I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

domenica 3 maggio 2015

Men, Women & Children ( 2014 )

America oggi; storie di variegata umanità si incrociano in quel di Austin, Texas.
Don ed Helen, sessualmente insoddisfatti saziano le loro voglie su internet ( lui) e mediante un sito di incontri clandestini ( lei), Chris, loro figlio, grazie a internet sviluppa una passione insana per il sesso estremo che lo condiziona quando si trova a farlo con una cheerleader della scuola, Hannah, che vuole perdere la verginità con lui.
Hannah ha una madre, Donna che cura un sito internet con le foto della figlia non esitando a scattarle delle fotografie in pose erotiche e ammiccanti ad uso e consumo di pedofili, solo per farla conoscere e aprirle una carriera da showgirl e da attrice che lei non ha mai avuto.
Donna frequenta Kent, uomo lasciato da poco dalla moglie , padre di Tim , stella del football universitario che ha abbandonato lo sport a causa del divorzio dei genitori. 
Lui si è tuffato letteralmente in un gioco di ruolo virtuale che lo assorbe completamente se non fosse per Brandy, la sua ragazza che è controllata ossessivamente dalla madre che ha un controllo totale su tutte le sue attività internautiche.
Alison è una cheerleader della scuola infatuata di un giocatore della squadra di football che arriva a fare di tutto per il ragazzo di cui è innamorata, non ricambiata.
Men, Women & Children è il nuovo film di Jason Reitman, figlio e fratello d'arte che aveva fatto girare la testa a diversi critici ( e anche a una grossa fetta di pubblico ) con il trittico Thank you for smoking, Juno e Tra le nuvole.
Con il suo film successivo Young Adult ( per quanto mi riguarda a livello dei primi ) qualcosa si è rotto nel rapporto fiduciario col pubblico e con Un giorno come tanti, melodrammone turgido e convenzionale è ufficialmente scattato il lancio di pomodori contro il povero Giasone.
Devo dire in modo del tutto immeritato perché se è vero che i suoi primi film lasciavano presagire altro spessore autoriale ( mescolato a una buona dose di furbizia ) , non è che il nostro improvvisamente si è bevuto il cervello e si è messo a dirigere sfaceli in serie.
Quel tocco di classe che  lo contraddistingueva rispetto agli altri, quell'aura malinconica che rendeva i suoi personaggi  così vivi e vitali , forse è stato perso in una ricerca ossessiva del messaggio, della metafora servita non con leggerissimi guanti di velluto ma direttamente con dei bei guantoni da forno.
Questo è il problema che si porta dietro anche con il suo ultimo film, Men , Women & Children tratto dal romanzo omonimo di Chad Kultgen del 2011.
Reitman mostra ambizione nel voler dare una struttura corale altmaniana alla sua ultima fatica cinematografica ma il risultato, pur essendo a tratti apprezzabile, non è neanche paragonabile all'opera del maestro.
Le varie storie non sono bilanciate alla perfezione, alcune hanno peso maggiore di altre e paradossalmente sono quelle che hanno l'aspetto più debole e fragile, vengono toccati moltissimi temi inerenti la comunicazione globale ma forse nessuno di questi viene approfondito a sufficienza e c'è quella fastidiosa tendenza a voler pontificare sull'utilizzo corretto di internet e su quante insidie il mondo virtuale possa nascondere, qualcosa che in più di un'occasione flirta apertamente con una deriva manichea e reazionaria.
Non ci vuole certo il film di Reitman per scoprire che ognuno su internet può essere quello che gli pare, non mi serviva l'Adam Sandler versione sporcacciona per rendermi conto che il porno galoppa sul web e neanche la madre iperprotettiva che manda messaggi falsi per allontanare presunti loschi figuri dalla figlia.
Tutte cose viste, sperimentate, vissute anche direttamente, basta leggere quotidiani o vedere telegiornali e troveremo storie ben più straordinarie di quelle che racconta Reitman nel suo ultimo film.
Eppure il film continui a vederlo bypassando la sua struttura narrativa mutuata dalle soap operas, c'è il solito ottimo lavoro sugli attori e c'è quel linguaggio registico , con delle interessanti trovate grafiche tendenti a visualizzare quella matassa intricatissima che è il mondo delle relazioni interpersonali e della comunicazione di oggi, che comunque riesce a mantenere vivo l'interesse, almeno quel minimo per proseguire nella visione senza che affiori la noia.
Se dal punto di vista del messaggio che vuole veicolare Men , Women & Children è un'antologia che mescola banalità a cose ben più interessanti, formalmente ci troviamo a un prodotto confezionato con cura, recitato benissimo e che , a tratti, riesce anche a coinvolgere ( la storia di Tim e Brandy per esempio).
Per gustarlo pienamente basta solo non prenderlo come un manuale di istruzioni per l'uso riguardante internet e comunicazione.
Basta dargli il giusto peso.
Probabilmente da uno come Jason Reitman ti aspetti di più e a ragione.
Ma i brutti film sono altri


PERCHE' SI : ottima confezione, solito eccellente lavoro sugli attori, qualche storia appassiona e coinvolge al contrario di altre.
PERCHE' NO : a tratti flirta apertamente con la banalità, sfiora il manicheismo in qualche occasione, chiusura che appare un po' frettolosa, non perfetto il bilanciamento di tutte le storie ( quelle meno interessanti hanno paradossalmente più spazio).

LA SEQUENZA : Lo scambio di messaggi hot al centro commerciale mentre Hannah sta facendo shopping con la madre.

DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Internet è bello ma continuerò a tenerlo sotto chiave ancora un po' per i miei figli
Il sesso può condizionare pesantemente la vita.
In questo film Jennifer Garner e Hillary Swank sembrano gemelle separate alla nascita.
Mai sostituire il mondo virtuale con quello reale.
Mai mettere il dito tra moglie e marito, meglio metterci un sito di incontri clandestini.


( VOTO : 6,5 / 10 )

 Men, Women & Children (2014) on IMDb

9 commenti:

  1. Reitman è sempre sul filo: non delude, ma gli manca, a mio parere, il colpo vincente.
    Per ora rimando.

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    1. purtroppo il colpo vincente non ce l'ha neanche questo film...

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  2. Ne parlo anch'io giusto oggi.
    Pensavo di essere l'unico al mondo ad averlo visto...
    Comunque per me è la fiera delle banalità e dei luoghi comuni. Decisamente una porcheruola. :)

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    1. eh eh già visto e commentato della nostra stereofonia...e meno male che la pensiamo diversamente...

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  3. L'ho visto anch'io! E sono felice di concordare con te, e di dissentire col parere del cattivissimo Cannibale, che si sa non ha un corazòn :-D

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    1. E a me pure Labor Day era piaciuto tanto, anche più di questo. Di una nostalgia emozionantissima.

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    2. il cannibale non ce l'ha il cuore...eh eh eh !!!

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  4. Uh anche questo è un film che divide, interessante...

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