Anni '50: Lou Ford è un vice sceriffo di una piccola cittadina del Texas nata per lo sfruttamento petrolifero: ha modi gentili, amministra la legge in modo piuttosto elastico e apparentemente di buon senso col fine di mantenere tranquilla il più possibile la vita della cittadina. Ma è solo facciata: quando lo sceriffo lo manda ad indagare su una prostituta Lou se ne invaghisce e questo suo sentimento lo porterà alla rovina.
Per continuare a vivere tranquillo e non essere sospettato di alcunchè di criminoso deve cominciare a uccidere e la scia di sangue che lascia non finirà tanto presto....
Winterbottom è regista assai eclettico ma nel suo caso questo suo saltare di palo in frasca spesso ha dato esiti non all'altezza delle aspettative.
Certo con Butterfly Kiss, storia di un amore oltre i limiti della patologia, Go now storia di una patologia oltre i limiti dell'amore e Jude, riuscita trasposizione della prosa oscura ed enrergica di Thomas Hardy tutti avevano pensato che era nata un'altra stella del firmamento registico inglese.
E invece Winterbottom ha alternato piccole produzioni ad altre opere più ambiziose in cui la sua mano si è dimostrata purtroppo per lui meno felice.
Ma la sua carriera continua impeterrita ad inanellare titoli di tutti i generi.
The Killer inside Me è la sua rilettura dell'omonimo romanzo di Jim Thompson. Urla di scandalo per la violenza insostenibile di alcune sequenze lo hanno accompagnato per ogni dove ma dopo averlo visionato posso affermare che è la classica montagna che ha partorito il topolino.
Se qualcuno parla di violenza insostenibile riguardo a questa pellicola per qualche schiaffone sul sedere di Jessica Alba o Kate Hudson o per qualche pugno in faccia , beh allora vedendo Martyrs, Frontiers, Calvaire o anche un qualsiasi thriller coreano che dovrebbe dire?
Il film è incentrato sulla figura di questo vicesceriffo di un posto dimenticato da Dio, un tutore della legge che ha un fisico da scamorza e tante belle donne che gli orbitano attorno.
E lui ,innamorato solo di se stesso e geloso della propria vita, comincia a rimuovere gli ostacoli che si frappongono tra lui e il suo concetto distorto di felicità.
Non parlerei di serial killer ma semplicemente di un assassino/matrioska (perchè racchiude dentro di sè qualche evidente disturbo psichico) che si ritrova intrappolato nel suo disegno di un mondo perfetto e che è costretto a continuare a uccidere per sviare i sospetti e porre rimedio agli sbagli commessi in precedenza.
Il problema del film è che non ha una progressione drammaturgica degna di questo nome ma procede solo meccanicamente senza suscitare la benchè minima meraviglia.
E' tutto già scritto e già visto, compreso il finale che rende finalmente visibile la psicopatologia del protagonista.
A parte qualche piccolo sussulto The Killer Inside Me regala molto poco del talento del suo regista ( ammesso che ci sia ancora , più si va avanti e più se ne dubita) e degli attori coinvolti( che comunque cercano di salvare il salvabile).
Un film che doveva essere importante è diventato solo un thriller sudaticcio di ambientazione sudista che si comincia a dimenticare appena dopo i titoli di coda.
E non è giusto trattare così uno scrittore come Jim Thompson.
( VOTO : 5 / 10 )
boh a me è piaciuto parecchio questo film ,Affleck Jr è bravissimo e trovo che per tutto il film si respira un clima teso e abbastanza perverso.
RispondiEliminaDi violenza non c'è ne è molta è vero, ma la scena del pestaggio della Alba è piuttosto cattiva (al cinema la bastarda censura l'aveva tolta, si vedeva Affleck che le dava un solo pugno e immediatamente dopo lei cadeva a terra con la faccia già tutta piena di lividi, poi quando ho rivisto il film su sky l'ho notata una certa differenza).
Per me un bel film
a me è sembrata la sagra del vorrei ma non posso ! e nelle scene "forti" è stato colpevolmente edulcorato!
EliminaNe ho sentito sempre parlare malissimo... dovrò reperirlo in modo da avere un'idea precisa al riguardo
RispondiEliminaper me si può evitare benissimo....
EliminaSono d'accordissimo con te: "Non è giusto trattare così uno scrittore come Jim Thompson". Proprio non si deve fare!
RispondiEliminaè stato banalizzato al massimo!
EliminaNon così male come era stato dipinto, ma senza dubbio lontano anni luce dalla meraviglia scritta dal vecchio Jim.
RispondiEliminaa me non è piaciuto, anzi credo di essere stato anche fin troppo generoso con il voto!
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