Oskar Schindler arriva a Cracovia nel 1939 pronto a sfruttare le leggi restrittive sugli ebrei per farli lavorare nella sua fabbrica di pentole e tegami da fornire all'esercito tedesco. All'inizia guarda solo al proprio tornaconto ma poi qualcosa nella sua coscienza si smuove. Decide di riscattare gli operai della sua fabbrica a uno a uno per salvare loro la vita anche a costo di ridursi in povertà. Ne salverà più di mille...
Un Olocausto in bianco e nero ma col colore che non ti aspetti. Spielberg dal punto di vista del talento filmico è probabilmente uno dei figli maggiormente dotati di questo pianeta ma non sempre ha messo la suddetta capacità, baciata quasi sempre da successo planetario,al servizio dell'arte cinematografica.
Spiegandomi meglio direi che è un uomo degli Studios che ha fatto del cinema commerciale il suo credo, pur potendo fare molto altro e anche molto meglio. Ma il caso ha voluto che i progetti ai quali teneva di più sono quelli che hanno riscosso meno in termini di incassi al botteghino.
Perchè, mettiamoci il cuore in pace, il più delle volte i capolavori dell'arte cinematografica sono assai lontani dai gusti del grosso pubblico. Questo film è la testimonianza più acuta di quello che ho appena affermato.
E'un film giustamente premiato all'Academy Awards ma non vorrei fosse stato premiato per la ragione sbagliata.
Non vorrei che fosse stato così premiato dai parrucconi hollywoodiani unicamente perchè fa figo il solo trattare la tematica della Shoah e non per come è stata narrata questa vicenda.
Qui a scanso di equivoci si respira aria di capolavoro e di genialità nella trasposizione su pellicola della storia del commerciante cecoslovacco Oskar Schindler. Già dall'inizio vediamo che è difficile catalogare con precisione buoni e cattivi: o meglio abbiamo dei cattivi tout court, nazisti psicopatici e gente come il nostro Schindler che galleggia nell'assenza di ideologia ma cerca solo un tornaconto personale.E gli ebrei presentati all'inizio del film non fanno granchè per diventare simpatici, per essere considerati semplicemente delle vittime come in realtà sono.
Il genio di quest'opera risiede nel virare tutta la fredda cronaca dell'occupazione nazista, del rastrellamento del ghetto, dei campi di sterminio, tutti raccontati con sequenze assolutamente magnifiche girate come il dio del cinema comanda, al melodramma di stampo hollywoodiano senza per questo inciampare nelle trappole retoriche in cui spesso cade.
Spielberg descrive personaggi che evolvono durante il film: il nazista schizofrenico Goeth vedendo Schindler ha come un sussulto di dubbio riguardo alla sua ideologia arrivando persino a perdonare come un deus ex machina chi ha mancato, il contabile polacco di Schindler (un magnifico Kingsley) che all'inizio mal sopporta Schindler e il suo tanto sbandierato edonismo poi ne diventa braccio esecutivo perfetto, lo stesso Schindler da losco intrallazzatore comincia a capire che il nazismo e la sua ideologia non fanno per lui e comincia con le sue armi (soldi e corruzione degli ufficiali) a cercare di preservare dallo sterminio quanti conosce con l'aiuto del suo fido contabile ebreo.
E gradualmente comincia a capire di avere una missione perchè ha la possibilità di salvare vite umane,una missione resa ancora più angosciante dalla compilazione della lista di quelli che possono essere salvati (ma fuori resta l'abisso come dice il contabile).
Arriva a piangere per non aver venduto la macchina o una spilla che avrebbero salvato altre vite umane prima di abbandonare la scena con la sua divisa a righe da deportato per non incorrere in guai più seri.
Spielberg riesce a fondere mirabilmente lo scenario storico universale con l'universo privato e il suo stile lascia il segno.Sceglie un prologo e un epilogo a colori mentre il film è in un abbacinante bianco e nero per sottolinearne purezza stilistica e pathos con un unica concessione di colore (una bambina col cappottino rosso vista da Schindler).
Il regista sottolinea la distorsione del nazismo che se nei gradi alti di comando è distorsione ideologica , in molti ufficiali è solo brama di uccidere proditoriamente, solo bisogno estremo di dimostrare il proprio potere facendo esecuzioni sommarie così solo per il gusto di uccidere. Esemplificativo del discorso sul potere è il confronto tra Schindler che esercita il suo potere corrompendo e badando solo al lato economico esibendo come status symbol i suoi bei vestiti e il suo successo economico e la figura di Goeth (un sublime Fiennes) che vorrebbe diventare come l'altro, vorrebbe persino le sue camicie, ma può esercitare la brutalità del proprio potere solo uccidendo dall'alto della sua dimora col fucile a cannocchiale o sparando alla nuca a bruciapelo.
