Due donne sono costrette a fuggire da letali assalitori nella piccola città in cui vivono. Sono Clara che cerca di sbarcare il lunario lavorando in locali equivoci o prostituendosi occasionalmente e Eleanor, giovane e tormentata. Arrivate in una imprecisata località costiera Clara conosce Noel, solitario, sull'orlo del collasso economico e psicofisico visto che ha perso da poco la madre e intanto convince Eleanor a stabilirsi con lei e Noel nella vecchia pensione di lui, il Byzantium, un albergo sull'orlo dell'abbandono. Grazie a qualche ragazza ingaggiata da Clara cominciano a guadagnare ma intanto Eleanor racconta tutta la sua storia a un ragazzo a cui si è affezionata, Frank ( Caleb Landry Jones , abbonato alle parti da malato )e i misteriosi inseguitori di cui sopra stanno arrivando di nuovo.
Il passato si mescola al presente in una miscela esplosiva che cambierà definitivamente le loro vite.....
Neil Jordan è di nuovo tra di noi con una storia di vampiri ma stavolta ritorna ai luoghi che hanno reso grande il suo cinema, l'alma mater Irlanda e l'Essex , per girare un film costato una miseria per gli standard hollywoodiani ( si parla di 10 milioni di dollari) in cui è praticamente impossibile non notare il cordone ombelicale che lo tiene unito a Intervista col vampiro.
Anzi quasi vien da dire che Byzantium è una versione al femminile di quel film , meno patinata , con quello stesso senso di pessimismo fatalista che pervadeva l'altro.
Ma dire questo vuol dire analizzarlo solo in superficie.
Anche perchè a differenza del cinema horror usa e getta che oggi infesta le nostre sale cinematografiche contiene al suo interno alcune tematiche profonde, fondamentalmente quella del tempo che passa e dell'impossibilità da parte del vampiro a legarsi affettivamente a un umano proprio per non subire il trauma della perdita.
Tutti temi sviscerati a suo tempo in Intervista col vampiro e ritrovati anche in quel piccolo grande cult scandinavo che risponde al nome di Lasciami entrare
Gemma Aterton ( Clara) e Saoirse Ronan ( Eleanor) nel fantasmagorico mondo di Neil Jordan possono anche essere credibili nel ruolo di madre e figlia: hanno duecento anni e le differenze di età , si sa, si appianano col passare degli anni.
Gemma è così decisa, una bomba erotica sempre sul punto di esplodere, una donna che delle sue grazie fa il punto di forza per ottenere quello che vuole, mentre Saoirse è sempre così timida, virginea , incapace di sottostare alla sua condizione maledetta.
Ed è questo il cardine del film: il passare degli anni, visto come un semplice dettaglio da Clara, che indossa sempre o quasi una corazza fatta di cinismo ed anaffettività tranne che con la figlia, mentre da Eleanor è visto come qualcosa di terribile, una condanna che è difficile da sopportare.
Ecco perchè cerca sempre di raccontare la sua storia scrivendola con mano malferma su fogli che poi si perdono nella brezza del mare. Fino a quando incontra Frank: il ragazzo giusto per lei, l'unico con cui voglia condividere tutto. Ma c'è sempre un muro tirato su tra loro. Ed è impossibile da valicare senza subire danni o modificare per sempre le loro vite.
Byzantium è in bilico continuamente tra passato e presente , un racconto femminile ( e femminista) in cui si scardina la mitologia del vampiro riportandola alle origini, al glorioso romanzo gotico di Le Fanu , senza troppi effetti speciali , privilegiando la sostanza alla forma.
E la sostanza è fatta di pathos, di infelicità, di una storia passata e presente fatta di violenze e prevaricazioni: Clara e Eleanor sono due reduci da un'epoca buia e androcentrica, due oggetti indesiderati che col passare degli anni hanno saputo riprendersi le loro rivincite, seppur molto parziali, visto il prezzo da pagare, cioè vivere in semiclandestinità facendo lavori umilianti ( in fondo il background di Clara, prelevata da una spiaggia mentre era nel fiore degli anni e portata a lavorare in un fatiscente bordello).
Più che di un horror moderno, Byzantium ha l'aspetto un po' naif dei film Hammer, gotico e decadente che non fa leva sugli effetti speciali o su eccessivi stravasi ematici ( ma c'è quella sequenza delle cascate di sangue che rimane impressa per il suo selvaggio stile pittorico) ma esplora brillantemente le dinamiche dei rapporti tra i vari personaggi.
In fondo Byzantium non è solo una storia di vampiri, pardon di vampire. E' la descrizione di un particolare rapporto tra madre e figlia, un qualcosa di speciale proprio perchè Clara e Eleanor non hanno nulla di ordinario.
Non sarà un film perfetto , forse troppo classico se non retrò per incontrare i gusti del grosso pubblico, ma ha dalla sua una progressione drammatica inarrestabile e un'atmosfera che molti horror di oggi si sognano.
Forse perchè tra Byzantium e un "normale" horror passa la stessa differenza che passa tra un romanzo gotico e uno d'orrore.
Sottile, forse neanche tanto per i lettori più attenti, ma sicuramente decisiva.
Bentornato Neil Jordan!
Naturalmente non si parla neanche di un'uscita nelle nostre sale.
( VOTO : 7,5 / 10 )
Pare interessante. Direi che appena torno dalle ferie me lo recupero al volo, non fosse altro per il ricordo di Intervista col vampiro.
RispondiEliminaIntervista col vampiro riecheggia e anche parecchio ma Jordan va oltre...recupero direi doveroso...
Elimina"un'atmosfera che molti horror di oggi si sognano". Direi che proprio questa è la chiave. Ero titubante proprio perché temevo un (auto)emulazione do "Intervista col vampiro", invece merita la visione.
RispondiEliminaanche io avevo paura di una deriva autoreferenziale invece Jordan parte dal suo film precedente per andare oltre...
Eliminacome privarsene? :)
RispondiEliminabeh direi che è proprio difficile privarsene...
EliminaMi sembrava di ricordare che ne avevi parlato. Al tempo non lessi ma dopo aver scritto la mia opinione ho voluto farlo. Che dire, forse l'unica cosa che ci distanzia è che per me questo è un capolavoro di genere.
RispondiEliminaper me forse è un pochino troppo evidente il cordone ombelicale che lo tiene collegato a Intervista col vampiro, però sicuramente mi ha impressionato molto positivamente!
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