I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 22 febbraio 2014

The monkey's paw ( 2013 )

Jake riceve in dono da un suo collega di lavoro un talismano piuttosto particolare: una zampa di scimmia in grado di esaudire tre desideri. Più per curiosità che per credulità mette alla prova il talismano e questo funziona. Il problema è che mentre è a cavallo del suo primo desiderio, un auto sportiva, muore accidentalmente il suo collega di lavoro Cobb con cui stava facendo un giro ad alta velocità.
Il secondo desiderio è quello allora di riportare Cobb in vita , non dimenticando di buttare via il talismano per non farsi esaudire il terzo desiderio visto che il primo gli ha rovinato la vita .
Il problema è che Cobb è tornato in vita ma ora è una specie di zombie che lo perseguita affinchè Jake spenda il suo terzo desiderio: far riunire Cobb a suo figlio che gli è stato sottratto dal tribunale.
Per ottenere questo è disposto a uccidere.
E non si fa scrupolo a farlo .
Jake dovrà ritrovare la zampa di scimmia e esprimere il suo terzo desiderio....
The monkey's paw è tratto dall' omonimo racconto di William Wymark Jacobs pubblicato in Inghilterra nel 1902 e riaggiornato ai tempi odierni oltre che ambientato nello scenario fascinoso di New Orleans , città che mostra ancora evidenti i segni lasciati dal passaggio di Katrina.
E viene mostrata in tutta la sua virulenza la crisi economica descrivendo una fabbrica in cui le condizioni di lavoro si fanno sempre più difficili e un ambiente proletario in fermento, fatto di uomini e donne che cercano di non crogiolarsi nell'assenza di prospettive ma di ottenere qualcosa di meglio nel futuro.
E la zampa di scimmia, amuleto misterioso eppure potentissimo, rappresenta un  po' il desiderio di fuggire sia metaforicamente che realmente da una situazione economica complessa.
Se per Jake la felicità coincide con la sicurezza economica e con la possibilità di togliersi qualche sfizio, per Cobb, operaio più anziano, inacidito dall'età e dalla solitudine , la felicità coincide nel riunirsi col figlio dodicenne, anche solo per portarlo a una partita di baseball.
Tutto questo gli viene negato da un tribunale ma solo a causa del suo comportamento perlomeno discutibile.
E se il suo comportamento era quantomeno criticabile da vivo, figuriamoci quando ritorna dall'aldilà grazie al secondo desiderio di Jake che vuole far finta che tutto quello che gli è successo non è mai accaduto ed è solo un brutto sogno.
Sta tutto qui il meccanismo horror del film che in fondo può essere considerato un piccolo apologo su quanto sia una fregatura il libero arbitrio concesso così generosamente all'animale uomo: Cobb, che si deteriora sempre di più ogni giorno che passa, sia mentalmente che fisicamente ( è una specie di zombie), vuol spingere Jake a spendere il terzo desiderio facendolo riunire al figlio. E per convincerlo non esita a fargli terra bruciata intorno, a eliminare tutti quelli che possono essere un ostacolo tra lui e suo figlio.
Con le dovute proporzioni The monkey's paw mi ricorda un po' lo Stephen King di A volte ritornano ma soprattutto quello di Pet Semetary in cui la zampa di scimmia è sostituita da un cimitero per animali in grado di far ritornare dall'aldilà.
Ma forse tutto parte da Avati e dai terreni k del suo superbo Zeder.
In tutti i film citati si parla di ritornanti anche se da prospettive diverse.
The monkey's paw pur avendo un'ossatura non propriamente originale si fa piacere perchè schietto , diretto, senza tanti sofismi e con una regia che non si fa trasportare da eccessi splatter ( che pure non vengono negati ) ma preferisce concentrarsi sulla creazione di un'atmosfera sulfurea malsana in preparazione del gran finale.
Sotto questo punto di vita ha un look molto anni '80 e se questo potrà dispiacere ai novelli fanatici dell'horror per uno come me che ha vissuto in pieno quella stagione ( e l'ha vissuta al cinema) , vedere un film come questo è come una rimpatriata tra vecchi amici, una di quelle serate in cui non si fa nulla di speciale proprio perchè il solo stare assieme , magari di fronte a un bicchiere di quello buono, è speciale.
Ecco The monkey's paw è come una di quelle serate: conta l'atmosfera più che la qualità ( peraltro in questo caso non disprezzabile) ,  è un viaggio di un'oretta e mezza  in memoriam di una stagione horror che ormai non c'è più e probabilmente mai ritornerà.
A qualcuno può bastare...a me per esempio....

( VOTO : 6,5 / 10 )

 The Monkey's Paw (2013) on IMDb

2 commenti:

  1. Ritrova subito la zampetta e chiedile di far sparire il Festival di Sanremo ora, adesso, in questo istante. ;)

    RispondiElimina