James è il classico scolaro, un po' nerd, isolato dal resto della classe e un po' da tutto quello che lo circonda. Non ha amici, ha una situazione familiare poco felice perchè i suoi genitori non fanno altro che litigare sottintendendo chissà quale segreto e interessandosi più a loro stessi e ai loro problemi piuttosto che a quelli del figlio, ha la passione della lettura che viene coltivata anche grazie all'aiuto del professor Sutherland che sembra l'unico ad avere attenzioni per lui.
James si trova nel guado perchè ammette a se stesso che è gay e per lui non è semplice nella cattolica Irlanda del Nord e in mezzo a compagni di scuola che non farebbero altro che sottoporlo ad atti di violenza,bullismo e umiliazioni di ogni genere.
James cerca aiuto per non cadere nelle grinfie di qualche pedofilo come gli potrebbe accadere ai bagni pubblici dove subisce l'approccio ( a dir la verità un po' cercato da lui) di un anziano frequentatore.
Parla della sua omosessualità con il professore Sutherland, convinto che gli possa dare una mano e invece non è come pensa.
Che fare?
James è un corto di 17 minuti , selezionato per la selezione ufficiale del Sundance festival del 2009, che può vantare oltre venti premi vinti nei vari festival internazionali in cui è stato presentato.
E per una volta tanto si può affermare che la fama che lo precede ( e lo circonda) è del tutto meritata.
In un minutaggio veramente ridotto il regista e sceneggiatore Connor Clements riesce a tratteggiare l'inferno privato di un teenager che si sente rifiutato dai suoi compagni di scuola, dai suoi genitori ( sente il padre dire che lui un figlio non lo avrebbe mai voluto, men che meno scimunito come lui) e anche dal professore in cui riponeva molte speranze di comprensione.
E la cattolicissima Irlanda del Nord non è un bel paese per essere gay.
Per ironia grottesca della sorte l'unico che sembra disposto ad ascoltarlo è l'uomo anziano , pedofilo, che cerca un approccio con lui ai bagni pubblici.
In soli 17 minuti sono tanti gli argomenti trattati da Clements: il coming out si infiltra nelle pieghe del coming of age o percorso formativo che dir si voglia, si parla di solitudine, di prevaricazioni, di omofobia, di bullismo e di paura.
James ha paura , ha paura di se stesso e dei suoi sentimenti alla stessa maniera in cui ha paura di essere scoperto e la sua paura è la stessa del professor Sutherland, l'unico che si dimostra amico che però si tira indietro proprio quando James è nel momento del massimo bisogno.
E su questo ho una mia teoria non so quanto veritiera: e se fosse gay anche il professor Sutherland che vede in James il se stesso di qualche decennio prima?
Connor Clements tratteggia il ritratto di un adolescente problematico con una delicatezza che rasenta la poesia: lo sguardo perso nel vuoto di James, il suo sentirsi solo anche in una stanza piena di gente, il travaglio che lo sta devastando destano insopprimibile empatia in chi guarda.
E Niall Wright, il protagonista, è di una bravura incredibile.
I suoi occhi spauriti restano impressi.
Così come resta impresso quel finale: una vittoria che ha tutta l'aspetto di una cocente sconfitta.
Non per James.
Per tutti gli altri.
( VOTO : 8 / 10 )
james?
RispondiEliminama james ford??
...allora non lo guardo :)
ah ah ah ! no, non è ford! Questo è un po' più giovincello ed è qualcosa di bello...
EliminaSono un pò più vecchio, effettivamente, con un pò più di barba e di tatuaggi. Ma penso di poter bere come un irlandese! ;)
EliminaComunque lo segno, pare molto interessante.
a parte gli scherzi è molto interessante!
EliminaGrazie, sembra davvero bello. E poi è irlandese.
RispondiEliminaquesta settimana mi sono fatto una scorpacciata di corti irlandesi, anche domani ne parlo un po'...
EliminaOk, da cercare e visionare.
RispondiEliminaIl tuo livello d'attenzione si abbassa a livello dei corti?
Brutta bestia la vecchiaia!... :-)
ah ah ah ah ! vero! però da buon compulsivo quale sono me ne sono visti un sette otto di seguito....
EliminaL'ho notato dal "coming soon"! ;-)
Eliminaeh eh che ci vuoi fare ma se vedi il coming soon di oggi vedrai che domani si ritorna alle vecchie usanze passate....
EliminaQuel tizio ha più lentiggini di me!! 17 minuti a sfotterlo passo, poco ma sicuro! (Seriamente, quando si parla di finali particolari si attira da subito la mia attenzione!)
RispondiEliminae pensa che l'attore aveva circa 17 anni quando ha recitato questa parte in cui sembra mooooolto più piccolo.Il finale è qualcosa che non ti scivola addosso tanto facilmente!
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