Cena tra amici in un caldo 15 agosto a casa di Elisabeth e di Pierre. Entro poco arriveranno il fratello di lei Vincent, la di lui compagna Anna che sta aspettando un figlio e Claude, amico di lunga data di entrambe le coppie.
Chiacchiere in libertà fino a che l'argomento della discussione scivola sulla scelta del nome del nascituro che se per Vincent è normalissima per gli altri è assai controversa.
Ne vien fuori un discorso su massimi sistemi e minimi comuni denominatori che presto si trasforma in una resa dei conti tutti contro tutti.
Cinque attori in stato di grazia inseriti nell'unità di luogo e di tempo: ecco così confezionato un film che pur originato da una piece teatrale di successo fa quasi dimenticare l'origine dello script.
Merito di una regia vivace e di un fuoco di fila di battute che non dà tregua.
Il confronto con Carnage è quasi inevitabile ma occorre sottolineare che pur partendo da uno spunto molto simile i due film divergono profondamente: se il film di Polanski si basa sulla contrapposizione sociale tra due coppie che prima dell'incontro non avevano alcun tipo di relazione, usando spesso la clava per portare avanti il proprio discorso,Cena tra amici a differenza dell'altro è sempre condotto col sorriso sulle labbra, in punta di fioretto, l'ironia fa sempre capolino anche in quei momenti che sembrano apparentemente più tesi.
Il film del duo Alexander de la Patellière e Matthieu Delaporte , autori della piece teatrale di successo da cui è tratto, è un divertissment stimolante , un qualcosa che ti fa pensare che l'intelligenza non è un optional e in questo differisce dalla quasi totalità delle commedie superificiali a cui siamo sottoposti continuamente.
Non semplice teatro a 24 fotogrammi al secondo ma una radiografia in bianco di cinque personaggi messi alternativamente sotto la lente di ingrandimento.
Se in Carnage si passava dalla normalità delle relazioni alla violenza sia verbale che fisica, qui non si trascende (quasi) mai e sorprende che quasi due ore passino così in fretta, seppur confinate praticamente in due stanze, un surrogato elegante di un palcoscenico teatrale.
I vari personaggi vengono demoliti mattone dopo mattone in nome di una riflessione più complessa sull'ipocrisia che caratterizza la nuova borghesia: Vincent , il danaroso agente immobiliare che scherza sul nome da dare al figlio è ironico sugli altri e molto meno su se stesso, Pierre, docente universitario è colto ma presuntuoso, ansioso di mostrare agli altri la sua superiorità culturale di stampo gauchista, Elisabeth, moglie di Pierre dimostra presto il suo status di casalinga disperata, frustrata e infelice, Anna , moglie di Vincent , vittima dell'equivoco del nome poi mette in mostra tutto il veleno che ha in corpo e Claude, musicista dalla vita piena di coni d'ombra, finalmente dà qualche spiegazione sulla propria esistenza. E non sarà per nulla gradevole.
Cena tra amici è una commedia che sembra scandita da un invisibile metronomo che calibra al meglio le performances straordinarie degli attori in scena ( non a caso gli stessi della rappresentazione teatrale, è palpabile il loro affiatamento) e che riesce a superare con indubbia eleganza formale lo status di teatro inscatolato.
Forse intellettualistica e anche un filo snob ma sono due ore spese bene, non c'è pericolo di annoiarsi.
( VOTO : 7,5 / 10 )
(buongiorno)
RispondiEliminaAvevo apprezzato particolarmente la sottile cattiveria che pervade tutto il film. Sì, mi era piaciuto. :)
ciao poison! Buongiorno a te!Spero che ti sei rimessa!è un film cattivello anzichenò che però conduce tutto sul filo dell'ironia
RispondiEliminarimessa ancora no, sono abbastanza una merdina. E scusami se ho detto abbastanza. :)
EliminaIronia e cattiveria sono un mix perfetto. E i francesi - mannaggia a loro - in queste cose sono abbastanza bravi.
in italia un film come questo non lo sappiamo fare senza metterci dentro quintali di parolacce e volgarità assortite ed è questa la distanza enorme che separa il cinema francese da quello italiano, almeno per il momento...
Eliminanon gli avrei dato due franchi, ma vista l'annata ottima del cinema francese e la tua ampia promozione potrebbe meritare...
RispondiEliminaNonostante sia piaciuto anche a me? :)
Eliminameglio di qualsiasi commediaccia italiana, quella si da due euri....e poi vuoi mettere, siamo già in due che ne parliamo bene...un po' di fiducia!
Eliminamarco vai tranquillo è un film che merita ;)
Eliminavedi? i sostenitori aumentano a vista d'occhio...
EliminaIn quanto candidato al premio, miglior blog di cinema, ti invito a votare:
RispondiEliminahttp://hovogliadicinema.blogspot.it/2012/12/miglior-blog-di-cinema-votate.html
espleto subito!
EliminaUno spasso, mi ha davvero divertito!
RispondiEliminaanche io a tratti l'ho trovato irresistibile...
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