I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 22 marzo 2014

In solitario ( 2013 )

Yann Kermadec a 57 anni ha finalmente l'occasione di dimostrare a tutti quanto vale come velista: a causa dell'infortunio dell'amico Frank ha la chance di gareggiare al posto suo nella Vendée Globe, una massacrante regata in solitario che è una specie di giro per il mondo. Lascia a casa la sua nuova fidanzata e soprattutto la figlia Lea , ultimo ricordo della sua defunta moglie. La regata diventa presto una rincorsa entusiasmante verso i primi posti ma durante una sosta notturna alle Canarie , un giovane clandestino del Mali si intrufola nella barca di Yann e il regolamento è chiaro: è passibile di squalifica se non lo sbarca subito, prima che se ne accorgano i giudici. E invece Yann se lo tiene a bordo, pur continuando a fare tutto da solo, fino alla fine della regata...
Comunque vada sarà un successo...
Dopo il tritamente di zebedei di cui ero stato vittima vedendo All is lost - Tutto è perduto, film tecnicamente inappuntabile ma che nel mio gusto era colato a picco dopo pochi minuti, mi sono avvicinato a questo film con estrema diffidenza.
Un po' di masochismo anche perchè mi aspettavo un altro film che facesse acqua da tutte le parti, scusate i modi di dire ma oggi mi vengono così, però d'altra parte ero combattutto perchè sulla locandina c'era il faccione di Cluzet, attore che mi piace molto e c'era anche scritto che questo film era stato prodotto dagli stessi produttori di Quasi Amici , forse la miglior commedia francese di questi ultimi, sicuramente quella che ha incassato di più.
Ora io non mi faccio mai abbindolare dalle locandine, non più almeno perchè nel tempo ho imparato a diffidare , ma vedere quella di In solitario ti fa rendere conto di quanto sia truffaldina.
Osservatela: in alto a destra si legge " Dai produttori di Quasi Amici il film che sta battendo ogni record di incasso in Francia".
E anche Wikipedia è caduta nell'equivoco.
La lingua italiana certe volte è una brutta bestia in quanto ad ambiguità ma qui credo che ci sia poco da interpretare: quel " il film che sta battendo ogni record di incasso in Francia " non può essere riferito a Quasi Amici perchè è uscito ormai due anni fa e i record li ha già battuti dal primo all'ultimo e non da quest'anno e non avrebbe senso riferirsi a quello usando il gerundio, un tempo verbale che indica contemporaneità.
Allora quella cosa degli incassi si riferisce per forza a In solitario .
Ed è assolutamente falsa: uscito in Francia il 6 novembre non ha mai raggiunto la vetta del box office e si è fermato a un incasso modesto, circa 4,5 milioni di euro che lo ha portato intorno al quindicesimo posto nel box office francese contando solo film transalpini  ( quindi nelle retrovie anche tra le pellicole della madre patria) e al settantesimo posto nella classifica generale.
Se quella locandina non sa di truffa allora che cosa è?
Ma non ho ancora parlato del film: in realtà c'è poco da dire.
Per essere l'esordio alla regia di un valente direttore della fotografia, Christophe Offenstein, il film è insolitamente misurato sotto il profilo della confezione e della bellezza dell'immagine.
Non è la fotografia il suo punto di forza, ci sono belle sequenze in mare aperto ma il film si sofferma soprattutto sul desiderio di rivalsa di Yann e sul rapporto che si crea con il clandestino del Mali.
Il tutto scegliendo una scansione del tempo quasi asettica in cui viene certificato il recupero della barca di Yann sulle altre in gara e il suo progressivo avvicinarsi al trionfo.
Trionfo che....eh eh non dico nulla perchè non mi piace spoilerare.
Devo dire che Cluzet è bravo in una parte che è esattamente l'opposto di quella recitata in Quasi Amici: se la era un tetraplegico che recitava solo con le espressioni del viso, qui il suo faccione è sempre corrucciato, incorniciato da una barba incolta e brizzolata, molte battute invece di recitarle le ringhia rabbiosamente e chiede molto in termini atletici al suo fisico con sequenze piuttosto impegnative, come lui stesso ha ammesso nelle interviste riguardo al film.
Non sarà una noia infinita come All is lost- Tutto è perduto perchè Offenstein ha la furbizia di alternare l'azione tra l'interno claustrofobico della barca e parti ambientare sulla terraferma, ma In solitario non si eleva sopra un'aurea mediocrità.
Girato bene si, ma non entusiasma mai neanche quando gronda letteralmente di retorica nel finale che mi sto guardando bene dal raccontare...
Un mezzo passo falso...o meglio un buco nell'acqua.
La battutaccia mi è sorta spontanea....

( VOTO : 5 / 10 ) 

Turning Tide (2013) on IMDb

12 commenti:

  1. dopo all is lost ormai soffro di mal di mare, quindi penso che starò lontano da questo genere di film ancora a lungo...

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    1. ah ah anche questo è da mal di mare...un po' meno ma niente di che..

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  2. All is lost a me non era dispiaciuto, ma questo non mi ispira neanche per sbaglio.

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    1. secondo me questo è più furbo e commerciale dell'altro...

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  3. Cluzet è un attore che mi piace molto e penso andrò a vedere questa pellicola perchè mi hai incuriosito, malgrado la mediocrità di qualche critica.
    Un bacio Emidio e felice domenica!

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    1. Cluzet piace molto anche a me ,in questo film è molto meglio di quello che lo circonda...

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  4. Non è il mio film, amico.
    Oh, ma ho letto come ti chiami, da Nella: ho un caro amico con quel nome ;)

    Moz-

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    1. anche tu col mal di mare, eh? hai un amico che ha il mio stesso nome...e dai speriamo che ne avrai un altro di caro amico con quel nome oltre a lui...

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  5. bradipo c'è un boomstick awards alla fabbrica per te :)

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    1. uh !!! grazie!! passo subito da te a leggere e ringraziarti...

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  6. ecco...per una volta concordo con il Cannibale..all is lost mi e' bastato

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