Nell'anniversario della rivoluzione socialista a Cuba, Juan, perdigiorno professionista , si accorge che c'è qualcosa di strano nell'aria. Non morti cannibali si aggirano per le strade de L'Havana e non sembrano proprio dissidenti pagati dagli USA come dicono i telegiornali della tv di Stato. Anche nel suo condominio succedono fatti inspiegabili: un suo vicino apparentemente morto è tornato in vita ed addirittura è tornato a camminare dopo quindici anni di sedia a rotelle. Il problema è che ha fame di carne umana e non si sa come rimandarlo all'altro mondo.L'aglio non funziona, impalarlo neanche e un maldestro tentativo di esorcismo va a vuoto. Però ci sono tanti modi per usare una croce di legno....Capita l'antifona, assieme a dei suoi amici mette su un business di uccisione di zombies ( Juan De Los Muertos, matamos a tu seres queridos- uccidiamo i tuoi cari-) ma la situazione è fuori controllo. Assieme al suo miglior amico Lazaro, a sua figlia Camila che si vergogna ad avere per padre uno come Juan, al ventenne Vladi California figlioccio di Lazaro, alla trans La China e al suo angelo custode El Primo, un armadio quattro stagioni di muscoli che però sviene alla vista del sangue, cercano il modo di fuggire da Cuba.
Ma bisogna farsi strada attraverso un'orda di zombies famelici.
L'accoppiamento zombie/ risate non è affatto inedito a partire dal fenomenale Shaun of the dead di cui questo film può essere considerato legittimamente un erede.
Non una semplice imitazione di bassa lega ma una rielaborazione con idee nuove e soprattutto un qualcosa di assolutamente originale.
Juan de los Muertos è un film di zombie ambientato a Cuba ( a mia memoria il primo) ed ispira simpatia solo per essersi infiltrato con la sua scorrettezza politica tra le maglie della rigidissima censura di regime.
Più della denuncia potè la satira e qui siamo veramente ad alti livelli: Juan a detta sua è un reduce dell'Angola ( peccatuccio castrista) e che è sopravvissuto a talmente tante sciagure cubane che un manipolo di zombie non può certo mettergli paura, in piena apocalisse i telegiornali continuano a parlare di dissidenti pagati dagli Stati Uniti, Lazaro e Juan la sera prima di tentare la fuga hanno un dialogo ( tra risate e tristezza ) e dietro di loro lampeggia la scritta Habana Libre in un'insegna gigantesca al neon , vengono messe alla berlina le manie oscurantiste del regime, la persecuzione degli omosessuali, qualche vizietto dei cubani ( tipo il consumo smodato di rum, vedere di che cosa è fatta una parete nella casa di Juan) e anche il business messo su da Juan e dai suoi amici fa collassare dal ridere al solo pensiero.
Anche sotto il versante horror siamo messi piuttosto bene: nonostante una certa economia di realizzazione e un'aria di simpatica rusticità, i trucchi non sono affatto malvagi e c'è una discreta fantasia nel proporre metodi "nuovi " per far fuori più zombie possibili ( per esempio attraverso il baseball, sport nazionale cubano, oppure usando i muscoli di El Primo dopo averlo bendato per non farlo svenire e usandolo guidandolo come una marionetta indicandogli dove colpire).
Ci sono anche alcune notevoli scene di massa che non ti aspetteresti nel tuo zombie movie fatto in casa anche se la confezione appare più che adeguata all'esportazione.
E comunque ce n'è anche per i gringos americani che vogliono salvare il mondo a tutti i costi.
A vedere il film quindi l'unico modo per ottenere la disfatta del regime castrista e far invadere l'isola dagli zombies.
Qualcuno prenderà nota.
Se pensavate che avevate visto tutto dopo che in Shaun of the dead si uccidevano zombie a colpi di vinile di Sade, allora resettate e guardate questo Juan De Los Muertos; ci sono tanti modi per uccidere zombie e tante strade per arrivare al cervello, anche lunghe.
E qui verso il finale se ne sceglie una tanto lunga e tanto dolorosa anche solo a vederla dal di qua dello schermo.
Provare per credere.
Una piccola chicca : i titoli di coda scorrono su una graphic novel con musica fornita dalla versione di My Way cantata da Sid Vicious.
( VOTO : 7,5 / 10 )
Mah, a me non è piaciuto molto. Certo, ci sono buoni spunti, su tutti l'attività messa in piedi di Juan e compari, o anche la fiocina del suo amico, ma il resto è poco cosa, che non è tanto il fatto che sia molto artigianale, ma è proprio l'incapacità registica di far fronte alla cosa (per esempio le scene di massa, con milioni di zombie che spuntano all'improvviso quando prima non c'erano). E poi il finale, boh, mi è sembrata una cagata eroistica senza alcun senso...
RispondiEliminail primo incontro con uno zombie mi ha fatto sbellicare alla stessa maniera di quello di Shaun of the dead, narrativamente c'è qualche raccordo sgangherato( tipo scene in cui sono tutti assieme e poi non si sa perchè Juan è da solo..) ma mi ha divertito molto...e il finale per me è solo una presa per i fondelli come tutto il film del resto...
Eliminaal momento la mia fame di zombie è stata placata.
RispondiEliminama quando andrò in astinenza da the walking dead, potrei cercarlo...
questi zombie sono un optional alla storia...e sicuramente sono molto meno seri di quelli di The walking dead...
EliminaOttima recensione,mi hai convinto a prendere il blu ray :)
RispondiEliminaGrazie
grazie a te e spero che ti sia piaciuto....
EliminaL'hai commentato talmente presto che non c'era ancora il titolo italiano...
RispondiEliminaRecensione completissima, molto più della mia, hai fatto bene a mettere l'accento alla satira politica, io l'ho liquidata in due righe.
Anche te hai trovato la palla da baseball la morte più bella, curioso!
E hai fatto benissimo a citare le scene di massa.
Non hai parlato dela regia (anche se lo fai capire), io l'ho trovata portentosa.
Ottimo cult movie
è vero , la regia è pttima...e comunque a parte qualche sfumatura la pensiamo sempre alla stessa maniera, eh? e non buttare giù le tue recensioni che mi piacciono da morire....
EliminaGran bel film, e gran bella recensione. Hai dato lo stesso esatto voto che avrei dato pure io. Gran bel lavoro quello del regista (la morte migliore è quella dei due vecchi, registicamente da urlo). La CGI, un pò sempliciotta, fa la sua porca figura, e le scene di massa (che non avevo notato durante la visione, o meglio non mi avevano colpito particolarmente) son davvero fique!
RispondiEliminaBel film, ben fatto, il cinema spagnolo recupera nella mia personalissima classifica di nazioni, allungando sull'italia, e avvicinandosi paurosamente agli USA.
Qui linko la mia semplicerrima, in confronto alla tua, recensione del film
http://onironautaidiosincratico.blogspot.it/2014/10/juan-of-dead.html
grazie Pietro ( ma che nome è il secondo, mi si sono intecciate le pupille a cercare di leggerlo), è un film fatto con due lire e aggirando la censura cubana....e però gliela hanno fatta sotto il naso...vengo a leggerti...
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