Un gruppo di teenagers losangelini piuttosto svegli col computer e con l'idea fissa in testa di imitare le vite degli esponenti del jet set locale individua grazie ad internet gli indirizzi delle loro stars preferite e commette tutta una serie di furti nelle case di queste celebrità raggranellando un discreto gruzzolo. Si parla di circa tre milioni di dollari.
Naturalmente il bel gioco dura poco, sono individuati e catturati.
Il carcere li attende....
Houston abbiamo un problema!
Dopo essermi letteralmente frantumato gli zebedei ridotti a nocciolato di grana finissima con Somewhere, la Coppola con The Bling Ring si conferma ottusa confezionatrice del nulla a 24 fotogrammi al secondo.
Tratto da un articolo di Vanity Fair, e questo la dice già lunga sulla fonte di ispirazione che non è proprio letteratura di prima qualità, la storiaccia di questa banda di ragazzini sprovveduti a caccia di emozioni nelle case dei vip ( e non solo emozioni ma anche cose ben più concrete come gadgets di varia natura e gioielli di valore) diventa una specie di Somewhere 2.0.
Ancora il jet set al centro di tutto, ancora chi anela alla celebrità e chi ne subisce le conseguenze, ancora fumo negli occhi di uno spettatore che quasi è portato a credere che questi teenagers siano quasi in preda a una crisi esistenziale. E invece mancano loro solo dei genitori in grado di dargli sonori scappellotti dietro le orecchie quando serve.
Proprio per questo motivo la storia del Bling Ring ( il nome dato all banda di teppistelli) diventa una sorta di paradigma della storia stessa della piccola Sofia, un passato abortito da attrice nei film del padre, condannata a vita da un nome che le apre tutte le porte e da un talento non esattamente cristallino che le consiglia di stare dietro la macchina da presa e non davanti. Almeno riesce a mascherarsi meglio.
Altra idea che mi son fatto guardando questo film,. che ho patito quasi alla stessa stregua di Somewhere, è che la piccola Sofia ( piccola un par de'ciufoli, ormai ha passato anche lei i 40 da un pezzo) continui a sputare nel piatto del servizio buono dove ha sempre mangiato.
Critica le gesta dei protagonisti alla stessa maniera con cui osserva, anche un po' schifata, le case di questi vip d'accatto e quei cuscini da divano con la faccia di Paris Hilton, la perfetta esemplificazione del vuoto pneumatico che è al centro del film, sembrano proprio un ottimo posto morbido e accogliente dove piazzare le proprie terga. Senza sottovalutare il piacere di mettere il culo in faccia a quella simpatica ragazza, una metafora finissima ....
Sofia Coppola comunque dà sempre l'impressione di non voler giudicare, assume una posizione pilatesca in cui non sembra parteggiare nè per gli uni e nè per gli altri. Comodo , troppo comodo documentare questi tipici figli degli anni Zero che cercano qualsiasi tipo di scorciatoia per arrivare a frequentare il salotto buono, si fa per dire, frequentato dagli idoli di cartone a cui si ispirano.
The Bling Ring ha la presunzione di voler essere il manifesto della Facebook generation o forse sarebbe meglio dire della Fessbuc generation, ma dietro una facciata modaiola e colorata vengono di nuovo fuori i limiti endemici del cinema di Sofia Coppola che sembra aver smarrito quanto di buono aveva fatto intravedere con i primi film della sua carriera.
Stile fiacco tra la fiction e il semidocumentaristico quasi mai capace di colpire sia a livello visivo che emozionale. Sotto questo profilo Spring breakers di Korine, con delle protagoniste figlie della stessa filosofia esistenzialista,pur con tutti i suoi difetti risultava molto più incisivo.
E anche quella linguetta maliziosa di Emma Watson si perde nel marasma del gruppo di zoccolette a cui appartiene.
La noia affiora in più di un 'occasione assieme al calare impietoso della palpebra.
