I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 19 dicembre 2013

Jug face ( 2013 )

Ada vive in una piccola comunità  lontano dalla città che sopravvive facendo piccoli lavori  e producendo clandestinamente whisky da rivendere nella locale drogheria. La comunità in cui vive è regolata da leggi particolari e da sacrifici umani che periodicamente vengono fatti all'entità soprannaturale che risiede nella fossa vicino alle abitazioni .Sacrifici umani in cambio di salute e benessere altrimenti la fossa si prende da sola il suo sacrificio. Il tutto è annunciato da una brocca in cui c'è la faccia del prescelto per il rituale del sacrificio. Ada rimane incinta della persona sbagliata ( il fratello  ) è odiata senza motivo da una madre arpia e trova la brocca col suo volto. La nasconde e convince colui che le brocche le fa a fabbricarne una col volto del ragazzo a cui è stata promessa in sposa.E questo è solo l'inizio delle sue sventure....
Jug Face è l'esordio nel lungometraggio di Chad Crawford Kinkle che il film lo ha anche sceneggiato ed è un classico esponente di horror rurale ambientato nella profondità della provincia americana un po' come i seminali film della serie Children of the Corn, The village di M. Night Shyamalan nella fase in cui ancora non si era bevuto il cervello  o anche come alcuni film di Lucky McKee ( non a caso produttore) come May o The Woman accomunati a questo da un personaggio femminile disfunzionale ma forte e costantemente al centro della scena.
E tutto questo fa pensare anche al cult per eccellenza The Wicker man tramite però il suo loffio remake americano.
Ada non ha nulla per essere simpatica, sembra ingenua patologicamente ma non lo è e non esita a sacrificare altre vite per avere salva la sua.
E questo la rende ancora meno simpatica, sarà lotta per la sopravvivenza ma viene fatta con mezzi abbastanza sleali.
Quello che colpisce alle viscere di questo film non è tanto il gore presente sporadicamente e neppure le visioni " fantasmatiche" che assillano Ada e che la guidano nelle sue azioni per cercare di avere salva la vita.
Di Jug face colpisce soprattutto la brutalità e l'arretratezza di un contesto sociale ottusamente chiuso, impermeabile agli influssi esterni visti come manifestazioni del male , una mescolanza inquietante di legge del taglione e credulità religiosa , paravento dietro il quale si nasconde la pratica selvaggia e bestiale dei sacrifici umani.
In più c'è questa entità misteriosa, la fossa, che sembra uccidere autonomamente in barba a qualsiasi credo religioso e verosimiglianza.
Altro che proprietà curative.
Che cosa è la fossa e che cosa si nasconde al suo interno non è dato saperlo e l'assenza di un qualsivoglia spiegone finale dal punto di vista cinematografico rende bene.
Jug face è un film a basso budget recitato tra gli altri da Larry Fessenden, un altro esponente della scena horror indie americana,una pellicola a cui però manca quello scatto finale per renderla qualcosa di notevole.
E' un film che promette ma che si sgonfia col passare dei minuti, le istanze femministe promesse dal personaggio di Ada vengono contrapposte a una madre crudele che la odia a prescindere e non si sa perchè.
Non parlerei quindi di femminismo in una storia come questa in cui tutti compiono azioni di cui pentirsi.
Quello che salva Jug face dalla mediocrità assoluta è una regia a buoni livelli ( con la presenza di tanti registi esperti sul set credo che era difficile per Kinkle sbagliare per inesperienza) e una recitazione assolutamente all'altezza con performances notevoli ad opera di Laura Ashley Carter ( nella parte di Ada, già presente in The Woman ) , di Sean Bridgers ( nella parte sfumata ma importante di Dawai, colui che fabbrica le brocche col volto umano, anche lui presente in The Woman)  e di una rediviva Sean Young ( brutta, sfatta e sgraziata nella parte della madre di Ada).
Insomma è meglio star lontano dalla profonda provincia americana.
Vi si nascondono mostri inenarrabili.
Anche se il peggiore di tutti rimane l'uomo....

( VOTO : 6 / 10 ) 

Jug Face (2013) on IMDb

7 commenti:

  1. Bello pensarla in modi diversi! Io lo considero una delle migliori visioni di quest'anno... ;)

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    1. a me ha intrigato parecchio nella prima parte ma poi mi ha lasciato un po' d'amaro in bocca non facendo scattare l'approvazione totale e incondizionata...

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  2. Mi state incuriosendo: me l'ha passato un pò di tempo fa Dembo, ma non l'ho ancora guardato. A questo punto dovrò accelerare il recupero!

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  4. Ma, a proposito di trucidume da discount, l'hai visto Nero infinito

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    1. ah ah ah trucidume da discount....:) no, non l'ho visto ma lo poso recuperare se ne vale la pena...

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