I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 24 luglio 2012

Animal kingdom ( 2010 )

Un ragazzo e una donna che potrebbe essere sua madre sono sul divano di fronte alla televisione. Il ragazzo sta seguendo uno stupido quiz a premi, la donna ha la testa reclinata , come se fosse addormentata.
E lo è , ma del sonno eterno. Si è appena sparata in vena un'overdose mortale. Arrivano due infermieri per soccorrerla ma non c'è nulla da fare. Il ragazzo  telefona alla nonna per informarla dell'avvenimento.
Il giovane Josh , minorenne, si ritrova così senza madre e catapultato a casa della nonna , una donnetta bionda e azzimata dai modi insopportabilmente melliflui che in realtà, dall'alto della sua posizione matriarcale è capo di una famiglia di criminali dediti alle rapine , allo spaccio e a qualsiasi attività che porti reddito. Oltre che agli omicidi.
Un diabulus ex machina , insomma, che ha lo strano potere di attrarre Josh e di respingerlo come fa il resto della famiglia che ti fa sentire protetto ma al contempo sempre sul filo del rasoio.
Animal Kingdom, esordio nel lungometraggio ( e tuttora pezzo unico ) di David Michôd è una crime story australiana che si avvale di una prospettiva originale, un taglio socio antropologico abbastanza inedito. 
Tutto viene visto attraverso gli occhi di Josh, il membro più giovane della famiglia, quello posto più in basso nella scala gerarchica.
Il film narra la lotta e la tensione della famiglia alle prese con la polizia che sta loro alle calcagna ma punta molto più sulla tensione e sull'atmosfera che sugli ingredienti classici del poliziesco ( tipo inseguimenti e sparatorie). La violenza esplode improvvisa e incontrollata magari dopo sequenze che mostrano le piccole cose che compongono la vita familiare, la regia provvede a svuotare il tutto  di quelle coreografie ad uso e consumo dello spettacolo che siamo abituati a vedere soprattutto negli action hollywoodiani.
Qui di colpi di pistola o di fucile ne vengono sparati pochi e vanno quasi tutti a segno.
E il sangue esce copioso, rosso rutilante che risalta ancor di più nel grigio della fotografia desaturata che lo circonda.
Il cuore del film è in realtà il dilemma che si trova ad affrontare l'ultimo arrivato in questa stramba realtà che si ritrova preso in mezzo da una famiglia che lo sta stritolando e dalla polizia che lo sta utilizzando come cavallo di Troia per portare in carcere tutti i componenti della banda rimasti a piede libero.
E il giovane Josh che a causa della famiglia ci ha rimesso anche la ragazza sceglie di risolvere il dilemma a suo modo.
Nè con la famiglia , nè con la polizia.

La vendetta per una volta è un piatto da assaporare bollente.
A suo modo Animal kingdom è un racconto di formazione, narra la crescita di un diciassettenne che è costretto a maturare troppo in fretta.
I personaggi contenuti in questo "regno animale" sono privi di fascino , impegnati nella loro quotidiana lotta per la dominanza e per la sopravvivenza, medi se non mediocri però capaci di crudeltà inarrivabili. E anche il personaggio del poliziotto interpretato da Guy Pearce ha più l'aria del grigio funzionarietto statale che del superdetective.
La vita criminale di Melbourne che fornisce una cornice molto anni '70 , è colta quindi con piglio semidocumentaristico ( da un autore che proviene dai documentari su bande criminali) senza fascinazioni di sorta da parte dei personaggi negativi e con dei poliziotti che usano metodi molto spicci ( e illegali) per risolvere i problemi che hanno con questa famiglia.
Ha vinto il premio della giuria al Sundance del 2010 , Jackie Weaver ( che interpreta la diabolica nonna ) si è guadagnata meritatamente anche una nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista.

( VOTO : 8 / 10 )  Animal Kingdom (2010) on IMDb

8 commenti:

  1. Ottimo esordio, anche se non perfetto.
    Un Cinema australiano duro e cattivo, lontano dai paesaggi sconfinati e dalle classiche immagini del continente down under.

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  2. è vero, è uno dei pochi film aussie che fa a meno dell'outback che incombe. Urbano, livido e cattivissimo. Sarei curioso di rivedere all'opera questo regista...

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  3. l'ho visto al cinema senza sapere niente prima, è stata una sorpresa bellissima, capita ancora:)

    guarda questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=CMEDxZgsCoc

    al minuto 2 e 40” il bambino legge un libro che si intitola “Animal Kingdom” :)

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  4. ah ah , è vero, il corto è del 2008 quindi aveva già tutto in mente ...anche per me è stata una bella sorpresa quando lo vidi per la prima volta...e anche alla rinfrescata recente che gli ho dato non ha perso nulla della sua bellezza.

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  5. Risposte
    1. conoscendo la tua avversione per un certo tipo di cinema , sarei rimasto stupito se ti fosse piaciuto...

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  6. grande film, considerando che è pure un esordio. mi è piaciuto molto per il suo essere un "film di criminali" senza però toccare i tipici cliché che questo tipo di film di solito si porta dietro.

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  7. ho visto che è suo lo script di Hesher ( che non ho visto) ma sono proprio curioso di rivedere all'opera un regista capace di dare una prospettiva inedita alla crime story svuotandola, come giustamente noti, di tutti i clichet tipici del genere...

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