Nel 2011 un sito web porta alla luce dei filmati riguardanti la missione NASA dell'Apollo 18, ufficialmente sempre negata dagli alti uffici dell'agenzia spaziale statunitense che aveva terminato le missioni con l'Apollo 17 nel dicembre del 1972. In realtà la missione dell'Apollo 18 si tenne in gran segreto sotto l'egida del Dipartimento della Difesa e coinvolse tre astronauti che fecero scoperte talmente impressionanti da non poter essere divulgate . Roba talmente grossa da fermare a tempo indeterminato le passeggiate lunari da parte dell'uomo. Il film è fatto esclusivamente di quei filmati ritrovati per caso e portati all'attenzione dell'opinione pubblica..
Sul mio ramo d'albero ogni volta che vedo un mockumenary ( o un film costruito secondo la tecnica del found footage come questo) mi riprometto semore che è l'ultimo e invece appena mi capita sotto le mani qualcosa di simile non riesco a sottrarre le mie grinfie fameliche.
Curiosità e speranza di aver trovato finalmente qualcosa di nuovo nel genere oppure semplicemente masochismo , autoflagellazione con visioni letteralmente improponibili.
Devo dire che stavolta questo Apollo 18 si presentava con un pedigree fatto di recensioni abbastanza favorevoli quindi la predisposizione alla visione era migliore del solito.
E stavolta devo concordare. Apollo 18 vale sicuramente una visione.
Per prima cosa dal punto di vista tecnico è più sofisticato di quanto le coordinate del genere facciano supporre: al posto della telecamerina ballonzolante tenuta in mano da uno degli astronauti, per lo più le fonti di visione sono date dal sistema di telecamere della navicella spaziale e questo rende la fruibilità da parte dello spettatore notevolmente migliore perchè è vero che si alternano vari stili di ripresa, bianco / nero e colore ma è anche vero che tutto è molto più "cinematografico" di quanto atteso.
Detto questo , bisogna riconoscere anche al regista Gonzalo Lopez-Gallego un certo savoir faire nel maneggiare il mezzo espressivo: la sua è una regia vivace che alternando i vari stili rende la visione sempre sorprendente e riesce a sfruttare la claustrofobia degli ambienti ( perchè oltre agli interni ristretti della navicella spaziale, anche gli esterni sul suolo lunare incombono e soffocano gli astronauti ) per aumentare il livello di tensione fino a farlo esplodere definitivamente col McGuffin dato dalla presenza di un qualcosa di veramente inaspettato sulla Luna.
Un qualcosa che naturalmente non voglio spoilerare per non togliere il piacere della visione.
Il film è caratterizzato da un inizio lento che riprende per filo e per segno i preparativi della missione con una caratterizzazione seppur superficiale di tutti i componenti della missione, il ritmo poi aumenta progressivamente fino a diventare quasi insostenibile nella parte finale.
Il tutto viene molto saggiamente tenuto dentro gli 80 minuti.
A conti fatti si può dire che nonostante Apollo 18 sia il primo mockumentary che abbia mai visto di genere fantascientifico sono stato colpito più da come è realizzato tecnicamente che dalla storia che racconta , in realtà un richiamo più o meno velato ad altri film sci fi, da Capricorn One ( la capacità di tener nascoste missioni spaziali oppure di organizzarne di posticce ) fino ad Alien e relativi epigoni.
Niente di nuovo insomma ma confezionato in modo originale.
La suspense è ben condotta fin praticamente alla fine del film e questo è un grosso merito di una pellicola che riesce a svincolarsi dalla mediocrità di tante altre opere appartenenti al genere girate con la mano sinistra e che stanno letteralmente infestando i nostri schermi in questi ultimi anni.
Anzi dispiace che un'opera come Apollo 18 , che pur non riscrivendo la storia del cinema è visione comunque piacevole al di là dei suoi limiti e sicuramente da annoverare tra i migliori esponenti del genere mockumentary o foundo footage che dir si voglia, sia passata praticamente inosservata al contrario di certe porcate irricevibili da qualsiasi tipo di audience.
Ma si sa ...C'est la vie.
( VOTO : 6,5 / 10 )
Cioè ma te mi distruggi i Paranormal Activity e poi dai sei e mezzo ad Apollo 18? XD
RispondiEliminaMadò, per me film terribile e noiosissimo, falso dal primo all'ultimo istante perché costruito a tavolino, non sa creare alcuna atmosfera spoilerando da subito la natura "soprannaturale" (quell'orribile zoomata sulla roccia a inizio film, ma come si fa). Brutto oltre ogni immaginazione, eh sì. :-D
PS: E parlando di cose brutte, come lo trovi Time I? Io sono rimasto scioccato, tutti questi anni per aspettare un disco così mediocre e scopiazzato... :-|
eh eh certo! Apollo 18 mi ha preso molto di più di tutti i Paranormal Activity...nonostante non abbia alcunchè di nuovo...a te ha proprio fatto schifo...eh ? parlando dei Wintersun anche io ho provato una certa delusione, qualche cosa buona c'è ma è la montagna che ha partorito il topolino...da un gruppo come loro ti aspetti molto di più...
RispondiEliminaE io che pensavo di essere l'unica ad averlo apprezzato XDXD
RispondiEliminaLa penso esattamente come te: non un capolavoro del genere ma sicuramente un film dignitoso e un po' particolare, sicuramente meglio delle ormai ammorbanti case infestate di Oren Peli!
eh eh allora siamo in due contro uno...avevo letto che avevi apprezzato e sono totalmente d'accordo...un filmetto che per quanto mi riguarda mi riconcilia col genere mockumentary a differenza delle paranormal activities--:)
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