I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

giovedì 12 luglio 2012

The Pact ( 2012 )

Adoro gli horror old style, le case infestate, le storie di fantasmi che le sconquassano dall'interno proprio per quella sottile perversione che rende terribile un luogo che dovrebbe essere un rifugio.
E' anche vero che ormai è bene diffidare di nuovi film che si rifanno a queste vecchie tematiche perchè il più delle volte è paccottiglia. Poi ti imbatti in una robetta come The Innkeepers di Ti West ( ma anche nel suo The House of the devil che richiama anche iconograficamente la stagione delle case stregate anni '80 ) e ti capita di leggere questa recensione (ormai il grande Simone sta diventando uno dei miei pusher preferiti di cinema ) che ti incuriosisce a mille.
E parti subito alla ricerca di questo film visto al Sundance di quest'anno e poi abbastanza snobbato dalla distribuzione cinematografica.
Diciamo subito che The Pact è una variante abbastanza originale sul tema della casa infestata. Ma naturalmente non posso dire quanto è originale altrimenti spoilererei senza pietà e toglierei almeno la metà del piacere della visione.
La storia è quella di una ragazza che ritorna alla sua casa d'infanzia in occasione della morte della madre e scopre che anche la sorella è sparita. In più in casa c'è qualcosa  di soprannaturale che fa sentire forte e chiaro la sua presenza. Seguiranno indagini da parte della protagonista su chi infesta quella casa e su che cosa potrebbe esservi accaduto all'interno. E verrà anche chiamata una medium ( uno sguardo capace di popolare i peggiori incubi ) al centro di una delle sequenze più terrorizzanti di tutto il film.
Non sto spoilerando troppo perchè sono arrivato solo a circa 20 minuti di film.
E qui veniamo già a una particolarità di questa pellicola: la presenza inequivocabilmente ultraterrena si manifesta chiaramente abbastanza subito ( tra l'altro in una sequenza ad alto tasso ansiogeno ).
Se i primi minuti di questo film richiamano apertamente a The Innkeepers di Ti West ( lenti carrelli in avanti che esplorano questi stretti corridoi, pieni di porte oltre cui si può nascondere di tutto, la sottolineatura inquietante di quanto sia normale questa casa appena prima che avvenga il bailamme) e anche il modo di far arrivare l'orrore ( atteso ma che coglie comunque di sorpresa) è paragonabile, la diversità tra il film dell'esordiente sulla lunga distanza Nicholas McCarthy e l'ultimo di Ti West sta nel fatto che The Pact  ti spara tutto in faccia sin dai primi minuti, mentre nell'altro , il regista centellina l'orrore fino ad arrivare a una parte finale tellurica che conserva intatta la sua carica  terrorizzante pur dopo svariate decine di minuti in attesa di qualcosa di squassante che avvenisse.
Quindi anche se entrambi improvvisano sullo stesso spartito ci troviamo comunque di fronte a due modi diametralmente opposti di sollecitare la paura nello spettatore.
Perchè se per Ti West il crescendo orrorifico era riservato agli ultimi minuti dopo aver creato magistralmente l'atmosfera adatta in The Pact sappiamo subito che c'è qualcosa che non va in quella casa.
La gestione della materia narrativa ha tutti i crismi dell'originalità trovando soluzioni non stantie e mostrando che sulle case infestate se c'è un'idea forte alla base , c'è ancora molto da dire.
McCarthy è bravo a maneggiare il mezzo espressivo con ralenti ad hoc, musica piazzata al punto giusto e sequenze improvvise che come rasoiate alla gola fanno sanguinare copiosamente.
Ed è per questo che pur non usando ingredienti di per sè nuovi riesce a narrare una storia all'apparenza nata vecchia senza affondare nel mare magnum del deja vù.
Altro fattore determinante per il mio gradimento assoluto del film è la protagonista ( finora sconosciuta per me )  Caity Lotz.: uno sguardo a raggi X , fisico palestrato il giusto, forme generose, una femminilità prorompente pur se in questo film è mascherata sempre sotto abiti maschili da biker.
Ecco, un tipo come lei mi va proprio a sangue ispirandomi pensieri decisamente peccaminosi.
E direi che è meglio piantarla qui per non compromettersi ulteriormente.

( VOTO : 7 + / 10 )

The Pact (2012) on IMDb

6 commenti:

  1. questo è di sicuro una delle prossime visioni, ne sto leggendo bene in ogni dove!
    speriamo bene.

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  2. proprio carino e poi Caity Lotz...è decisamente un bel vedere!

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  3. eh eh e grazie ancora per la dritta!

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  4. la tua recensione mi ha ispirato, cercherò di guardarlo ^_^

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  5. poi mi dirai, a me ha ispirato parecchio, spero che sia così anche per te!

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