I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

domenica 9 febbraio 2014

Italia anni '70 - Macchie solari ( 1975 )

Simona , medico che sta preparando la sua tesi per la specializzazione in anatomopatologia sulla distinzione tra suicidi veri e simulati ( cioè omicidi mascherati da suicidi ), si trova a fronteggiare assieme agli altri medici dell'obitorio una strana ondata di suicidi avvenuti nella canicola della Roma agostana.E' talmente stressata che per lei i cadaveri si animano ma lei è in pericolo soprattutto a causa di una storiaccia riguardante il padre, una sua fiamma ritrovata morta sulla spiaggia e un prete assai improbabile, fratello della vittima, che asserisce che la ragazza è stata uccisa e non si è suicidata come pensano tutti....
Macchie solari è la seconda ( e ultima ) escursione di Armando Crispino nel genere del giallo / horror / thriller all'italiana dopo il meritorio L'etrusco uccide ancora ( prossimamente su questi schermi) che gli aveva fatto meritare una discreta fama internazionale e che aveva anticipato alcuni dei temi estetici poi ritrovati in Profondo Rosso di Dario Argento.
Quindi sarebbe frettoloso catalogare Crispino come un semplice emulatore che si è messo nella scia del cinema di Argento.
Anche Macchie solari ha le stigmate del film che non è semplicemente derivativo , ma un qualcosa che cerca di andare oltre e fa estremo piacere che in tema di revival di un certo periodo del nostro cinema, anche questi due film siano stati rivalutati adeguatamente.
Parte come un horror in cui sequenze ad alto tasso adrenalinico accolgono e sorprendono uno spettatore che forse si aspettava altro e poi si mette nel ben più confortevole alveo del giallo all'italiana in cui quello che più conta non è tanto la storia ( che in fin dei conti non è così brillante ed originale, impossibile da raccontare altrimenti si spoilera selvaggiamente) ma l'atmosfera che viene creata in una Roma torrida e assolata flagellata da morti sospette che avvengono tutte alla luce del sole, anzi viene scardinata la suspense che potrebbe essere creata con l'uso del buio e delle ombre in favore di qualcosa di diverso.
Si crea un parallelismo tra i brillamenti solari ( quelli che si vedono nelle varie sequenze che accompagnano i decessi non sono macchie solari) e le morti, si vuol portare lo spettatore a credere alla teoria che le attività solari condizionino la vita degli uomini sulla Terra, teoria fascinosa , esoterica ma mai dimostrata compiutamente, almeno a quanto ho letto io.
Macchie solari non è un film perfetto ma piace , ha un fascino malsano,  si nota a tratti la volontà di compiacere il grosso pubblico semplificando al massimo l'intrigo e mostrando generosamente( molto generosamente)  le grazie di una Mimsy Farmer ormai abbonata a un certo tipo di personaggi border line, o pazze o sul limite di esserlo.
Però si vede che a Crispino sembra interessare altro, anche la soluzione del giallo è quasi buttata là con noncuranza, si ha la sensazione che quasi l'anima gialla di questo film venga maltrattata nonostante la soluzione venga svelata solo alla fine e abbia la più classica delle strutture whodunit.
E non è neanche una sorpresa.
Il film ha avuto una discreta risonanza internazionale circolando col titolo di Autopsy, calcando quindi sull'anima horror manifestata soprattutto all'inizio e in tutte le scene riguardanti l'obitorio ( guardare anche le varie fotografie della dottoressa e del suo amico fotografo che hanno tutta l'aria di essere vere e che ritraggano veri casi anatomopatologici , ben prima delle copertine degli album dei Carcass) .
Musiche di Morricone, minimali e stranianti e memorabile la scena della cicciona nuda che se ne va in giro per l'obitorio nonostante abbia i segni di 16 coltellate addosso.
Ecco, anche sotto il profilo del mostrare corpi nudi, Armando Crispino non si fa alcun problema...anzi.

( VOTO : 6,5 / 10 ) 

  Autopsy (1975) on IMDb

8 commenti:

  1. Premettendo che l'ho visto una sola volta, parecchi anni fa, ma il ricordo a questo film per me è infatti legato soprattutto all'allucinante sequenza iniziale (la cicciona in testa ;). Il resto è nebbia, eccetto qualche lampo del finale. Per il periodo, e nel genere, resta a suo modo un film alquanto originale.

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    1. io ne serbavo un buon ricordo, un po' confuso ma che non è impallidito a una recente nuova visione....

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  2. Crispino ha realizzato pochi film ma quei pochi li ha realizzati molto bene. Devo ammettere che dei suoi film ricordo sopratutto il primo,"L'Etrusco..." specialmente per la scena dell'omicidio dei due amanti.
    Fin a qualche anno fa le retilocali mandavano spesso i suoi film, adesso è più difficile rintracciarli.
    Peccato...

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    1. Credo che la settimana prossima parlerò dell'Etrusco, altro film che ho in programma di rivedere a brevissimo e di cui conservo un ottimo ricordo, anche migliore di quello di Macchie solari...

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  3. Bradipo caro, la pellicola stuzzica la visione..non l'avevo mai sentita....
    Musica di Morricone poi, ma che sorpresa..
    Da vedere assolutamente e poi la cicciona con le coltellate è imperdibile!
    Un abbraccio festivo!

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    1. ciao Nella, ben ritrovata!!! La cicciona che va in giro nuda, morta e con i segni delle coltellate addosso è qualcosa di indelebile...

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  4. Autopsy ere forse un titolo più azzeccato. Quel "Macchie solari" lasciava presagire un background scifi che poi alla fine non c'è stato. Rimane un giallo interessante. Su tutta la scena della ragazza morta esposta al pubblico in una bacheca di vetro.

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    1. è vero, le macchie solari non c'entrano nulla mentre la sala autopsie è un personaggio aggiunto...e comunque soprattutto all'inizio questo film è pieno di scene memorabili...:)

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