E se The Bling Ring fosse stato commissionato dai divi da strapazzo che mostra per rinverdire le proprie carriere?
Irritante anche la menata fintosociologica del finale testimonianza di un film che nasce già vecchio e superato dagli eventi....
Aggiungi foto / video...
Carica foto/ video....
A cosa stai pensando?
Che era meglio continuare a farmi un pacchetto di cazzettini miei invece di spendere soldi al cinema ....
( VOTO : 4 / 10 )
Condivido. Soldi veramente sprecati...un fatto di "cronaca" raccontato in modo talmente freddo e distaccato anche per una come la Coppola (che di "cappellate" ne ha fatte tante), che l'ipotesi del lavoro su "commissione" sorge più che spontanea.
RispondiEliminanon lo so se è un lavoro su commissione, secondo me ha ritentato il colpo Somewhere...
Eliminaahia, temo che potrei essere d'accordo con la tua recensione. lo vedrò nel weekend, ne riparliamo lunedì. però a me la Coppola pre-Somewhere è sempre piaciuta, Marie-Antoinette compresa
RispondiEliminapuò darsi anche che ti piaccia, comunque anche a me prima di Somewhere la Coppola piaceva...
EliminaNon drastico come te, ma comunque un film mediocre. Sofia sopravvalutatissima. E con quest film l'ha più che dimostrato.
RispondiEliminagià molto sopravvalutata, sarà quel nome che apre tutte le porte...
EliminaDalla coppola sinceramente mi aspettavo di più, la delusione a fine visione è arrivata anche se speravo nel contrario!
RispondiEliminaio speravo che svicolasse dal pantano di Somewhere e invece sta ancora lì'...
Eliminami sa che ho fatto bene a tenermi a distanza da sta roba, gia somewhere era una delle cose più aberranti, noiose e ridicole che abbia mai visto, il bello è che ce gente che lo difende dicendo che è un film d'autore e che tocca capirlo, si come no, c'è molto da capire in quella minchiata vuota e patetica XD
RispondiEliminaQuesto dal trailer sembrava un po meglio, ma ne leggo male ovunque, mi sa che lo lascio li dov'è
meglio di Somewhere secondo me ...ma non troppo...
Eliminaah mamma mia, stronzwhere è uno dei film più brutti degli ultimi anni, se questo è addirittura peggio stiam freschi
EliminaLa Coppola mi ha sempre generato parecchie perplessità (ho amato solo Il giardino delle Vergini Suicide)..volevo vederlo ma poi, più ne leggo e più mi convinco che trattasi di sonora boiata....
RispondiEliminaio fino a Somewhere l'ho gradita , dopo è scattato il sospetto che è stato confermato...
Eliminastra-condivido: soldi, tempo e senso sprecati.
RispondiEliminavedo che siamo in tanti, credevo di essere più solo...
EliminaYee sono l'unica che la pensa in modo diverso, però vabbè voglio condividere il mio parere, innanzitutto non è tratto da un articolo di Vanity Fair ma da un libro di Nancy Jo Sales, sì c'è stato un articolo ma più che altro basato sul libro, non ho mai capito che problemi ha la gente con Vanity Fair che in confronto a un Donna moderna sembra una rivista di alta cultura, ma va bene ognuno la pensa come vuole, anche se io non mi metto a giudicare la gente perché legge Vanity Fair ogni tanto un po' di futilità non fa male :)
RispondiEliminaA me è piaciuto, così tanto che gli ho dato un 8+, l'ho visto come un documentario e ci ho visto anche un messaggio agli spettatori, ma magari ce l'ho visto solo io ahaahh :D
eh eh bello andare contro, vero? Guarda non ho nulla contro Vanity Fair che quando mi è capitato tra le mani l'ho letto anche senza vergognarmene affatto , ho invece parecchio da dire su questa ricognizione falsa e saccente su questi giovanotti che non hanno nulla da fare tutto il giorno. Vuoto generazionale? Assenza di guide? Boh non lo so , credo che la Coppola continui a rimestare nel piatto dove ha sempre mangiato...:)
EliminaGuarda bradipo sarò sincera (mi vergogno pure) ma io sono capace di andare nel blog parlare di Oldboy e poi magari guardarmi un video idiota su Youtube, adesso mi viene in mente kissandmakeup e roba simile, sì parlano di argomenti superficiali ma io a volte ne ho bisogno perché ho bisogno di farmi due risate, sorridere e pensare che noi esseri umani alla fine siamo tutti uguali. E' un bisogno che è cresciuto in questi anni, spero non si ingigantisca troppo e mi faccia retrocedere dopo tutti i passi che ho fatto in avanti dai 15 in poi...
