Le storie di vari cittadini di Sin City si incrociano tra di loro con il destino che disegna traiettorie diaboliche: Marv racconta i suoi sabato sera trascorsi in quel di Sin City tra puttane, alcool e locali malfamati in cui incontrare delinquentelli di mezza tacca a cui spezzare le reni ma prende una botta in testa e non ricorda più nulla, Dwight combatte contro i suoi demoni interiori finché Ava Lord il suo primo amore non lo convince , con la seduzione, a vendicarsi del marito Damien, Johnny è un giocatore d'azzardo che , presuntuosamente , sfida il cittadino più in vista di Sin City, il senatore Roark, ma si accorge ben presto di aver sfidato quello sbagliato, Nancy, fa la spogliarellista e da tempo pianifica l'omicidio di Roark.
Se dalla sinossi sembra che ci troviamo di fronte a un film corale, beh, è meglio scordarselo fin da subito.
Sin City :Una donna per cui uccidere è un film praticamente a episodi che tiene fede alla sua origine, la graphic novel, ovvero ,varie storie tratte dalla graphic novel e assemblate , malamente , tra loro.
Non è un film organico, va a sprazzi, a episodi e proprio per questo suo saltar di palo in frasca appare spesso inconcludente nel suo alternare figure riuscite ad altre molto meno.
Oltre a questo il problema è un altro: io non sono un cultore di graphic novel e quindi il mio approccio è quello di un ignorantone negato in materia.
La domanda che mi pongo è questa : ha senso trasportare di peso l'estetica da graphic novel direttamente su schermo e dargli il dinamismo che la pagina scritta ( e disegnata ) per forza di cose non può dare?
E' cinema questo o è solo un fumetto animato?
O questo è il punto di non ritorno dell'illusione cinematografica, amplificata stavolta, da un 3 D che " gonfia " e demarca ancor di più la differenza tra pagina scritta e sequenza?
Per inciso, queste sono domande che mi ero posto anche in occasione dell'uscita del primo Sin City, quasi un eone fa in termini di progresso tecnico , ma quello almeno mi era sembrato un tentativo più sincero di fare qualcosa di diverso, di esteticamente oltre , pur con tutte le sue imperfezioni e con la confusione che regnava sovrana in virtù, soprattutto, di un cast di stars più affollato di un vagone di metropolitana nell'ora di punta.
In Sin City: Una donna per cui uccidere c'è molta più autoreferenzialità e un uso maggiormente consapevole dell'uso espressivo ma sembra che a Rodriguez interessi di più il singolo episodio, la singola sequenza rispetto al quadro complessivo dell'opera.
Che non c'è: il suo film è un patchwork di storie nere e nerissime che sembrano un po' farsi il verso l'una con l'altra, animate da uno spirito da noir anni '40, con tanto di voce fuori campo , di femme fatale e di cattivoni oltre le righe.
In particolar modo c'è la femme fatale, una Eva Green debordante, una creatura mefistofelica eppure bella come un angelo, una Jessica Rabbit malefica , una figura che assume contorni umani grazie alle curve esplosive che mette in bella mostra.
A parte le curve ,però, ha ben poco da donare, non ha statura paragonabile a quella delle migliori femme fatale della storia del noir, è un personaggio per il resto piatto a dispetto della sua multidimensionalità carnosa.
Il problema è legato in particolar modo a una sceneggiatura poco articolata e ripetitiva che non consente di far crescere i vari personaggi in campo, compreso quello di Eva Green.
Insomma se il primo Sin City sembrava un fumetto animato, nè più nè meno e si poteva anche tollerare, questo sequel uscito a quasi dieci anni di distanza appare come un ibrido che non è fumetto , nè cinema.+
E si sopporta veramente male.
Temo che verrà ricordato solo per le tette di Eva Green.
Un flop annunciato anche al botteghino.
PERCHE' SI : esteticamente , preso per singola sequenza, appaga l'occhio, un cast notevole, le tette di Eva Green
PERCHE' NO : è cinema questo?, episodico senza un quadro complessivo,autoreferenziale in modo fastidioso.
( VOTO : 5 / 10 )
Incredibilmente raffazzonato e mal diretto (dicono che Rodriguez abbia lasciato ampio spazio a Miller per giocare). A me l'idea di animare la pagina non era dispiaciuto nel primo capitolo, ma è una tecnica che rischia di sfuggire di mano se non viene utilizzata con un minimo di criterio...
RispondiEliminanon lo so sul set come dia andata , a me ha annoiato mortalmente e anche il primo non mi aveva smosso più di tanto...
EliminaPubblico anch'io oggi sin city ;) stesso voto, diciamo che è un film con poco mordente tra qualche mese ricorderemo solo eva green...
RispondiEliminaecco, appunto, vedo che la pensiamo alla stessa maniera....
Eliminadirei che quoto ogni singola parola.
RispondiEliminae viva le tette della Green
Evviva si!!!!!!!
EliminaNon è neanche il cugino di terzo grado del primo bellissimo Sin City (diretto da Robert Rodriguez CON Miller). E' svogliato, maldestro e addirittura noioso. Una mera occasione sprecata, un'opera su commissione più che altro. Mi ha deluso profondamente.
RispondiEliminaa me questa commistione grafica cinema fumetto non mi garba moltissimo e quindi anche il primo non mi aveva colpito più di tanto...
Eliminaanche a me ha fatto la stessa impressione.
RispondiEliminané fumetto, né cinema.
né carne, né pesce.
anzi, carne sì, quella di eva green :)
cioè, siamo d'accordo su un film? Incredibile!!!! :)
EliminaIl primo Sin City aveva un suo senso, era un esperimento per realizzare qualcosa di graficamente diverso, questo secondo capitolo è solo un aborto senza anima.
RispondiEliminama poi ha un senso un sequel a quasi dieci anni di distanza? diciamo che erano a corto di ispirazione....
EliminaMa soprattutto mi pare di aver letto che hanno aggiunto sequenze non presenti nell'opera su carta. Poi, non capisco il motivo di un sequel così tardivo: sono passati troppi anni inutilmente.
RispondiEliminaMoz-
io non conosco la graphic novel ma so che è tratto da varie storie assemblate tra loro. Piuttosto malamente e poi hai ragione , dieci anni per un sequel sono troppi....
EliminaConcordo in pieno. Film vuotino, salvato solo dalle tette della Green.
RispondiEliminabeh, dai , almeno quello....una ragione per vedere il film....
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