Appassionato di Bigfoot e affini l'aspirante filmmaker Jim coinvolge la sua ragazza , attrice, Kelly , nella realizzazione di un documentario a Willow Creek, il posto in cui nel 1967 Roger Patterson e Bob Gimlin registrarono l'unico video in cui si vede un Bigfoot ( famosissimo, anzi famigerato, più falso di una banconota da tre euro, praticamente un tizio con un costume da scimmione fatto malissimo che cammina tranquillamente tra i boschi,almeno per quanto mi riguarda un falso clamoroso, ma ci sono altri molto più attendibili di me che quel video lo hanno letteralmente smolecolarizzato).
Il fine è quello di avere un incontro ravvicinato con il Bigfoot e intanto i due realizzano interviste agli abitanti del luogo, chi entusiasta , chi impaurito dall'avere una "celebrità" nel bosco vicino al paese, ma quando i due dicono che vogliono addentrarsi nei boschi per avere un contatto più diretto con il mostro, l'atteggiamento della gente cambia radicalmente e tutti consigliano di non farlo.
Ma Jim è testardo, vince le resistenze di una riluttante e impaurita Kelly e trascorrono una notte nel bosco.
Mal gliene incoglierà e la mattina dopo sarà anche peggio.
Bobcat Goldthwait è un cineasta americano piuttosto singolare: lo ricordavo come attore nei panni i Zed nella saga di Scuola di Polizia ( era quello con la voce parecchio strana e dotato di idiozia più che conclamata), poi si è fatto un nome e una carriera sia come attore che come regista nel campo soprattutto della commedia demenziale.
Qui è a una giravolta niente male della sua carriera: un horror, o meglio un mockumentary / found footage ( disquisizione di lana caprina in questo caso perché c'è molto falso documentario e una seconda parte che documenta le disavventure dei due in mezzo al bosco con la telecamera che, cascasse il mondo, è sempre accesa) su cui aleggia prepotentemente lo spettro di The Blair Witch Project come raramente era capitato.
Tutto al ribasso , però.
Lo stesso armamentario di interviste su una leggenda locale, lo stesso atteggiamento degli abitanti locali, la stessa testardaggine nel volere il rendez vous, la nottata passata in mezzo ai boschi tra rumori, urla, strepiti e fenomeni misteriosi, un fantomatico incontro finale.
A questo punto mi tocca un attimo spoilerare.SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine non c'è nessun incontro con il Bigfoot a meno che il fantomatico essere non sia una cicciona squallida totalmente ignuda con cui i due hanno la sventura di incontrarsi FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER.
Willow Creek è un film che lascia parecchio disappunto: una specie di copia sbiadita di The Blair Witch Project in cui per un'ora non accade assolutamente nulla e poi negli ultimi 20 minuti , quelli in cui l'adrenalina dovrebbe salire , c'è un quarto d'ora di film chiuso, ma nel senso letterale del termine, nella tenda in cui i due sentono rumori molesti con tutto l'armamentario di spaventi da film de paura.
Praticamente il nulla sotto vuoto spinto.
A questo punto la domanda sorge spontanea: a che serve un film del genere senza uno straccio di idea nuova e soprattutto che è inqualificabile sotto praticamente tutti i punti di vista?
Zero effetti speciali, una coppia di protagonisti che vorresti vederli trucidati seduta stante, un andamento lento, lentissimo in previsione di una parte finale al calor bianco che invece non arriva.
Allora che facciamo, lo prendiamo come semplice documentario su quell'amena località di Willow Creek?
O per l'omaggio di un appassionato a una tra le leggende più radicate del Nord America?
Sarebbe meglio, ma io volevo vedere un film sul Bigfoot che magari massacra a mani nude una coppia di irritanti escursionisti.
E invece nulla.
Forse sarebbe meglio fare finta di non avere visto nulla.
PERCHE' SI : si vede la vera Willow Creek, località di quell'infame video di cui parliamo sopra.
PERCHE' NO :è tutto un perché no, il nulla sotto vuoto spinto, non succede nulla, una coppia di protagonisti che vorresti vedere trucidata seduta stante, nessun effetto speciale e SPOILR il Bigfoot che hai aspettato per un'ora e venti di film è una squallida cicciona ignuda con le tette cadenti. FINE DELLO SPOILER
( VOTO : 2 / 10 )
Completamente d'accordo. Ti straquoto i "perché no" e aggiungo che pur restando sotto la sufficienza (e di motlo, purtroppo) l'opera di Sanchez (Exists) lo supera di 2 spanne... :(
RispondiEliminaExists lo vedrò a breve...e spero che almeno mi regali qualcosa...
EliminaUno dei film più brutti di sempre. Mi pento di non essermi addormentato durante la visione. Hai ragione al 100%
RispondiEliminaè talmente brutto che non riesci neanche ad addormentarti...
EliminaEcco, questa sembra proprio una di quelle visioni da evitare. :D
RispondiEliminaecco, ogni tanto incappo anche io in fregature molto sonore...
EliminaMa come... L'ho visto proprio un paio di giorni fa e a me è piaciuto, ho adorato la sua normalità e l'ho trovato molto ben narrato, con tutta la sessione delle interviste carina e simpatica, e con la parte in tenda di notte boh per me terrorizzante, è quella la paura, la paura di aver paura, dei rumori, dei suoni, è molto atmosferica e alla fine ho preferito parecchio questo rispetto a un mostro da vedere. Poi sì, è troppo, troppo uguale a Blair Witch, e in fin dei conti non c'è alcuna storia, ma magari ogni mockumentary si impegnasse come questo :)
RispondiEliminaeh eh mai come stavolta siamo stati dalle parti opposte della barricata...a me ha irritato e anche parecchio, l'ho trovato paraculo, ruffiano e anche la prima parte, quella delle interviste e della relazione tra i due ragazzi mi ha annoiato peggio di un filmino per le vacanze e poi come dici anche tu ...è troppo Blair witch project...
EliminaSpazzatura. Tempo perso, solo tempo perso per gli ignari che concedono spazio e curiositá a tale immondizia filmica.
RispondiEliminaAppena visto,due idioti che si fanno fregare da una ciccionazza americana. Non sanno più che inventarsi.
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