EliminaNon lo so è un periodo così, prima mi butto su un film coreano e poi vado da kissandmakeup e queste altre e altri youtubers, boh mi tengono compagnia quando non devo fare nulla ;D
Davvero inutile. Visto ieri, lo bottigliero' probabilmente la prossima settimana.
RispondiEliminabottigliate sacrosante a mio modo di vedere, mi ha fatto anche rivalutare Spring breakers...pensa un po'...
Eliminahahahahaha beh deve esser davvero un filmone XDXD parlavo ora con un mio amico che è andato a vederlo ieri e mi ha detto che a fine primo tempo se ne è andato dalla sala x quanto era pessimo
RispondiEliminaeffettivamente vedo che non è stato così gradito...
EliminaQui siamo in disaccordo totale, caro bradipo! So bene di essere in minoranza... ma non posso farci nulla! Adoro il cinema di Sofia Coppola e il modo delicato, disincantato, lieve, con cui indaga sullo spaesamento del mondo contemporaneo. Tutti i film della Coppola parlano di solitudine e vuoto di affetti: le 'Vergini Suicide' dell'esordio, la Scarlett 'persa nella traduzione' di una città impersonale e fredda agli occhi di noi occidentali, la Marie-Antoinette rinchiusa nella sua prigione dorata, la stanca esistenza del divo annoiato di 'Somewhere'... la solitudine non guarda al conto in banca, e la vacuità di cui parli te NON è quella del film bensì quella della società in cui viviamo, a tutti i livelli, senza distinzione. Il paragone con l'ipocrita e paraculo 'Spring Breakers' non regge: qui si tratta di fatti di cronaca, vita VERA, non un di abile specchietto per le allodole per maschi allupati... i film di Sofia Coppola parlano a tutti: la stanchezza che (VOLUTAMENTE) trasmettono è quella di una generazione che si avvita su se stessa, esattamente come la Ferrari di Somewhere...
RispondiEliminaeh he ogni tanto succede di essere in disaccordo: credo che tutto parta dal nostro gradimento su Somewhere. Io l'ho patito tantissimo e l'ho fatto alla julienne per quanto mi ha irritato ( e comunque fino a Somewhere avevo sempre gradito i film della Coppola). Questo mi sembra un Somewhere 2.0 che mi ha fatto rivalutare una pellicola che reputo non trascendentale, anzi, come Spring Breakers che trovo paradossalmente più puntuale come descrizione di questo vuoto generazionale..sinceramente in questi due ultimi film ho visto più fumo che arrosto, la Coppola parla del nulla infiocchettandolo con uno stile semidocumentaristico che li rende ancora più fasulli...ma naturalmente son pareri...eh :)
RispondiEliminaRisulta un pò ripetitivo, ma analizza in maniera discreta la superficialità della gioventù odierna. Spring Breakers voleva essere volutamente sgradevole nel descrivere gli adolescenti, qua la Coppola mirava proprio alla pochezza di valori di questi ragazzi, attaccati al denaro e alla fama. Non eccelso, ma non mi è dispiaciuto.
RispondiEliminaBaingiu
l'ho patito un po' meno di Somewhere ma siamo sempre ad alti livelli di patimento...
RispondiElimina