho gradito lo stesso, più la prima parte che la seconda con la moralina del rapporto col padre...

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  3. Io mi aspettavo molto di più, è molto carino e con personaggi subito simpatici e deliziosi, ma è piuttosto ordinario e, al di là che l'uso dei viaggi nel tempo è abbastanza superfluo, la moralina di cui parli anche tu è un po' troppo schiaffata in faccia. :)

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    1. sinceramente io non mi aspettavo moltissimo e quindi sono stato sorpreso in positivo, la moralina finale effettivamente anche per me è un po' troppo esibita ma la prima parte è veramente deliziosa...

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  4. Pensa che io ho apprezzato molto di più la seconda parte, dedicata al rapporto con il padre, piuttosto che la prima.
    Comunque ottimo film!

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    1. il finale non mi ha emozionato fino a questo punto anche se è gestito in modo molto migliore rispetto alla classica produzione hollywoodiana...Curtis 's got the touch!

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  5. io non me lo aspettavo così divertente. Toccante invece il finale.
    Grande Bill Nighy!!

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    1. Bill Nighy è un grandissimo, mi piace moltissimo. Mi aspettavo la solita zuccherosa commedia sentimentale e invece sulla scorta dei pareri lusinghieri ho apprezzato anche io un film veramente divertente...

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  6. Infatti ragazzi, mi stupite... se fosse schiattata la sorella nell'incidente invece di ferirsi solamente, avremmo avuto tutta quella melassa di sagge riflessioni sul prendere gli avvenimenti per quello che sono? Ma dai!!! ma state ancora sotto effetto panettone?! SVEGLIAA!!!!

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    1. infatti sulla moralina un po' troppo esibita sono d'accordo...la prima parte invece mi ha divertito come poche...e di panettone ne abbiamo mangiato pochissimo ah ah ah !!!!

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