I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 1 giugno 2015

Hungry Hearts ( 2014 )

Mina e Jude si conoscono per caso in un bagno di un ristorante cinese la cui porta è bloccata.
Un primo incontro simpatico e anche un po' imbarazzante da cui scaturisce però il sentimento.
Si conoscono, si amano, concepiscono un figlio, si sposano.
Il figlio nasce ma Mina è convinta che sia un bambino dotato di poteri eccezionali, lo nutre con pappe ipocaloriche e lo "purifica" con massicce dosi di purganti.
Tutto questo determina un grave ritardo della crescita del bimbo, certificato dai medici e una crisi sempre più profonda tra i due finché Jude decide di portare il bimbo da sua madre sottraendolo a Mina.
Da qui tutta una serie di circostanze porterà alla tragedia.
Come avevamo già detto per il suo film precedente, La solitudine dei numeri primi, è evidente che a Saverio Costanzo piacciono le sfide.
Raccontare cioè storie apparentemente quotidiane che man mano che procedono i minuti si tingono sempre più di thrilling se non di horror.
Succedeva nel suo film precedente ( ma anche nei primi due film della sua carriera ) e succede anche in questo Hungry Hearts che da pacata narrazione di una storia d'amore tra due giovani che hanno trovato l'anima gemella  si trasforma in un dramma familiare durissimo sia da metabolizzare che da raccontare,
La presenza del bambino e l'evidente psicopatologia di Mina scavano un abisso tra lei e Jude e chi ne va di mezzo è proprio il frutto incolpevole del loro amore.
Un po' come in Rosemary's baby , Mina avvizzisce col proseguire del tempo , non ha al'aspetto un po' matronesco di una donna che ha appena partorito o che ha un figlio piccolo.
Si consuma col passare dei giorni, si sta spegnendo come una candela a cui hanno tolto l'ossigeno e condivide ,o meglio cerca di condividere questo destino con suo figlio, senza fare i conti col marito.
Mina non ha il demonio dentro di sé come Rosemary, i suoi demoni sono altri e coincidono con quel figlio tanto voluto che involontariamente diventa un campo di battaglia tra i due coniugi scatenando una lotta intestina per la sua "proprietà".
La maternità annulla come per un incantesimo maligno tutta la femminilità di Mina che si consuma all'altare del figlio rifiutando il suo ruolo di moglie  e amante.
Ribadendo che lei sola sa che cosa è meglio per la crescita del figlio andando contro tutti i pareri medici possibili e immaginabili.
E qui si consuma la guerra tra i due coniugi entrambi convinti di sapere che cosa è meglio per la crescita del figlio e incapaci, chi più chi meno, di ascoltare le istanze dell'altro.
La cinepresa di Costanzo si muove in spazi angusti, colora uniformemente di grigio una quotidianità che già di suo non ha tanti altri colori, usa il corpo di Alba Rohrwacher come strumento flessibile per il proprio cinema del disagio esistenziale.
E la Rohrwacher si dimostra ancora una volta attrice che può eccellere in una certa tipologia di ruoli e che nelle mani del regista giusto può dimostrarsi parecchio brava.
Certo con quella faccia un po' così, quello sguardo e quel fisico non la vedo molto adatta a generi più leggeri, quindi forse sotto questo profilo qualcuno la potrebbe considerare anche limitata ma non si vive di sole commedie.
Hungy Hearts è un dramma familiare girato con dinamiche da thriller se non da horror, ma Costanzo con precise scelte estetiche se ne tiene sempre lontano.
Però la sensazione che lascia dopo i titoli di coda è quella e non si attenua neanche col passare del tempo.
Ecco, il pregio principale di Hungry Hearts, film assolutamente non perfetto, è che comunque ti rimane in testa anche dopo che sono abbondantemente finiti i titoli di coda.
E quasi ti viene da fare una carezza ai tuoi figli....


PERCHE' SI : come al solito Costanzo si misura con un tema importante, dramma familiare che si colora di thriller e di horror, ottima la Rohrwacher.
PERCHE' NO : il ritmo è lento e questo scoraggerà qualcuno, i dialoghi non sono così fitti ma improntati alla banalità del quotidiano, commento musicale a volte un po' invadente.