L'epilogo a colori è di quelli che fanno male: una fila quasi interminabile di persone, di reduci dai campi di concentramento di cui si è parlato nel film , i superstiti tra i personaggi di cui si è narrato nel film e i loro discendenti rendono omaggio alla tomba di Schindler mettendo una pietra sulla sua lapide, ogni pietra su quella lapide è una lacrima che scende......
( VOTO : 9 / 10 )
Questo post è parte dei festeggiamenti per lo Steven Spielberg day , l'omaggio da parte di un gruppo di bloggers in occasione del compleanno numero 67 del regista. A questi festeggiamenti partecipano anche:
Aloha los pescadores
Cinquecentofilminsieme
Cooking Movies
Director's cult
Il Bollalmanacco di Cinema
Il Cinema Spiccio
Il giorno degli zombi
Ho voglia di cinema
In Central Perk
Life Functions Terminated
Movies Maniac
Non c'è Paragone
Pensieri Cannibali
Recensioni Ribelli
Scrivenny 2.0
The Obisidian Mirror
White Russian
Naturalmente leggere le recensioni di questi amici è IMPERATIVO! Buon Steven Spielberg day a tutti!!1
Bellissimo. Ai suoi tempi ho pianto come una fontana.
RispondiEliminaBuon Spielberg day.
non si dimentica e si, ha fatto piangere anche me.... Buon Spielberg day!
EliminaMamma mia quel cappottino. Devastante.
RispondiEliminaBuon Spielberg Day!
Il cappottino rosso è un colpo praticamente basso ma funziona egregiamente...
EliminaBuon Spielberg day!
RispondiEliminaE bellissimo pezzo per un filmone della madonna.
Grazie Lucia!!! Buon Spileberg day!
EliminaPur odiando coso questo è l'unico suo film degno di attenzione e di elogi.
RispondiEliminaah ah non riesci neanche a chiamarlo per nome...effettivamente per roba come War Horse bisognerebbe dimenticare come si chiama....
EliminaBellissimo e devastante come pochi...
RispondiEliminaè un qualcosa che ti trapassa letteralmente!
EliminaUn film che nonostante per certi versi cerchi la commozione facile, io amo con tutto me stesso, Buon SSD
RispondiEliminaAnche io odio un certo tipo di drammone hollywoodiano ma questo mi estorce emozione ogni volta che lo guardo...
EliminaGran bel film. E' solo per via della sua durata infinita che non me lo sono più riguardato
RispondiEliminaio l'ho visto quelle 2-3 volte , non di più ma non tanto per la durata quanto per le lacrime che fa esondare ...
EliminaBellissimo film, che come pochi altri mostra il vero talento di Spielberg.
RispondiEliminaBuoni festeggiamenti!
Buon Spileberg day! Lui sa fare cinema come pochi altri ma talvolta se ne è dimenticato...
EliminaQuesto è lo Spielberg che mi piace. Un film che è emozione.
RispondiEliminaBuon SSD :)
Buon Spileberg day Lisa!! Questo Spielberg piace molto anche a me che normalmente non sono tenero verso il cinema hollywoodiano....
Eliminabellissimo e struggente
RispondiEliminanon so perchè ma la risposta al tuo commento e finita qualche riga più sotto....
Eliminagrande film. però anche una mazzata.
RispondiEliminanon so se ce la farei a rivederlo...
non è facile rivederlo anche perchè emoziona sempre come se fosse la prima volta....
EliminaGrande film davvero. Continuerò a preferire Il pianista, ma resta uno di quei pugni che fanno male.
RispondiEliminaeffettivamente picchia forte , il finale mi ha quasi prosciugato i canali lacrimali...Buon Spielberg day!
RispondiEliminaCommuove come pochi....Buon Spielberg day!!
RispondiEliminaun film che ho visto una sola volta e nonostante mi sia riproposto più volte, nel corso degli anni, di dargli una spolveratina ancora non ho trovato il coraggio. il ricordo devastante di quella prima esperienza mi frena.
RispondiEliminauna volta o l'altra dovrai ritrovare il coraggio...
Eliminafilm strepitoso. Tra quelli sulla Shoah che più preferisco.
RispondiEliminaè tra i migliori sulla Shoah, ho visto che è anche uno dei migliori in assoluto su imdb.com
EliminaL'ho rivisto dopo vent'anni (la prima volta con la scuola ai tempi delle medie) e ho pianto nella scena finale. E io non piango (quasi) mai. L'ho perdonato per "avere scippato" l'Oscar a Lezioni di piano, se l'è meritato in pieno. Buon SSD!
RispondiEliminaAnche Lezioni di piano è uno dei miei ammmori cinematografici ...diciamo che sono amori diversi...
EliminaLo vidi al cinema con i miei compagni del liceo. Un bellissimo film, molto toccante. La bambina col cappotto rosso è una delle immagini che più mi sono rimaste impresse tra le centinaia di film visti nella mia vita!
RispondiEliminacredo che quel cappotto rosso sia rimasto impresso nell'immaginario di moltissimi...
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