I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 28 settembre 2013

Magic Magic ( 2013 )

Alicia va in vacanza in Cile con sua cugina Sarah. A causa di impegni improvvisi Sarah è costretta ad abbandonare la vacanza ma convince la cugina a proseguire.Alicia con gli amici di Sarah si reca allora in un'isola piuttosto appartata ma qui la situazione peggiora : non riesce a dormire, ha un rapporto controverso con i compagni di viaggio (soprattutto Brink) e tutto precipita quando è sottoposta a una specie di seduta ipnotica da parte di Agustin, appassionato di psicologia ed esoterismo. La visioni aumentano fino a che non riesce a distinguere la realtà dalla fantasia.
La sua psiche già fragile crolla come un castello di carte al vento e di mezzo ci si mettono anche riti sciamanici....
Sebastian Silva, il regista di Magic Magic , è un giovane appena 34enne che ha già un curriculum piuttosto nutrito.Naturalmente da noi è stato distribuita solo una piccola parte del suo lavoro e specificatamente il suo unico film che ha raccolto successo internazionale, quell' Affetti e dispetti ( La nana) che ha fatto girare la testa a più di un critico.
Un film di difficile codificazione per quanto mi riguarda, orgogliosamente transgenere e che lasciava numerosi interrogativi dopo la fine dei titoli di coda.
La stessa cosa succede per questo Magic Magic: un film di catalogazione impossibile perchè non è horror, non è thriller, non è semplicemente un film di genere drammatico, non è il classico film che racconta un percorso di crescita e di formazione, quel coming of age narrato già tante volte al cinema.
Per riassumere e in modo anche superficiale si può dire che racconta una personalità disturbata che arranca per giungere a una normalità agognata disperatamente ma che poi crolla , implode con effetti catastrofici.
In Magic Magic domina incontrastata l'ambiguità perchè se è vero che Alicia ( una Juno Temple sempre più specializzata in ruoli disturbati e disturbanti a cui si immola anima ma soprattutto corpo)  ha bisogno come dell'aria che respira di una seduta da uno psicoterapeuta, uno bravo però, i suoi amici, tutti a lei sconosciuti prima dell'inizio della gita in quanto il suo unico gancio, la cugina, sparisce a tempo di record, non è che brillino per simpatia particolare e hanno un comportamento strano, a volte ingiustificabile.
O forse sono tutti film proiettati nella menta di Alicia.
Sebastian Silva è bravo a calare il film in un'atmosfera da perfetta simulazione di slasher, la classica casa isolata, lontana da tutto e da tutti, con i telefoni che non prendono, ma non viene versata una goccia di sangue, non viene speso neanche un centesimo di dollaro in effettacci speciali riguardanti sangue e frattaglie varie.
Anzi sembra succedere proprio poco in Magic Magic, per la maggior parte degli spettatori sembrerà che non accada proprio nulla.
In realtà c'è uno slittamento continuo della percezione in Alicia, la sua mente è un puzzle impossibile da ricomporre, un mosaico impazzito in cui le tessere compongono figure mostruose.
E poi c'è il fattore curiosità : vedere come si comportano icone del cinema indie / giovane americano come Juno Temple, Emily Browning o Michael Cera (nei panni di Brink, forse il personaggio più ambiguo di tutti a partire da una dubbia identità sessuale, il vero artefice di questo film, anche coproduttore e amico di Sebastian Silva) in un film ambientato nella Patagonia cilena in modo molto suggestivo.
Magic Magic è un film volutamente oscuro in determinati passaggi ( anche il finale lo è) ma non sente l'ansia di fornire spiegoni circostanziati allo spettatore.
Resta tutto indeterminato un po' come se ci trovassimo tutti ad un party nella mente di Alicia.
Nel bel mezzo di un incubo senza fine....

( VOTO : 7 / 10 )

Magic Magic (2013) on IMDb

10 commenti:

  1. Ne avevo già letto bene da Frank, e oltretutto non avevo collegato il nome del regista a La nana, che non mi era dispiaciuto. Tenterò il recupero... ;)

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    1. Secondo me ti può piacere ma è un qualcosa di molto particolare....

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  2. Mah, inizialmente l'avevo annotato, tra la programmazione di Cannes perchè mi aveva incuriosito. Devo dire però, che successivamente, dopo aver visto il trailer la curiosità è calata di botto. Inoltre "La Nana" mi ha lasciato alquanto interdetto... Autore strano questo Silva.

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    1. Se La Nana ti aveva lasciato interdetto questo lo farà molto di più però denota una certa continuità nel travalicare i generi...

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  3. Saró sincera ho provato a vederlo ieri ma mi sono addormentata di botto. Anche se c'é la Temple, la Browning, Cera e si comincia con Pass This On dei The Knife il film non mi ha presa minimamente.

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    1. eh eh ti posso comprendere, spesso succede anche a me, sai quanti film devo rivedere perchè mi è calata la palpebra?

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  4. Me lo segno, da come ne hai scritto una visione mi pare la valga.

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    1. è un qualcosa di anomalo che potrebbe intrigarti...

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  5. Segnato! "La nana", non mi era dispiaciuto. E poi, soprattutto, vedo a prescindere i film ambientati in Patagonia. Grazie

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    1. La nana mi ha lasciato abbastanza interdetto...l'ambientazione è molto suggestiva....

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