A metà degli anni '70 un piccolo laboratorio di psicologia dell'Università della Pennsylvania si occupa di persone con facoltà paranormali ( preveggenza, telecinesi) con risultati piuttosto deludenti.
Finché si imbattono in una donna i cui poteri sembrano da subito straordinari : il Ministero della Difesa prende subito in carico la donna, segregandola nell'Istituto e sottoponendola ad esperimenti sempre più pesanti per lei da sopportare.
Il sospetto è che la donna sia posseduta da un demone.
Dopo questo caso il piccolo laboratorio, nell'autunno del '76 chiude definitivamente i battenti.
Raramente capita che vedendo un film sia così difficile annoverarlo tra i mockumentaries o tra i found footages.
The Atticus Institute si basa sui filmati lasciati dal Dr West e dalla sua equipe che riguardano gli esperimenti di quell'ultimo caso e li integra con interviste fatte invece ai tempi di oggi.
Quindi è impossibile distinguere in questa piccola produzione i due generi in questione.
Ancora non smaltita la sbornia della mia playlist domenicale sui mockumentaries / found footages( un post di grande successo, evidentemente ognuno, anche io, dice che li odia eppure stiamo tutti lì a guardarli) ecco alla mia attenzione questo film scritto e diretto da Chris Sparling conosciuto più che altro per le sceneggiature di Buried e di ATM- Trappola mortale, in verità due discreti esercizi di scrittura.
E già che ci siamo ecco la risposta che dovevo dare e che non ho scritto nella prefazione della playlist: a me il genere potenzialmente piace e anche parecchio, altrimenti non perderei tempo a guardare questi film.
Il problema è che nel genere moclumentary/ found footage c'è tanta di quella monnezza che non basta neanche una carovana intera di camion per spalarla.
Per un film buono te ne devi sorbire una decina di mediocri se non pessimi
Ma ritorniamo a The Atticus Institute, prodotto a budget basso ma non irrisorio a vedere la cura con cui è stato realizzato e che presenta qualche punto di interesse pur in una struttura abbastanza derivativa.
In fondo le possessioni demoniache sono uno degli argomenti più frequentati nel genere.
La cosa che predispone bene di questo film è il suo aspetto realistico: è un film che fa della verosimiglianza il suo pregio principale e non sbraca neanche quando la situazione si fa un attimo più chiara riguardo alla donna protagonista.
Dico un attimo più chiara perché Sparling preferisce far rimanere per quasi tutto il film quel fondo di ambiguità che rende più avvincente la visione.
Altra cosa che metterei tra i pregi è la qualità degli attori, diciamo medio alta e anche le scelte di casting risultano abbastanza credibili in un film che sceglie di far vedere gli stessi personaggi nel presente e nel '76.
Si evitano trucco e parrucco ad alto rischio di ridicolo involontario e si va con attori diversi che tuttavia hanno le facce giuste, credibili.
Il problema del film è l'amalgama delle parti in found footage con quelle in cui sono riprese le interviste ai vari personaggi: nonostante il buon lavoro al montaggio di Sam Bauer ( Donnie Darko, The Box) è inevitabile che il film perda di ritmo anche perché il piatto forte del film sono le scene nel laboratorio, gli esperimenti sulla donna che fanno scivolare il film decisamente su crinali horror, magari anche involontariamente perché l'impressione è che Sparling abbia voluto tenersi fuori deliberatamente da ogni catalogazione di genere.
Un po' horror, un po' sci fi, un po' documentario( falso), un po' thriller, un po' dramma personale, un po' di cospirazionismo di grana grossa e chi più ne ha più ne metta.
Ma a volte a essere troppo originali o sofisticati si fa peccato di supponenza e si cade nel clichè più puro e bieco.
E The Atticus Institute sarà ricordato soprattutto perché è l'ennesimo mockumentary / found footage che parla di possessioni demoniache.
Magari con sommo scorno di Chris Sparling.
PERCHE' SI : il look anni '70 è accattivante e riuscito, verosimile, buona la performance degli attori, buone scelte di casting
PERCHE' NO : non il massimo dell'originalità , manca un po' di amalgama tra le parti found footage e quelle mockumentary, anche il ritmo risente di questa alternanza
( VOTO : 6 + / 10 )
No, che noia, stavolta passo, mi basta già leggere la scritta "dai produttori di...". Arriverà prima o poi in Italia col titolo Il laboratorio del male?
RispondiEliminaah ah può darsi o anche L'attico del male....comunque anche io diffido di quei film che sulla locandina strillano del produttore di questo o quell'altro...fortunatamente qui non c'entra nulla...
EliminaMi sa che passo, ne ho troppi da recuperare che sembrano decisamente più interessanti. Poi croci e possessioni su di me hanno un effetto commedia involontario.
RispondiEliminain effetti ci si può rinunciare tranquillamente...
EliminaOk, direi che ho trovato il prossimo film da vedere. Non mi aspetto nulla di che, sperando possa andar bene per una nottata horror molto soft.
RispondiEliminaniente di che ma a tratti funziona...
EliminaPasso la palla. Il tuo 6+ mi convince che è uno di quelli che potrei trascurare. Al massimo come dice Frank forse per una visione soft.
RispondiEliminasi, diciamo che si può tranquillamente trascurare...
EliminaCi provo stasera con mia moglie dai...poi vi farò sapere :)
RispondiEliminaOK sono curioso...
RispondiEliminaInsomma.....Ti appoggio il 6 dai..(ma non il + ;)
EliminaParte bene perché, come scrivi anche te, si può posizionare in quei falsi Docu-Horror-Thriller che all'inizio sembrano "prenderti bene (The Blair whith project, Paranormal Activity per fare altri due esempi) ma che poi arrivati sui 30/45 min. scivolano nella noia. Tanto è vero che mia moglie è collassata...il che per un film horror non è proprio un qualcosa di cui ricordarsi. Però dai... l'idea era buona e forse avrebbero dovuto trattare la possessione e la conseguente rivelazione Demoniaca in un altro modo invece che tirare in ballo l'esercito e il suo tentativo di controllo. Mah... Saprai meglio di me che di film se ne vedono molti ma di realmente belli....
Comunque continuerò a seguirti volentieri, consigli e commenti sono sempre ben accetti da chi è più esperto di me!! Anche questa volta credo confermerai che spesso ci sfuggono film "poco pompati" dai media ma che poi alla visione si rivelano avvincenti e ben fatti.
P.S. Me ne viene in mente uno: "A 30 secondi dalla fine" l'hai mai visto?
certo che l'ho visto, è quello con Jon Voight di Konchalovsky, spero che si scriva così...su sceneggiatura di Akira Kurosawa....beh veramente un bel film...i migliori film ci sfuggono perché tutti i media ragionano con la logica del peggior multiplex, di film veramente belli ce ne sono pochi però quando li scopri ti senti il re del mondo...e quando li fai conoscere è ancora meglio...
EliminaA me è piaciuto: inquietante ed ottimo cast
RispondiEliminaMi trovo d'accordo con te al 100%...un sei se li merita ma non di più...
RispondiEliminaNon l'avevo mai sentito..ora visto e il 6 pieno se lo prende sicuro..ne conosci altri?
RispondiElimina