I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 20 agosto 2013

Una famiglia all'improvviso ( 2012 )

Sam, agente di commercio newyorkese, uno abituato a muoversi tra le pieghe della legge e indagato per frode a causa di un affaruccio poco pulito, deve tornare a Los Angeles per la morte del padre, un famoso produttore discografico molto in auge negli anni '70. O meglio, cerca di evitare anche di presenziare al suo funerale ma la sua compagna praticamente lo obbliga. Una volta arrivato a Los Angeles e aver avuto il primo incontro scontro con la madre, gli viene consegnato un necessaire per la barba che al suo interno contiene un biglietto, un indirizzo e 150 mila dollari. Sam scopre di avere una sorella  e lei ha un figlio piccolo con problemi di relazione scolastica .
Sam non sa che fare. La conosce non scoprendo la propria reale identità e , nonostante gli servano quei dannati soldi glieli fa recapitare,
Intanto, attraverso la madre, scopre tante cosette sulla doppia vita del padre....
Credo che oramai il cinema americano abbia creato un genere a parte sulla narrazione di storie pertinenti a famiglie disfunzionali.
E  la famiglia d'origine di Sam è di quelle da raccontare al cinema con un padre famoso, danaroso che addirittura ha una doppia vita,o forse tripla o anche quadrupla, chissà e che si affida a un figlio lontano e forse poco conosciuto per riunire i brandelli della sua esistenza sfilacciata post mortem.
Alex Kurtzman, produttore di successo, per il suo esordio al cinema sceglie di portare una storia vera, la sua, non sappiamo fino a che punto romanzata e "accomodata" cinematograficamente.
Lo fa con trasporto eppure la retorica è sempre lasciata in un angolino.
La storia di Sam e della sua sorella(stra) Frankie  sembra veramente una di quelle storie che possano succedere in ogni angolo di mondo. E' la storia della ricerca di uno scampolo di felicità nascosto da qualche parte, la ricerca di quell'entità minima indissolubile che tutti noi chiamiamo famiglia e che nessuno dei protagonisti ha mai potuto avere, vivere.
Sam e Frankie sono giunchi sballottati dal vento delle circostanze, latori di una solitudine incosapevole ma dolorosa di cui diventano consci solo quando vengono a sapere che cosa si sono persi in tutti quegli anni.
E se Sam trova in Frankie una sorta di ancora di salvezza , molto più che nella sua compagna Hannah, lei pensa con rabbia a quanto abbia dovuto rinunciare: a un padre, a un rapporto con lui, al concetto di famiglia di cui sopra.
Mi sono avvicinato con diffidenza a questo film perchè come si dice a Hollywood, parte sud, i figli sono pezzi 'e core , e pensavo di ritrovarmi di fronte al solito polpettone lacrimoso travestito da fondo di magazzino di fine stagione.
E invece la regia è accorta, misurata e riesce a trovare una coppia di protagonisti veramente azzeccata: Chris Pine ha la faccia molto meno pulita del solito, è meno bambolotto e più uomo, la Banks , versione MILF è una mamma veramente sexy ma non si limita alle moine, recita con tutta se stessa, la Pfeiffer nonostante l'età che avanza è ancora di una bellezza stordente anche  in un personaggio mortificato fisicamente e dimostra ancora una volta la sua bravura.
Magari qualche sforbiciata qua e là avrebbe giovato, magari sarà indigesto per chi non si appassiona a queste storie di rapporti familiari da ricostruire su un pugnetto di macerie, ma Una famiglia all'improvviso potrebbe anche sorprendere uno spettatore preparato a chissà quale tour de force dei canali lacrimali.
In positivo.

( VOTO : 6,5 / 10 )  

  People Like Us (2012) on IMDb

6 commenti:

  1. L'avevo trovato molto molto carino...

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  2. Ce l'ho sull'hard disc, ma la tua tiepida recensione non è che mi spinga molto verso la visione. Grazie del tuo punto di vista, Bradipo ;)

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    1. dai, non sono stato così tiepido, considerando che non è il mio genere direi che l'ho ampiamente promosso....

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  3. Concordo con Poison. Per me, promosso.

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    1. è grazie alla tua rece che l'ho recuperato...la locandina non mi invogliava di certo...

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