LA SEQUENZA : quella finale, l'unica che ha un sole tiepido che invade di calore l'inquadratura.


DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
tirare su figli non è affatto semplice ed è una missione che deve essere condivisa.
Mi fa piacere che Costanzo continui a fare cinema che se ne infischia dei gusti e delle tendenze italiane.
Il suo talento fa dimenticare le insinuazioni di nepotismo che lo hanno accompagnato sin dall'inizio della sua carriera.
Ancora non ho deciso se Alba Rohrwacher mi attrae fisicamente: a volte mi appare molto bella nella sua particolarità, altre volte è assolutamente respingente...


( VOTO : 7 + / 10 )


 Hungry Hearts (2014) on IMDb

20 commenti:

  1. Concordo pienamente. Infatti, avevo dissentito con la (divertente, originale e tutto) recensione del Cannibale.
    Tesissimo, con un incipit da commedia indie magnifico e lei, Alba dal cognome impronunciabile, brava brava brava!

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    1. non sono film da Cannibale , questi...e non gli piace nemmeno la Rohrwacher...

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  2. Film che ho qualche remora a guardare considerato che, probabilmente, un personaggio come Mia lo ucciderei all'istante e la Roch...non mi sta neppure troppo simpatica...

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    1. da madre credo che si, avrai grossi problemi col personaggio di Mina...ma il film secondo me vale la visione...

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  3. Questo mi manca, bellissima recensione comunque ;-) Cheers!

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  4. meno male, il cannibale mi aveva spaventata. io sono ancora scossa dalla lettura del libro (dopo il quale altro che carezze, coccole come se non ci fosse un domani!) e me lo sto tenendo lì per quando mi sentirò pronta

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    1. è una visione dura, per certi versi spiazzante ma ne vale la pena...

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  5. Di Costanzo jr non ho visto nessun film perché prima volevo leggere i libri9 da cui sono tratti... e sono anni che mi prometto di farlo. A questo giro credo non li vedrò/leggerò mai XD

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    1. Guarda il romanzo di Franzoso da cui è tratto questo film è praticamente un racconto, meno di un pomeriggio e lo hai letto. Io lo consiglio, nonostante l'angoscia che mi ha portato, ma forse è una deformazione da mamma, sarei curiosa di sapere che ne pensi

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    2. io li ho visti tutti e mi piace per come cerchi sempre di alzare l'asticella della sfida, uno dei pochi in Italia a cui piace rischiare...il libro di Franzoso è corto ed ha avuto un grosso successo ( Il bambino indaco se non sbaglio)

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  6. Secondo me il voto è anche troppo basso... "Hungry Hearts" è stata la vera sorpresa dell'ultima Mostra di Venezia: tesissimo, cupo, un vero e proprio thriller. Possiamo dire che è il nostro "Gone Girl", ma molto più credibile e inquietante.

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    1. è una visione che indubbiamente lascia il segno...

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  7. 7+ a questa schifezzuola??

    Alba Rohrwacher a volte ti appare molto bella?
    Non è che a volte ti droghi, Bradipo? ahahah :D

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    1. ah ah ah può darsi ma mai quanto vorrei...eppure a volte mi appare piacente , altre volte una vera e propria racchia...

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  8. Temo molto la visione di questo film.
    Potrebbe rischiare e non poco le bottigliate. ;)

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    1. eh non lo so, hai un figlio piccolo, corri il rischio di identificarti nei panni dei protagonisti e chiederti che cosa faresti al posto loro..

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  9. Il film descrive la cosiddetta "Sindrome di Munchausen per procura", psicopatologia realmente esistente e che affligge non poche donne, ahimè. E' da quando è uscito che vorrei vederlo, ma non sono ancora riuscito a trovare una sala che lo proietti, accidenti. La tua recensione me lo rende ancor più appetibile. Grazie.

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    1. grazie per l'integrazione, non lo sapevo...la visione è altamente consigliata , te lo puoi procurare facilmente...

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  10. Dire anche che il film è basato sul libro di Franzoso,"Il bambino Indaco" giusto per fare un parallelo...tra cinema e letteratura. :)

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