Tina ha una madre terribile che cerca di intromettersi in tutto quello che fa castrandone ogni ambizione , ha un terribile senso di colpa per la morte del suo cane avvenuta in circostanze grottesche e ha un ragazzo, Chris, non precisamente un Adone, che l'ha finalmente convinta a fare un giro in roulotte alla ricerca di angoli di Inghilterra curiosi e dimenticati. Ma la vacanza da idillio presto si trasforma in un viaggio nell'incubo. Chris fa venir fuori il suo lato malato e Tina lo asseconda in un percorso che pullula di cadaveri....
Chris e Tina, a cui danno vita i bravissimi Chris Oram e Alice Lowe anche autori di soggetto e sceneggiatura, sono rappresentanti della società più mediocri che medi e proprio per questo nella loro graduale trasformazione in spietati serial killer ( ma c'è una battuta in cui lui dice che comunque non è nuovo a omicidi & affini ) riescono a far esondare dallo schermo un misto di sorrisi e inquietudine.
Il sorriso scaturisce da come è girato il film , comprese le esplosioni inconsulte di violenza assassina ( all'inizio non intenzionale ma poi, come spesso succede, ci prendono quasi gusto), che sono incastonate spesso in sequenze di tenore abbastanza leggero e che poi improvvisamente si trasformano in qualcosa d'altro.
L'inquietudine nasce proprio dalla loro mediocrità conclamata, sono i classici tipi della porta accanto con un physique du role più da tappezzeria che da serial killer.
Eppure scoprono una passione malsana in quello che fanno, che serve ad eccitarli un po' in tutti i sensi.
La storia di questi due serial killer on the road però procede su binari abbastanza standardizzati , le dinamiche della coppia Chris / Tina sono piuttosto prevedibili come l'esclation di pazzia che li porterà a gesti sempre più eclatanti.
In qualche maniera lo stile sbilenco e transgenere di Ben Wheatley ( autore di un piccolo cult molto apprezzato qui a bottega intitolato Kill List di cui potete leggere qua ) sembra quasi addomesticato e ci si chiede quanto la longa manus di Edgar Wright, il deus ex machina di autentici cult da idolatrare senza compromessi come Shaun of the dead e Hot Fuzz, in questo progetto abbia influenzato, più o meno concretamente, lo stile altrove aggressivo e senza compromessi di Wheatley, la cui virulenza ai limiti dell'horror ( in certi frangenti anche oltre) è stata ricondotta verso lidi più adatti al grosso pubblico.
Se il road movie è il genere frammentario per eccellenza legato alla sua struttura episodica, in Killer in viaggio questa parcellizzazione del plot è amplificata ai massimi termini dando l'impressione di trovarsi di fronte ai vari episodi di una sit com un po' particolare. Di quelle che fanno ridere a denti stretti, anzi strettissimi.
Detto questo ci si diverte e si resta ammirati dalla bravura di Chris Oram e di Alice Lowe che fanno della loro assoluta normalità ( sapete? calvizie incipiente, panzetta, forme non proprio da pin up) il loro punto di forza.
Sono personaggi che all'inizio quasi si adorano perchè hanno i difetti della gente comune, di quella che non fa cinema, poi man mano che passano i minuti il processo di identificazione viene meno perchè sono degli psicopatici arrivati oltre l'ultima Thule della pazzia.
Ecco perchè Killer in viaggio ( titolo italiano come al solito spoileroso e troppo indicativo di quello che succederà, al contrario dell'originale Sightseers) è il classico film che fa sorridere ma allo stesso tempo mette anche un po' paura......
D'ora in poi guarderò diversamente chi va in giro in roulotte....
( VOTO : 7 / 10 )
L'ho recensito proprio ieri anche io. Mi è piaciuto ma non mi ha fatto ridere quanto avrebbe dovuto (forse non era nelle intenzioni dei realizzatori, chissà...) anche se loro sono indubbiamente bravissimi!!!
RispondiEliminal'ho appena visto che anche tu l'hai recensito...poi passo a leggere...non so se era inteso come commedia nera o come killeraggio on the road...e comunque loro due sono eccezionali....
RispondiEliminaCome saprai alla vecchia poison non è piaciuto.
RispondiEliminaNon mi ha divertito, e loro due sono fastidiosi come la sabbia nelle mutande.
Li avrei uccisi io, per dire.
si, avevo già letto...a me è piaciucchiato , non mi ha entusiasmato ma l'ho guardato con piacere e il finale è bellissimo....
EliminaCome altri da me non si è neppure visto.Mi incuriosisce però. Magari lo recupero in qualche rassegna estiva.
RispondiEliminadegnissimo di un recupero...
Eliminami incuriosisce tanto
RispondiEliminameglio non avere alte aspettaqtive...secondo me però ti può piacere...
EliminaMa...l'avevo scartato a priori, invece se ne parla piuttosto bene vedo di recuperarlo:)
RispondiEliminaè simpatico, uno sguardo gli si può pure dare...
EliminaMi è piaciuto ma non tanto, il finale salva il film e le musiche sono usate benissimo.
RispondiEliminaè vero la colonna sonora è bellissima e il finale di una cattiveria unica...
EliminaA parte il finale la penso esattamente come Poison.
RispondiEliminaUn filmetto parecchio sopravvalutato.
Ne parlerò nei prossimi giorni!
sicuramente non è un capolavoro ma l'ho trovato divertente e il finale è cattivissimo! Di sicuro era meglio Kill List...
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