I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 3 giugno 2013

Una notte da leoni 3 ( 2013 )

Stu si è sposato, Alan si è comprato una giraffa e ha trovato modo di decapitarla  sull'autostrada e suo padre muore per un attacco di cuore provocatogli dall'ennesima marachella del figlio che ha smesso di prendere i farmaci che lo aiutavano a vivere una vita ( quasi ) normale. Sono i vecchi amici che devono convincerlo a rientrare in una clinica psichiatrica per resettare la sua vita. Il problema è che un boss della mala intima loro con le cattive di ritrovare circa venti milioni di dollari in lingotti d'oro che gli sono stati sottratti da una vecchia conoscenza del gruppo, Mr Chow. Tutto questo li riporterà dove è cominciato tutto, a Las Vegas. E forse tutto quello che qui ha avuto inizio avrà anche una fine.
Il cerchio si sta chiudendo.
Si dirà squadra vincente non si cambia ed è esattamente quello che succede in questo film: la squadra è intatta , c'è qualche new entry dal nome altisonante, è stata invece cambiata la chimica del film partendo dalla demenazialità conclamata dei primi due capitoli per arrivare a un pastiche di generi di quest'ultimo che invece di far progredire il livello lo fa arretrare paurosamente.
Se la demenzialità è il punto di partenza ( non so come definire altrimenti un tizio che si porta dietro una giraffa in autostrada) poi si esplorano il road movie e si arriva anche al thriller sopra le righe con addirittura la comparsa di morti ammazzati dal boss John Goodman oramai abbonato a queste parti brevi ma incisive con personaggi perlomeno stravaganti.
Il problema è che quando uno va al cinema per vedere Una notte da leoni 3 , ci va per sbellicarsi, si deve reggere la pancia per il troppo ridere, gli devono uscire le lacrime a forza di mettere in azione le mascelle per sghignazzare senza requie e senza vergogna.
E tutto questo qui non succede: questo film a parte i primi  cinque minuti e qualche scenetta fugace non fa ridere.
Se il secondo capitolo della saga era una riproposizione dello stile del primo film  cambiando semplicemente le locations ( ma la risata grassa era comunque assicurata) ed era stato aspramente criticato per questo, questo film conclusivo della saga rivela ambizioni insapettate ma che crollano a fronte di un'impressione di stanchezza generale.
E poi diciamolo : il motore comico della serie è stato sempre il personaggio di Alan capace di creare da solo una nuova star della commedia demenziale , Zack Galifianakis, che qui viene disinnescato in malo modo a favore del personaggio di Mr Chow che è simpatico come una gomma americana attaccata sotto una scarpa.
E dove cacchio è l'hangover del titolo originale? La sbornia, la notte brava?
Todd Phillips nel tentativo di riannodare le fila e chiudere il tutto nella maniera più armoniosa possibile rinuncia quasi del tutto alle memorabili extravaganze dei primi due capitoli in nome di un percorso di crescita e di maturazione di questi vitelloni ormai sulla soglia dei 40 che finalmente hanno messo su famiglia, o quasi.
Il risultato è il punto più basso della saga, una commedia debole e troppo conforme agli standards del buonismo dilagante a Hollywood senza punte di cattiveria vera.
Quella che aveva reso famosa la saga del Wolfpack ( che da noi chissà perchè da lupi si son trasformati in leoni!).
Un peccato: era auspicabile una chiusura diversa senza quella punta di noia che affiora a tratti durante il film.
E comunque meglio non pensare neanche a un quarto capitolo...

( VOTO : 4,5 / 10 )  The Hangover Part III (2013) on IMDb

14 commenti:

  1. Porca miseria, a me già non hanno fatto ridere i primi due, figuriamoci questo ç__ç
    E mercoledì mi tocca andarlo a vedere argh!!

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    1. a me i primi due hanno fatto sbellicare..questo assolutamente no..va a finire che ti piace...

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  2. A me il secondo è piaciuto più del primo, questo n. 3 però non mi ispira, lo vedrò in futuro, ma per ora passo

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    1. Anche a me è piaciuto perchè non avevo aspettative e faceva ridere come il primo...

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  3. A me piacque molto il primo, il secondo come dici anche tu è una copia del primo ma cmq divertiva...leggendo la tua recensione apprezzo almeno la voglia di cambiamento di sceneggiatura(io ancora devo vederlo). Una copia della copia della copia era inaccettabile...da vedere senza grandi aspettative dunque

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    1. Non lo so, forse una copia della copia poteva essere inaccettabile ma credo che sia inaccettabile anche snaturare lo stile del brand...

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  4. Il secondo era già molto più stanco del primo, c'erano molte leggerezze e superficialità che però accettavi per certo umorismo cattivo che - il terzo lo vedrò in questi giorni anch'io ma devo dire che non è che lo aspettassi con così tanta curiosità, eh. Però Ken Jeong rimane un grande, non parlare male di lui! :)

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    1. se ti piace Ken Jeong allora questo è pane per i tuoi denti...è praticamente lui il protagonista...doppiato da schifo però...

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  5. Noooooo! Avevo già l'hype alle stelle, e me lo demolisci così! ? Peccato!
    Comunque a breve mi cimentero' ugualmente, vedremo che impressione mi farà.

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    1. la visione deve essere assolutamente senza aspettative...poi va a finire che questa svolta la gradisci...

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  6. Ti dirò, la penso esattamente come te. E immagina che dei tre è quello che mi è èiaciuto di più. Ergo...

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    1. ah ah ah ! a me gli altri mi hanno fatto collassare dal ridere, questo per nulla!

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  7. Non l'ho ancora visto... a dire il vero non ho visto nemmeno il secondo, ma proprio non riesco a capire se ne valga la pena

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    1. Secondo me no, vale di più il secondo anche se è una copia carbone del primo...ma è meglio sempre accertarsene di persona...

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