I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 13 luglio 2015

Nessuno si salva da solo ( 2015 )

Gaetano e Dalia sono una coppia separata che si incontra una sera a cena in un ristorante per pianificare le vacanze dei figli. Il risentimento è tanto, l'acredine si taglia col coltello, si arriva a un gelato in faccia ma poi piano piano si cerca di rimettere a posto , nella giusta prospettiva, tutto il loro trascorso amoroso, tra gioie e dolori, passando per il riconoscimento dei propri errori...
Nessuno si salva da solo ovvero autopsia di un matrimonio.
Che però rivela una sorpresa, forse alla fine il paziente non è così morto come sembra.
Chi vivrà vedrà.
Diamine, mi sembra di aver cominciato dalla fine per parlare di questo film su cui , sinceramente , riversavo pochissime aspettative.
Un po' come il film stesso che racconta una coppia deflagrata ai tempi della crisi che si ritrova a cena in un localino glamour , di quelli che ti servono piatti costosi e che a malapena riempiono un quarto di piatto, con l'intenzione di parlare dei figli, ma in realtà quello che li aspetta è un lungo duello dialettico che arriverà quasi alle vie di fatto in una lunghissima serata.
Gaetano è uno sceneggiatore che si nasconde dietro una maschera da cazzoncello perdigiorno che è partito con l'idea di fare cinema di qualità ma che poi si ritrova a firmare sceneggiature per fiction televisiva nazional /popolare ( che però gli riempie il portafoglio), Dalia è un medico che si è votato alla crescita dei due figli dopo essersi messa con Gaetano.
Una storia felice la loro , almeno per un certo periodo di tempo stando a quanto si vede dai flashback.
Poi l'amore scivola per una china pericolosa, quella dell'incomprensione, della divergenza di prospettive, dell'egoismo quasi involontario e quando ognuno comincia a guardare solo a se stesso,,,non c'è bisogno che aggiunga altro.
Il film è tutto in questo confronto, uno tsunami di parole che però viene letteralmente smolecolarizzato da un montaggio veloce e moderno e da una regia che cambia spesso tonalità.
E per una volta i flashback sono i benvenuti in quanto riescono a conferire un ritmo sostenuto a un film che altrimenti sarebbe verboso in maniera insostenibile.
Non ci si ferma alle solite scene da un matrimonio , all'ormai usurato film sull'amore coi crampi, ma si cerca di raccontare qualcosa di più ampio.
Non solo un matrimonio o una storia d'amore ma due persone, prima che personaggi.
In fondo Gaetano e Dalia sono figli della crisi, un po' come noi che li stiamo guardando, le loro indecisioni e le loro incertezze sono un po' le nostre e non basta una confezione glamour, uno scenario di radicalchicchismo ben radicato nelle loro amicizie, per renderli meno vivi e pulsanti.
E va dato merito ai due interpreti , Scamarcio e Trinca, di aver disegnato bene due personaggi fittizi che si portano addosso ben percepibile il forte profumo della realtà.
Anche quando il loro eloquio acquista un che di declamatorio, probabilmente a causa della fonte letteraria, ben lontano da lessico che si usa quando si è in confidenza.
Castellitto alla regia e la moglie Mazzantini alla sceneggiatura dimostrano di essere una squadra che progressivamente sta affinando le proprie doti per presentarsi pronta all'appuntamento col cinema internazionale.
Nessuno si salva da solo è un film onesto che riecheggia molto cinema francese recente.
Forse anche noi stiamo cominciando ad imparare di nuovo a raccontare delle belle storie....


PERCHE' SI : buona la regia e ottimo il montaggio che dà un taglio molto moderno al film, buona anche la prova dei due interpreti.
PERCHE' NO : il copione è piuttosto esile, a volte l'eloquio acquista un che di declamatorio che stona in bocca a quei personaggi,alcuni temi appena accennati e non trattati.


LA SEQUENZA : il finale con l'uscita di scena di Gaetano che usa il viale come una lunga passerella prima di nascondersi dietro un ideale sipario.


DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :

Castellitto con la moglie ormai sono una squadra fortissimi ( cit.)
Non avrei mai pensato nella mia vita di spezzare una lancia in favore di Scamarcio.
La Trinca è antipatica come al solito ma questi personaggi le riescono bene.
Basta poco per uscire dal solito becero provincialismo italico.


( VOTO . 6,5 / 10 )


 Nessuno si salva da solo (2015) on IMDb

10 commenti:

  1. Mi era scappato mezzo voto in più, avendolo trovato meglio del romanzo: più speranzoso, nel finale.
    A tratti, Delia e Gaetano mi hanno ricordato un po' i miei. O così, almeno, li vedvo da piccolo, prima di capire che tutte le famiglie sono leggermente incasinate. Sgradevolissima (e molto bella) la Trinca, ma qui quanto è brava. Scamarcio l'ho sempre trovato bravo, invece, esclusa la parentesi Moccia: visto in Mine Vaganti? (E sarà pure nel nuovo film di John Wells, con Bradley Cooper, 'azzo).

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    1. ci può stare anche , io comunque il romanzo non l'ho letto...Scamarcio all'inizio della carriera l'ho trovato bravino ma poi credo che si sia buttato un po' via. ma può fare delle belle cose...

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  2. la coppia Castellitto-Mazzantini mi ha sempre entusiasmato poco, ma il film mi incuriosisce e temo che un po' mi farà anche male. e poi la presenza di Jasmine Trinca bella come il sole e sempre meno fica di legno è un valore aggiunto mica da poco

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    1. anche io li gradisco poco, la Trinca è bella e insopportabile...

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  3. Non l'avrei mai detto, ma comunque al momento sono un pò distante dal Cinema italiano, quindi passo.

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    1. se fosse così il cinema italiano staremmo già un bel passo in avanti...

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  4. Mi associo a Ford, sono contento che sia una sorpresa, ma il one-two punch Trinca/Scamarcio è difficile da mandare giù ;-) Cheers!

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  5. nranche a me ispirava ma poi si sono salvati...

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