L'unica salvezza è il figlio che Robert ha avuto da Sara, una giornalista. E' lui il Salvatore...
C'era un tempo in cui gente come Alberto De Martino e tanti altri facevano del cinema che quasi si può definire " a orecchio". Sentivano l'aria che tirava nel cinema internazionale di genere e poi replicavano in maniera più o meno creativa e su scala ridotta ( ma non tanto, ad esempio un film come Holocaust 2000 è realizzato con un cospicuo budget) grazie anche all'ausilio di sceneggiatori di talento come è il caso di Sergio Donati, che ha cosceneggiato questo film scritto a più mani e che vanta nel suo curriculum artistico alcuni western di Sergio Leone e tante altre cosette gustose come ad esempio L'orca assassina scritto praticamente in contemporanea a questa produzione internazionale.
Era anche un tempo in cui dollaroni facili facili attiravano stars americane che avevano ormai imboccato la via del tramonto a fare una vacanza gita premio in Europa e mettere il loro professionismo da divo americano a disposizione del cinema europeo. E questo è il caso di gente come Kirk Douglas, divo tra i più grandi che nella seconda fase della sua carriera decise di darsi al cinema di genere, sia in Europa che negli USA.
Holocaust 2000 è un mix mefistofelico tra L'esorcista e Omen - Il presagio, realizzato appena un anno prima ma da semplice rip off dei due film citati la pellicola di De Martino ha avuto la fortuna ( voluta?) di anticipare i sequels di The Omen che a loro volta rimasticano alcune cose viste qui.
E forse è questa la ragione del suo successo a livello internazionale, della sua eco che ancora persiste.
Non perchè sia un gran film, perchè non lo è ma è riuscito da semplice rip off a elevarsi a precursore di produzioni americane sicuramente non memorabili ma comunque importanti.
In Holocaust 2000 ci sono tanti temi ammassati che lo rendono abbastanza ambiguo pur nella sua ostentata superficialità: dopo un inizio in Oriente stile L'Esorcista il film tutto sembra fuorchè un horror anzi espone istanze sociali , ecologiste e cospirazioniste che hanno poco a che fare col genere di partenza.
E questo per una lunga prima parte in cui a tratti affiora anche un po' di noia ( il film ha un minutaggio importante, siamo sopra i 100 minuti).
Poi quando viene fuori la vera natura di Angel , Holocaust 2000 rivela la sua vera natura di horror che parla di Anticristo e affini e , grazie a una regia efficace oltre che a una confezione più che all'altezza ( musiche di Ennio Morricone, fotografia di Erico Menczer ) , finalmente riesce a solleticare perlomeno il fan più irriducibile.
Ma forse è poco e tardi anche se la sequenza di Kirk Douglas nel manicomio, bloccato in una camicia di forza, chiuso in una stanza piena di manifestanti contro la sua centrale e che vogliono farlo letteralmente a pezzi, vale da sola il prezzo del biglietto.
Holocaust 2000 è un prodotto alimentare , una coproduzione italoinglese assemblata con un cast di tutto rispetto ( ci sono anche Agostina Belli, Simon Ward e Adolfo Celi che fa la parte del medico, quasi a riecheggiare il mitico professor Sassaroli ) e confezionata a dovere ma che si rivela debole e confusa a livello di scrittura con ambizioni mal celate di critica sociale.
Encomiabile Kirk Douglas che si impegna parecchio ma manca una storia convincente che sostenga il suo impegno.
( VOTO : 5 + / 10 )
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