Il giovane Zach è affranto per la morte della sua amatissima Beth e nonostante questo cerca di elaborare il lutto frequentando ancora i genitori di Beth. Finchè arriva la sorpresa: Beth è ancora viva, la sua "resurrezione" è stata tenuta nascosta dai genitori ma a Zach non importa nulla , è entusiasta di riavere con lui la sua Beth e di poter fare le cose che facevano prima, passeggiate e uscite varie.
Ma c'è qualcosa che non va nel comportamento di Beth, altalenante ed ondivago di umore come non mai, sembra non ricordarsi nulla di Zach e della loro vita precedente , ma soprattutto sta decadendo fisicamente.
E non è facile condividere le proprie cose da vivo con uno zombie...
Pur essendo abbastanza appassionato di film di zombie non sono mai stato particolarmente attratto dalle commedie incentrate su questi deliziosi antropofagi.
Per uno Shaun of the Dead che resusciterebbe anche un morto, mangiacervello o meno che sia, ce ne sono decine che non mi fanno neanche increspare il labbro superiore ad abbozzare un sorriso.
Altra cosa a cui sono discretamente allergico è lo stile Sundance, pauperista , volutamente trasandato e con quel pizzico di intellettuale vagamente snob che sotto sotto un po' mi irrita.
Naturalmente anche qui ci sono le eccezioni perché di film deliziosi con quello stile e con quella provenienza ne ho visti tanti.
Life After Beth ( mi rifiuto di mettere la postilla che il malvagio titolista italiano ha apposto come marchio infamante a questo film) dell'esordiente alla regia Jeff Beana teoricamente racchiude in sé quello che ho appena citato e che sopporto poco in linea di massima, commedia zombesca e stile Sundance.
Eppure , pur partendo prevenuto e non poco, non ho saputo resistere a questo filmetto fatto con quattro soldi, due zombie due , qualche effetto speciale veramente poco speciale, quella fotografia un po' opaca che gli dà quall'aspetto vintage che ti fa venire il dubbio che sia un fondo di magazzino di una decina d'anni fa scongelato per l'occasione e un pugno di attori conosciuti ma non esattamente divi milionari sulla cresta dell'onda.
Eppure è proprio il cast che ho appena sottovalutato è la carta vincente di questa rom com zombesca.
Dane DeHaan, divo in rampa di lancio, è spassoso nel colorare il suo Zach, tra lui e Beth spesso sembra lui lo zombie di famiglia, nerd distrutto dal dolore per la perdita della sua Beth e che cerca disperatamente di venire a patti con il suo dolore, tentando una difficile elaborazione del lutto, Aubrey Plaza è spiritosissima e passa dall'essere quasi adorabile ad essere totalmente insopportabile e poi c'è un John C . Reilly impagabile nella parte del genitore premuroso di Beth, talmente premuroso verso sua figlia che perpetra disastri in serie pur di averla con sé il più possibile.
Il riferimento filmico più immediato va a Warm Bodies, rom com zombesca che riscosse un certo successo un paio di anni fa su cui avevo pregiudizi grossi così e che poi invece si è rivelato un discreto passatempo, non così brutto come preventivato.
Life After Beth si inserisce sulla stessa linea: non arrivi ad amarlo ma neanche puoi detestarlo, ha quelle due tre battute che ti fanno se non ridere almeno sorridere , è sufficientemente leggero per guardarlo fino alla fine senza annoiarti più di tanto anche se hai l'impressione che soprattutto nella seconda parte vada in debito d'ossigeno, le idee migliori sono state già sparate e il film si avvita su sé stesso..
Però il finale è bello..almeno quello.
PERCHE' SI : rom com zombesca leggera e moderatamente divertente, cast che funziona, bello il finale.
PERCHE' NO : gli effetti speciali sono poco speciali, la fotografia lo fa sembrare un fondo di magazzino di una decina di anni fa, nella seconda parte finiscono le idee...
LA SEQUENZA : l'ultimo viaggio di Zach e Beth con lei che ha una lavatrice sulle spalle.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Oramai gli zombie ci hanno invaso, ad ogni livello.
A mia memoria è la seconda rom com zombesca che vedo, dopo Warm Bodies.
Il genere secondo me ha ancora tanto da offrire.
Chissà se Romero nel '68 immaginava che cosa grande avrebbe creato con un filmetto in bianco e nero fatto con poche migliaia di dollari.
( VOTO : 6,5 / 10 )
E' sul mio pc da un po'. Magari lo vedo in giornata.
RispondiEliminaI due, altrove, li ho trovati davvero bravi. DeHaan, in particolare, ha un carisma pazzesco in Giovani Ribelli.
loro sono bravi....
EliminaL'ho visto qualche mese fa e l'ho trovato simpatico. Io poi adoro le Horror-Comedies e infatti non vedo l'ora di vedere Burying The Ex che dovrebbe essere disponibile a breve e che credo ricalchi il filone di Warm Bodies e Life After Beth. Ieri sera ho veduto Kumiko The Treasure Hunter. Non è nemmeno tanto male (tra l'altro ha una trama davvero interessantissima) ma è troppo moscio per i miei gusti.
RispondiEliminaKumiko non l'ho visto, Life After Beth è simpatico e nulla più...
EliminaA proposito di rom-com horror, hai visto lo spassosimo Pee Mak, film tailandese di un paio di anni fa'?
RispondiEliminasi Pee Mak l'ho visto e l'ho anche recensito...lo trovi da qualche parte nel blog tra il cinema thai....
EliminaSiamo sotto alla soglia del 7, passo ;)
RispondiEliminaconcordo. peccato si perda, perché davvero sembrava una cosa molto più riuscita e divertente
RispondiEliminaTi dirò, quella dello stile Sundance è una caratteristica a cui non avevo mai fatto caso, ma devo ammettere che ormai tutti i film che escono da lì finiscono con l'assomigliarsi un poco tutti...
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