I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

venerdì 5 giugno 2015

Survivor ( 2015 )

Kate Abbott è una dipendente del Dipartimento di Stato Americano di stanza a Londra e si occupa di antiterrorismo, un lavoro che spesso la mette in rotta di collisione con altri colleghi.
Quando un attentato terroristico distrugge la sua sede di lavoro provocando molte vittime lei si trova ad essere accusata di crimini che non ha commesso e suo malgrado è costretta a fuggire.
Da una parte la insegue l'FBI, dall'altra lo spietato killer responsabile di tutto, chiamato l'Orologiaio, la cui missione è eliminare tutti i possibili testimoni.
Vedere un film come questo Survivor, titolo superinflazionato, regia di James Mc Teigue, ex stimatissimo direttore di seconde unità  che aveva cominciato la carriera con ben altri auspici ed ambizioni dirigendo il pamphlet fantapolitico V per Vendetta, è come aprire il frigorifero e trovare una busta di latte scaduta da chissà quanto tempo.
Bella, acida, giallognola, con tutti quegli sfilaccetti condensati che danno l'esatta misura del suo invecchiamento.
Survivor è un film nato vecchio ( non stupisce affatto che lo script sia di una decina di anni fa), una spy story che guarda al passato in maniera compulsiva, quasi patetica nella sua impossibilità di tirar fuori conigli dal cilindro, o almeno nuove idee.
E che cosa cita il buon James McTeigue?
Un filmettino così,una caccoletta come  I tre giorni del condor, una pellicola che ha segnato profondamente un'epoca fatta di guerra fredda e cospirazionismo ad alti livelli, e la vita cinefila di tanti appassionati, me compreso che quel film l'avrò visto un trilione di volte e di cui conservo gelosamente sia un dvd che una vecchissima VHS.
E un fan come me del favoloso film di Pollack non può far altro che prendere male, se non malissimo un film come questo che si permette di citare in maniera piuttosto pedante ( ma suppongo che sia affetto) la sequenza del post attentato con Milla Jovovich che , confusa cerca di capire che cosa è successo ed è bersaglio delle mire di un killer misterioso che la costringe a fuggire.
Esattamente come il Robert Redford di quella magica esperienza cinematografica, attore a cui probabilmente la cara Milla , che peraltro apprezzo nel suo essere molto "action" per essere un 'attrice, non è degna neanche di allacciare gli scarpini, troppo il divario in campo.
Così come fa macchia il killer impersonato da un redivivo Pierce Briosnan che si presenta bene nella sequenza della bomba con quella faccia quasi a simulare un orgasmo per la buona riuscita dell'attentato ma poi carica la sua gestualità di una prosopopea caricaturale assolutamente inutile e ingiustificata che rende la figura del suo Orologiaio più ridicola che paurosa.
A differenza del Max von Sydow del film di Pollack che faceva correre brividi veri lungo la schiena.
Survivor è una spy story che privilegia l'intrigo e la ricerca della tensione rispetto alle sequenze fracassone made in Hollywood arrivando quasi a essere una pallida imitazione di una brutta serie BBC, ammesso e non concesso che esistano delle brutte serie televisive targate BBC.
Film brutto e che fallisce anche sotto il profilo della verosimiglianza visto che un'impiegatuccia qualsiasi riesce a sfuggire varie volte al killer più pagato e più letale presente su piazza e che ricercata dalle polizie di mezzo mondo occidentale,usi tranquillamente la carta di credito mentre i suoi colleghi americani brancolano nel buio per quanto riguarda la sua localizzazione e  riesca soprattutto a muoversi in aereo facendosi anche una bella trasvolata oceanica in barba all'Intelligence statunitense e ai tanto sbandierati sistemi di sicurezza post 11 settembre, un altro dei fantasmi che aleggia pesantemente su questa pellicola.
Insomma un po' troppa roba per non destare l'attenzione.
Perché non è che qui facciamo i ragionieri per stabilire se le varie cose che accadono siano verosimili o meno , ma quando è tutto pacchianamente campato in aria come succede qui ( vogliamo parlare anche della sequenza in cui il killer si butta giù per la tromba delle scale di un palazzo attaccato a un cavo e sparando contro la povera malcapitata  mancandola praticamente da pochi centimetri?) allora cominci a farci caso.
E quando ti soffermi su questi dettagli vuol dire che il film ha poco o nulla da offrirti.
Come in questo caso.


PERCHE' SI : il cast è nutrito ma utilizzato male, la confezione è accurata
PERCHE' NO : fa macchia l'Orologiaio di Pierce Brosnan, film nato praticamente già vecchio, troppi rimandi a una leggenda del cinema come I tre giorni del condor, verosimiglianza mandata a donnine allegre in più di un'occasione.


LA SEQUENZA : quella appena dopo l'attentato con la Jovovich che si muove smarrita in uno scenario che all'inizio sembra quasi post atomico.


DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :

Brosnan fisicamente sta invecchiando bene ma non è adatto a sovraccaricare così la figura dell'Orologiaio.
La Jovovich è una delle poche attrici che vedo adatta al cinema action.
Mi piacciono le spy stories ma non vecchie e ammuffite come questa.
Dopo V per Vendetta mi sarei aspettato una carriera di ben altro spessore da James Mc Teigue.


( VOTO : 4,5 / 10 )


Survivor (2015) on IMDb

12 commenti:

  1. Già non è il mio genere, perciò figuriamoci, ma per Milla ho un debole e so già che un'ora e mezza la troverò, prima o poi. Ma più poi.

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    1. Milla è sempre Milla...ma il film nun se po' vedere...

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  2. Volevo vederlo, poi ho letto qualche commento in giro, il tuo è la definitiva pietra tombale su ogni speranza di questa pellicola, Malgrado Milla, grazie per esserti immolato per noi ;-) Cheers!

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    1. ah ah in realtà avevo qualche aspettativa seppur piccola...e invece nulla...

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  3. Non è il mio genere e non sembra un granché!

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    1. a me il genere piace abbastanza ma questo non è una gran cosa...

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  4. beh, avrei voluto vederlo ma mi sa che salto...

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  5. Non ho visto e non vedrò il film, che mi ispira meno di zero. Poi Brosnan non lo sopporto mai nella vita.

    Parlando di "survivor" mi contino a godere la canzone "True SUrvivor di David Hassellhoof

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    1. ah ah a me venivano in mente i Survivor di Eye of the tiger...

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  6. Non mi ispirava prima, non mi ispira adesso. :)

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