I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 19 gennaio 2015

What We Do in the Shadows ( 2014 )

Nella periferia di Wellington in Nuova Zelanda , ogni anno si tiene The Unholy Masquerade ( il Ballo Profano) in cui si riuniscono mostri di ogni tipo, dai vampiri ai licantropi e a tutti gli altri appartenenti ad un certo tipo di iconografia "mostruosa". Una troupe del New Zealand Documentary Board , autorizzata e protetta adeguatamente, segue con le sue telecamere un gruppo di vampiri che occupano la stessa casa: c'è Viago che ha quasi 400 anni e sembra un dandy di un paio di secoli fa, c'è Vladislav che di anni ne ha il doppio e ogni tanto si diletta nella sua camera delle torture ma è qualche decennio che è mogio perché sconfitto dalla Bestia ( e nel film poi si vedrà chi è), c'è Deacon che di anni ne ha meno di 200 ed è la testa calda del gruppo, quello che dà maggiori problemi ( tipo non lavare i piatti almeno da cinque anni e non fare le pulizie) e infine c'è Petyr che di anni ne ha 8000, sembra Max Schrek, partecipa poco alle riunioni di "famiglia" e se ne sta rintanato nella sua bara col coperchio di pietra.
C'è anche Jackie, un'umana a cui Deacon ha promesso di trasformarla in vampira che procura loro sangue fresco e prede sacrificabili tra cui Nick che viene vampirizzato per errore da Petyr.
E , grazie al suo amico Stu, amato dai vampiri molto più di lui, introduce nella casa le nuove tecnologie.
E son problemi...
Il mockumentary, croce e delizia: ci sono tanti mockumentaries horror, forse anche troppi, si son visti anche alcuni mockumentary nel genere commedia ma di mockumentary di genere comedy / horror ce n'è uno solo e si chiama What We Do in the Shadows.

Ancora un film che viene dall'altra parte del mondo , ancora una volta la testimonianza che i neozelandesi oltre ad allevare pecore e a giocare a rugby sanno anche fare cose solluccherose al cinema, ancora una volta la constatazione che stanno abbastanza male.
Diretto a quattro mani da Taika Watiti ( da regista  al suo terzo film dopo qualche corto e tanta televisione) che recita nella parte di Viago e da Jemaine Clement ( al suo esordio da regista) che recita nella parte dello scoppiatissimo Vladislav, What We Do in the Shadows è una fucina continua di trovate comiche che ogni volta sorprende per il suo situarsi continuamente tra i clichè horror ( tutta l'iconografia vampiresca è presente e c'è anche copioso sangue che zampilla da carotidi e giugulari) e la comicità che arriva al demenziale puro.
Effetti speciali volutamente artigianali con sporadiche apparizioni della computer grafica danno al film un look vintage assai accattivante e che si adatta perfettamente all'età degli occupanti della casa.
L'utilizzo della tecnica del mockumentary non è sinonimo di economia realizzativa oppure di un aspetto della pellicola impreciso e trasandato, in realtà la confezione è scintillante, non da mockumentary, diciamo che la presenza dei documentaristi permette ai protagonisti di ammiccare alla macchina da presa per avere un contatto più diretto col pubblico.
E' un espediente narrativo usato brillantemente.
La cosa che piace di più in questo film è la presa per i fondelli dei vari real shows televisivi ripresi nei loro meccanismi e apertamente messi alla berlina , oltre al processo di umanizzazione che si compie su questi vampiri che sono assolutamente sprovveduti nei confronti delle nuove tecnologie.
Bravi nel far zampillare sangue dal collo della varie vittime ma assai a disagio con SkyPe o You Tube.
What We Do in the Shadows è una bella scoperta passata al recente TFF che permette di passare 90 minuti scarsi ( è tenuto saggiamente sotto l'ora e mezza di durata) senza pensieri a godersi gags su gags organizzate come se fossero degli sketch o come le strisce di un fumetto.
Ah si, c'è anche una grandiosa presa per il culo dei vampiri e dei  licantropi di Twilight in un confronto esilarante.
Dopo Housebound , mio cult istantaneo di qualche mese fa, sempre dalla nuova Zelanda una nuovo piccolo oggetto di culto.

PERCHE' SI : l'unico mockumentary di genere horror/ comedy, confezione impeccabile , look vintage assai accattivante, bella compagnia di attori
PERCHE' NO : il genere è da prendere con le molle, puro intrattenimento senza seconde letture o approfondimenti, a volte sembra una sit com.

(VOTO : 7,5 / 10 ) 



What We Do in the Shadows (2014) on IMDb

20 commenti:

  1. semplicemente delizioso, ho riso senza ritegno!

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  2. Appena mi passerà la febbre del recupero pre-Oscar guarderò anche questo, lo punto già da qualche settimana :)

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    1. eh eh anche io sono in febbre da recupero per gli Oscar...sennò come facciamo a fare pronostici?

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  3. Fantastico! Sto ancora ridendo...e mia moglie che odia cordialmente Twilight sta ridendo ancora più di me. :)

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  4. Me li segno tutti questi filmetti che suggerisci, dopo la "maratona premio oscar" mi ci metto.

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  5. Sembra interessante.
    Segno senza ritegno. ;)

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  6. Lo segno con piacere. Ho come l'impressione che sia una cosa nelle mie corde.

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    1. ah ah ti si è sdoppiato il commento...è un film assai divertente, recuperalo...

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  7. Con Housebound ammetto che ci avevi preso.
    Ripeterai il colpaccio con quest'altra pellicola neozelandese? :)

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  8. Preso anch'io appena apparso in rete, troppo curioso :)

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    1. è da un po' che è in rete ma non c'erano sottotitoli neanche in inglese, appena apparsi l'ho visto...

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  9. ma si trovano i sottotitoli?? :)

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