I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 25 aprile 2015

The Tower ( 2012 )

Il miliardario Jo, proprietario di due grattacieli altissimi collegati da un ponte al 70esimo piano, decide di organizzare una festa per Natale per i residenti e per i VIP di Seul.
Il manager dell'edificio Dae -Ho, vedovo, con una figlia piccola è costretto a lavorare invece che passare il Natale con la sua piccola.
Ispezionando l'edificio scopre delle gravi mancanze nel sistema antincendio e prontamente le denuncia al signor Jo.
Che però non se ne cura , la festa deve andare avanti comunque.
Un elicottero si schianta contro l'edificio e scoppia un incendio che mieterà molte vittime.
Dae Ho e una eroica squadra di pompieri si adopereranno per salvare più vite possibili...
Vi suona familiare questa trama?
Infatti, suona mooolto familiare, è praticamente ricalcata con la carta carbone su L'inferno di cristallo, un all star movie hollywoodiano che da molti viene considerato il capostipite del genere catastrofico.
Chi segue questo blog sa che io vado letteralmente fuori di melone per il cinema coreano, ripeto sempre fino allo sfinimento che i thriller coreani al momento sono molto meglio degli omologhi hollywoodiani, l'industria cinematografica coreana è molto forte anche perché dal punto di vista legislativo è molto tutelata ( non vorrei sbagliare ma credo che ci sia addirittura una legge che prevede che almeno il 50% dei film proiettati nelle sale debba essere prodotto autoctono) , è un Paese che come numero di abitanti è paragonabile al nostro con i suoi 50 milioni di abitanti contro i 56 e rotti della nostra Italietta, ma che stacca molti più biglietti al cinema di quanto succeda da noi.
E si staccano molti biglietti per il cinema coreano.
Però talvolta i nostri amici orientali giocano a fare gli americani e così facendo tendono a perdere la forte identità del loro cinema.
Non che sfornino brutti prodotti, per carità, anzi la confezione è sempre inappuntabile e anche gli effetti speciali ( fatta la tara al budget molto più basso rispetto ai film hollywoodiani) non sono poi così lontani dall'eccellenza perché i nostri sanno usare la computer grafica in modo veramente sopraffino.
E' il caso di questo The Tower, blockbuster natalizio uscito in Corea il 25 dicembre del 2012 ( mentre da noi per Natale si tirano fuori commedie superbuoniste o trashate da risata grassa, loro se ne escono con un film catastrofico che non lesina in morti e feriti) che , a parte le caratteristiche fisiche degli attori, sembra più americano dei film americani.
E' costruito esattamente come il manualetto del cinema catastrofico comanda: una prima parte in cui si introducono i vari personaggi, varie storie che si incrociano sullo sfondo di questo edificio ipertecnologico a prima vista indistruttibile, un po' come era inaffondabile il Titanic, qualche esondazione nel melodramma familiare e nella critica sociale ( si veda la storia della madre che fa le pulizie nell'edificio , umiliata dalla riccastra di turno, che lavora per far studiare il figlio, oppure la famiglia di umile estrazione sociale che ha vinto un appartamento alla lotteria e che si sente a suo agio in quell'ambiente come un pesce fuor d'acqua), un'esilissima storiella d'amore da far crescere con i minuti, la solita bambina strappalacrime, una squadra di vigili del fuoco comandata da un capitano che sembra avere degli scheletri nell'armadio grossi così e a cui non sembra importare molto della propria vita.
Tutto mediamente scorrevole , alleggerito da qualche situazione comica e senza alcun lampo di genio.
Anche perché , non occorre sottolinearlo, il piatto forte è la catastrofe, l'incendio con tutto il suo bastimento carico di morti, feriti ed effetti speciali.
Sotto questo profilo il film non delude: certo c'è ancora distanza con gli omologhi prodotti americani, anzi emmerichiani, ma lo spettacolo è più che decoroso.
Peccato che tutto sia stato già ampiamente visto , rivisto e stravisto al di là dell'Oceano.
Non bastano quelle spruzzate di melodramma tipicamente coreane o la ricerca del lirismo in alcuni personaggi ( quello del capitano dei vigili del fuoco).
The Tower è una perfetta simulazione di blockbuster americano che è diventato un perfetto blockbuster coreano facendo staccare diversi milioni di biglietti.
Del resto , esattamente come succede in quel di Hollywood, anche qui il cast è formato di nomi extralusso in apparizione breve ma intensa, ognuno con la propria microstoria.
Personalmente preferisco il cinema coreano quando fa il coreano e non vuole fare l'americano.
Ma come guilty pleasure ci sta ampiamente.

PERCHE' SI : la confezione è accurata e l'uso della computer grafica è assai intelligente, non male le scene di distruzione e il ritmo impartito al film
PERCHE' NO : tutto ampiamente visto, rivisto e stravisto, remake apocrifo de L'inferno di cristallo ( The Towering Inferno), imitazione di blockbuster americano più vera del vero.

LA SEQUENZA : il crollo del ponte tra le due torri.

DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
meglio diffidare dei mega party di Natale, qualcosa di brutto succede sempre.
Seul, a vedere le generose panoramiche che ci regala il regista, è una città immensa.
Non credo che salirò mai su un elicottero.
I coreani quando vogliono fanno gli americani meglio degli americani.

( VOTO : 5,5 / 10 )

 The Tower (2012) on IMDb

6 commenti:

  1. Incrociato un paio di volte in tv ma non mi ispirava, nonostante la provenienza coreana. Ma è coreano, quindi prima o poi una chance gliela devo dare.

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  2. amo il cinema coreano ma questo sembra più americano degli ammmeregani...

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  3. L'hanno dato più volte in tv qualche mese fa, ma visto che lo davano sempre quando ero fuori o a lavoro, l'ho visto sul pc e a me è piaciuto abbastanza :)

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