I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

martedì 23 luglio 2013

Solo Dio perdona ( 2013 )

Julian gestisce assieme al fratello una palestra di thai boxe in quel di Bangkok. In realtà è solo una copertura per trafficare droga. Quando il fratello violenta e uccide una prostituta minorenne la polizia thailandese incarica delle indagini Chang, un ex funzionario che ha un suo personalissimo codice d'onore. Individua il colpevole e lo fa uccidere dal padre della ragazza a cui poi lui taglierà la mano destra.
La madre di Julian arriva a Bangkok per recuperare il corpo del figlio morto e ordina all'altro di consumare una feroce vendetta.
Ma forse Julian non è il tipo adatto e Mr Chang è un osso decisamente duro....
Per Refn era complicato gestire il ritorno il sala dopo un successo planetario come quello di Drive.
Poteva semplicemente girare un film sulla scia del precedente , senza troppi voli pindarici oppure perdersi dietro alle ossessioni del suo cinema passato ( e forse anche futuro) che erano appena appena state ammortizzate in occasione della pellicola che lo aveva fatto conoscere a tutto il globo terracqueo.
I produttori sicuramente premevano per avere un Drive 2 e ciò spiega anche il vergognoso trailer che ha accompagnato Solo Dio perdona e che ha cercato in tutte le maniere di far capire che questa sua nuova pellicola fosse nella scia della sua opera precedente.
Niente di più sbagliato.
Solo Dio perdona è la visione personalissima di Refn del revenge movie di stampo orientale.
Fatta la tara al personaggio di Gosling ( all'inizio del film ci si chiedeva se stavolta avesse parlato oppure sarebbe stato come nell'altro), laconico come nella pellicola precedente ma stavolta privo del carisma del personaggio senza nome di Drive, la nuova opera di Refn orbita attorno al concetto di vendetta e di codice di giustizia.
Quale è la migliore giustizia? quella amministrata dalle leggi , quella divina o quella per cui la vendetta è un piatto da consumare caldo, caldissimo?
Julian e Mr Chang sono due pianeti dalle orbite lontanissime che si troveranno fatalmente a cozzare a causa  del concetto distorto di vendetta che anima la madre di Julian,
E qui si innesca anche la tematica di un rapporto madre figlio probabilmente mai sbocciato ( lei ricorda continuamente che il fratello era meglio in questo, in quell'altro e in quell'altro ancora), l'ansia di un figlio tormentato da tutte le implicazioni di Edipo e del suo complesso che cerca di rispondere alla madre nel linguaggio che finalmente lei vuole sentire e la mancanza di personalità di Julian abbastanza disinteressato a vendicarsi di un fratello mai troppo amato e preoccupato più di soddisfare le richieste dell'ingombrante genitrice che con la sua personalità prorompente lo prevarica e lo oscura.
Solo Dio perdona rinvigorisce il gusto di Refn per la narrazione frammentaria, non lineare, l'unità temporale viene flessa continuamente come per adattarla alle suggestioni estemporanee del suo autore affascinato dalle dinamiche sinusoidali del cinema orientale, hongkonghese in particolare ( il ritmo della quiete prima della tempesta intervallato ad accelerazioni di violenza improvvisa e senza compromessi che qui viene suggerita più che mostrata) che vengono rilette alla luce del suo stile talmente poco hollywoodiano che quasi stupisce che il suo talento non sia stato fagocitato e appiattito dalla fabbrica dei sogni americana.
Solo Dio perdona è opera spuria, un diamante grezzo volutamente opacato nella notte di una Bangkok che somiglia più a un girone infernale che a una delle mete turistiche più ambite al mondo.
Refn ha fatto un'altra volta centro ma stavolta Gosling non lo ha aiutato più di tanto.
Ormai i personaggi che gli vengono cuciti addosso sono tutti pericolosamente vicini allo stereotipo creato da Drive.
Impagabile l'apparizione di una Kristin Scott Thomas che sembra un angelo caduto dall'inferno: nascosta sotto un turbine di capelli biondi è lei la stella polare del film, molto più del pusillanime Julian e del violento Chang, reso un filo ridicolo dalle sue velleità canterine.
Solo Dio perdona è film nato più per dividere che per unire.

( VOTO:  7 / 10) 


Only God Forgives (2013) on IMDb

10 commenti:

  1. Vedo che comincia a circolare, finalmente.
    Questo significa che a breve potrò vederlo anche io! ;)

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    1. Stessa cosa vale per me, quasi pronto alla visione :P

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    2. Aspetto di leggere le vostre impressioni!

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  2. "violento Chang, reso un filo ridicolo dalle sue velleità canterine."

    uhm, mi spiace ma non concordo, il personaggio del violento ex-poliziotto è il top della pellicola

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    1. secondo me è stemperato volutamente in qualcosa di abbastanza ridicolo facendo notare le sue velleità canterine...

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    2. le velleità canterine forse tirano un po troppo x le lunghe, ma quando è in scena per far del male, accidenti se colpisce a fondo lo stomaco dello spettatore.

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  3. A me - come probabilmente già sai - è piaciuto.
    Certo che riuscire a definire il personaggio di KST un "angelo", proveniente da dove ti pare, è davvero troppo! ah ah ah! :)

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    1. adoro KST anche in una sua incarnazione infernale come è il personaggio di questo film... per me è sempre un angelo..stavolta proveniente dall'inferno!

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  4. Il mio parere lo sai... Comunque ottima rece ^^'
    Il poliziotto canterino comunque aveva destabilizzato anche me...

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  5. ecco...destabilizzante mi sembra l'aggettivo giusto! Grazie per l'apprezzamento!

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