La giovane Emily, rimasta cieca in seguito ad un incidente d'auto in cui ha perso la vita la madre, conduce una vita apparentemente normale se non fosse per le sedute che fa dalla psicoterapeuta per superare il trauma della perdita della madre , trauma che le ha lasciato in eredità una cecità di tipo nervoso, lei non vede a causa della sua psiche , non a causa di alterazioni dell'anatomia del suo apparato visivo. Accompagnata dal padre a casa di ritorno da una seduta dal medico, si appresta a trascorrere da sola la Mischief Night, la notte dello scherzo, quella immediatamente precedente alla notte di Halloween, una notte in cui tutto è permesso. Il padre è fuori per un appuntamento galante e lei si trova a fronteggiare un intruso che non ha intenzioni molto amichevoli, anzi ...
Apprendo da fonti americane che esiste anche una notte pre Halloween in cui tutti gli scherzi sono permessi, cosa che francamente ignoravo ed è curioso che questo film parta all'incirca dallo stesso spunto che animava il recente La notte del giudizio in cui in un futuro molto prossimo si organizzava una notte senza legge , dodici ore all'interno delle quali tutti potevano dare libero sfogo a tutta la violenza repressa nelle altre 364 notti dell'anno.
Quindi ci troviamo di fronte al più classico thriller / horror che tratta di home invasion e non lo fa neanche nel più brillante dei modi, anzi di brillante qui c'è poco o nulla.
Intendiamoci la confezione è professionale, è ben girato e fotografato anche se a tratti ha un'aria un po' televisiva , ma di nuovo sotto il sole si trova il niente.
Tutto già raccontato meglio in altri film del passato recente ma anche molto meno recente.
L'handicap della protagonista non può non far pensare a capisaldi del genere come Gli occhi della notte e Terrore cieco, film datati tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70 e con tutto il rispetto la protagonista di Mischief Night , Noell Coet, pur brava e comunque una delle cose migliori del film, ha ben poco da spartire con due attrici favolose come Audrey Hepburn e Mia Farrow.
E poi abbiamo il colpo di grazia: il maniaco ha l'impermeabilino giallo che fa tanto Funny Games di Haneke , altro film che ha detto qualcosa di molto prossimo all'essere definitivo nel campo delle home invasions.
Una citazione talmente sfacciata che risulta impossibile da non notare: si vuole creare appositamente un corto circuito che vada da La notte del giudizio e arrivi a Gli occhi della notte passando per tanto cinema intermedio, da Strangers a Funny games e chi più ne ha , più ne metta.
Si comprende bene che partendo da questi presupposti una produzione come Mischief night non possa andare troppo lontano: tutto derivativo, la sensazione di deja vu divora impietosamente tutto quello che vediamo, anche se animato dalle migliori intenzioni e realizzato con quel minimo di competenza professionale necessaria.
Noell Coet è anche brava ad animare un personaggio di polso, deciso, con il giusto grado di sfrontatezza, ma il maniaco con l'impermeabile giallo, pur nascondendo la sorpresina ( -ina ina ma derivata da un'altra serie di film horror molto famosa e seminale a suo modo meglio non spoilerare altrimenti ci si arriva subito a questo colpetto di scena ) è letteralmente insostenibile: stupido e assolutamente inefficiente, si perde in quisquilie per amor dello spettacolo risultando solo totalmente privo di credibilità.
Pellicole come Mischief night vivono della luce riflessa portata loro dal villain che riescono a mettere in scena: se il cattivo della situazione è ai limiti del ridicolo involontario, della macchietta caricaturale come in questo caso, tutte le buone intenzioni vanno a male nonostante l'impegno profuso.
E rendono Mischief night un film come tanti, anzi anche un po' peggio di tanti altri.
Nonostante le migliori intenzioni.
( VOTO : 4 / 10 )
Sicuramente non è uno di quei film che mi attirano. Però il serial killer stupido, inefficiente e ridicolo un po' mi intriga.
RispondiEliminanon attira neanche questo serial killer , non è buffo , è solo stupido....
Elimina"La giovane Emily, rimasta cieca in seguito ad un incidente d'auto in cui ha perso la vita la madre, conduce una vita apparentemente normale" .. ma questo è l'incipit di un grande film comico dai!! "apparentemente normale".. in effetti se avesse avuto anche le gambe amputate sarebbe stata leggermente handicappata... manco Kitano con Dolls aveva osato tanto... grande Emidio.. ed auguroni in grandissimo ritardo.. l'influenza mi ha inchiodato al letto..anche se la similitudine avrebbe calzato meglio per le feste pasquali.. ahahah
RispondiEliminaè non vedente ma all'interno della sua casa sembra vederci benissimo...se avesse avuto le gambe amputate sicuramente avrebbe avuto una sedia a rotelle col turbocompressore...
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