I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 7 luglio 2012

Cargo ( 2009 )

Cargo è un film interamente ambientato in una gigantesca astronave, un mondo a parte a spasso nel cosmo in cui perdersi, morire, forse dormire e poi ritrovarsi.
E'inserito in un genere già molto frequentato e i riferimenti in esso rintracciabili sono ben visibili. Diciamo che sono omaggi affettuosi.
Il riferimento più immediato è il recente Pandorum, del talentuoso ma ormai ingabbiato dall'industria Alvart, mentre andando indietro negli anni si notano citazioni da grandi esponenti del genere come Alien ma anche omaggi a film che non hanno proprio un posto di prima fila nella memoria del cinefilo, opere come Atmosfera Zero di Hyams (il rifacimento spaziale dell'immortale  Mezzogiorno di fuoco di Zinnemann) o Saturn 3 di Donen.
Cargo è l'esordio nel lungometraggio di Engler (coadiuvato dal giovane Etter) ed è un film svizzero recitato in tedesco. Quindi non solo cioccolata finissima, caprette che fanno ciao e orologi a cucù.
Un film decisamente low cost rispetto  agli standard hollywoodiani con un budget stimato di 3,5 milioni di euro.
Normale arrabbiarsi perchè non è possibile che appena varcato il confine si possano fare pellicole come queste che non hanno nulla da invidiare ai mostri sacri al di là dell'Oceano Atlantico. Anzi forse hanno qualcosa da insegnare visto che ultimamente in quel di Hollywood sanno fare solo remakes oppure cooptare giovani talenti europei che non vengano là solo per timbrare un cartellino ma che quasi inevitabilmente finiscono stritolati nel meccanismo industriale.
Cargo non è un capolavoro nè ha la pretesa di esserlo. 
E'un film ben inserito nelle logiche del genere a cui appartiene con ottimi effetti speciali (ancora più apprezzabili vista la ristrettezza del budget, per dare un'idea il budget del quasi contemporaneo e per certi versi simile Pandorum  è stato stimato in 33 milioni di dollari), una notevole architettura visiva con un mondo/astronave in computer grafica che diventa quasi un personaggio aggiunto con i suoi corridoi solitari, il suo mastodontico silenzio, i suoi spazi enormi nel reparto carico (è un cargo quindi è fatta per portare merce) che contrastano con la claustrofobica ristrettezza dei locali adibiti all'equipaggio.
Engler ed Etter riescono intelligentemente a mantenere alta la tensione pur non raccontando una storia così nuova (la solita Terra con l'ecosistema al collasso, il solito pianeta verde su cui migrare, le solite sorprese) disseminando qua e là piccoli particolari inquietanti e questo dà modo al film di andare in crescendo verso il finale.
Diciamo che il finale non è la parte migliore, ha il sapore del deja vu ma l'itinerario percorso per arrivarci è decisamente stimolante soprattutto visivamente.
Gli attori sono efficaci ma  il migliore tra di loro è senza dubbio Kassandra, l'astronave a spasso nel cosmo. 

( VOTO : 7  / 10 ) Cargo (2009) on IMDb

10 commenti:

  1. Penso allo svizzero Cargo, al finlandese Iron Sky, al teutonico Hell, al messicano Sleep Dealer... poi guardo all'Italia e mi viene in mente 6 giorni sulla Terra... poveri noi

    RispondiElimina
  2. eh eh la stessa riflessione che ho accennato qui sopra...purtroppo la situazione è quella che dici tu, se anche i Manetti che sono abbastanza inseriti anche nel mercato televisivo sono costretti a girare film con budget di 200 mila euro...Hell e Sleep Dealer mi metto a cercarli....

    RispondiElimina
  3. questo ce l'ho da vedere da un boato di tempo.
    hai capito 'sti svizzeri? era figo pure Sennentuntschi!

    RispondiElimina
  4. vedi? non lo conosco..ora mi tocca cercarlo...questo è carino, nulla di clamoroso ma ampiamente guardabile...

    RispondiElimina
  5. Ma io posso apprezzare l'idea ed il coraggio svizzero, anche se per me il film non arriva alla sufficienza. Notevole lo sforzo visto il budget, ma vorrei ricordare che certi mostri sacri del low budget e cine indipendente negli anni 70 filmavano cult quali halloween, dark star, i primi di Roger Corman....... e Carlo Rambaldi ha fatto Alien (la creatura) con 4 soldi.

    RispondiElimina
  6. ma erano tempi molto diversi in cui non c'erano i budget di molti film di fantascienza di oggi, allora era tutto molto più casareccio , oggi è tutta industria, a me il film è piaciuto e confrontato con un film molto simile che è Pandorum che ha un budget dieci volte superiore secondo me ci fa un figurone...

    RispondiElimina
  7. si ma non c'era nemmeno il computer, cioè se togli il lavoro di computer a 'sto film non rimane nulla. Dici l'interpretazione? niente di che, anche le scene di lotta sono di serie B. La storia sai bene che strizza l'occhio a vari altri film sul genere.....grande solo se paragonato alla nostra industria italiana che nemmeno ci prova. Però punto.

    RispondiElimina
  8. questa è serie B piena che forse non aspira neanche a essere serie A ma secondo me è meglio di Pandorum che è costato 10 volte tanto...gli attori secondo me sono efficaci perchè normalmente in questo tipo di film si trovano certi cani da primato mondiale...appunto...perchè in Svizzera si e noi no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A beh se tocchi il tasto "italia" son daccordo, ancora oggi ci sono delle interpretazioni da dare vergogna. Io a volte nemmeno li finisco di vedere alcuni film italiani, proprio non ce la faccio. Se penso agli anni 50 60 70, e vedo ora, mamma mia.

      Elimina
    2. parlavo più in generale perchè spesso nell'horror e nella sci fi trovi attori imbarazzanti ma sul cinema italiano hai piena ragione..e pensare che prima il nostro cinema era invidiato da tutto il mondo, ora siamo ridotti malissimo...

      Elimina