Anna , giornalista d'inchiesta , vuole scoprire che cosa si nasconde dietro la misteriosa scomparsa di un suo amico/collega James. Le sue ricerche la portano ad investigare sul programma CIA Mk Ultra , un reale progetto nato negli anni '50/'60 per il controllo della mente umana di cui il presidente dell'epoca Clinton ha parlato in pubblico e su una serie di altri eventi misteriosi come esperimenti chimici con sostanze sconosciute, strane trasmissioni radio e teorie cospirazionistiche.
Più cerca di avvicinarsi alla verità e più Anna è in pericolo...
Su The Banshee Chapter circolavano voci che fosse l'ultima sensazione del mockumentary: e qui già a rabbrividire e a prepararsi alla visione già con le gocce di collirio e le pasticche di Plasil per curare l'effetto mal di mare.
Poi leggendo le prime recensioni in rete si scopre che in realtà il film del debuttante Blair Erickson è un thriller / horror contenente generose , ma non invasive sequenze girate con lo stile del found footage.
E a visione avvenuta concordo in massima parte con quello che ho letto.
Le sequenze girate con la tecnica del found footage non sono il male assoluto di questa pellicola, anzi, e detto da me potrà sembrare una bestemmia, rappresentano la parte migliore del film e non stiamo parlando di un film da gettare nell'immondizia ma di un tentativo di proporre qualcosa di diverso nell'inflazionato panorama dell'horror odierno che in massima parte è improntato al contenimento dei costi, cosa ben visibile anche in questo film.
Tentativo riuscito? Beh , direi nè si , nè no...Diciamo ni.
Vedere The Banshee Chapter è un po' come andare sulle montagne russe con picchi di tensione altissima e cadute di tono vertiginose, Erickson sceglie di mischiare un po' tutto mettendo entità fantasmatiche ( perchè alla fine c'è anche la creatura e viene ventilata la presenza di altri esseri dello stesso tipo), teorie cospirazioniste in cui sono impelagati la CIA e i servizi segreti ( e nella nazione in cui c'è ancora un mistero che si chiama Roswell non passeranno mai di moda),droghe sintetiche che provocano effetti mai visti prima e chi più ne ha , più ne metta.
Insomma un po' tutto insieme, anche abbastanza alla rinfusa in un finale che spiega e non spiega, forse proprio perchè la carenza di budget non permetteva voli pindarici .
Alla fine della visione si ha la sensazione che The Banshee Chapter sia un qualcosa di incompleto, monco di qualcosa, una sagra del vorrei ma non posso.
Ed è un vero peccato perchè , a parte il finale, in cui tutto viene buttato un po' in caciara, Blair Erickson dimostra di maneggiare egregiamente la suspense e di saperci fare con la macchina da presa in mano.
The Banshee Chapter è comunque un tentativo interessante di creare qualcosa di originale e già questa è una qualità meritevole di apprezzamento.
Se poi ci mettiamo anche la faccia di Ted Levine che fa sempre la sua porchissima figura, beh allora abbiamo trovato una ragione ulteriore per apprestarci alla visione.
Non un capolavoro, con diversi difettucci qua e là , ma degno di una visione disimpegnata....
( VOTO : 6 / 10 )
Visto qualche giorno fa, non mi è piaciuto, è tutto troppo pacchiano e davvero poco credibile nella ricostruzione, i personaggi sono inconsistenti così come le loro motivazioni. La storia tuttavia è anche suggestiva, e il personaggio di Ted Levine è veramente un grande, ma è davvero poco :)
RispondiEliminaanche a me non è garbato più di tanto ma almeno ho apprezzato il tentativo di fare qualcosa di diverso...
RispondiEliminaper ulteriori confronti,voi come avete interpretato la fine del film?
RispondiEliminaQualcuno mi spiega il finale? non l'ho capito...
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