Dopo una prima puntata d'assaggio che mi ha creato diversi problemi di scelta , con la seconda puntata arriviamo dritti dritti nel bel mezzo di diverse crisi esistenziali in quanto ci sono dei film tra i quali non potrei mai scegliere ma , non potendo neanche mettere ex aequo ( per principio) per alcuni anni ho deciso di chiudere gli occhi e far sgorgare la scelta direttamente dal cuore, dalla memoria.
Questi sono gli anni anche dei miei primi ricordi di cinema al cinema ed è per questo che magari alcune scelte sembreranno un filo sorprendenti ma come ho detto...ho lasciato scegliere solo il cuore....
Vabbè, bando alle ciance e cominciamo.
1975 : QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO
Primo anno e prima crisi esistenziale: il 1975 è anche l'anno di
Barry Lyndon, uno dei film più belli che abbia mai visto, il grande sconfitto alla notte degli Oscar proprio dal film di Forman.
Qualcuno volò sul nido del cuculo è un ricordo magnifico, uno dei film che ancora mi commuove nonostante lo conosca praticamente a memoria. Il film di Kubrick è magnificenza visiva senza eguali, un'epopea antieroica appena illuminata dalle luci fioche delle candele. Probabilmente il film con la migliore fotografia che abbia mai visto, ma il mio cuore gonfio di lacrime e di memorie appassionata fa pendere la bilancia dalla parte dell'altro. Impossibile poi per me dimenticare altri titoli che fanno parte della mia mitologia personale come l'immenso
Adele H. di Truffaut, una delle storie d'amore più belle e disperate mai raccontate al cinema,
I 3 giorni del condor, thriller cospirazionista di Pollack , uno dei film più amati da mio padre o
Picnic ad Hanging Rock, un film intenso e misterioso che conserva immutato il suo fascino nonostante gli anni.
Detto per inciso sono tutti film che mi porterei sull'isola deserta ....
1976 : GLI ANNI IN TASCA
Forse uno dei film meno blasonati di Truffaut ma uno dei miei preferiti in assoluto se dovessi fare una ristrettissima playlist personale. Bambini incantevoli descritti in una quotidianità poetica, un film che ho visto e rivisto ogni volta con piacere immutato, per me è la testimonianza di come l'indimenticabile regista francese sapesse cogliere la poesia nei bambini e nelle piccole cose che compongono la vita di tutti i giorni...Paradossalmente, ma neanche tanto, la scelta per quest'anno è stata piuttosto facile nonostante ci fossero pesi massimi nelle mie preferenze come
Taxi driver, uno dei miei Scorsese preferiti e io adoro Scorsese,
Police Python 357 un bellissimo polar ante litteram targato Alain Corneau ( uno dei miei ammmori registici più nascosti) con un Yves Montand eccellente,
Distretto 13: le brigate della morte di Carpenter oltre a
Novecento di Bertolucci, uno dei film che in quegli anni riempivano di orgoglio gli appassionati italiani. Eravamo capaci di fare cinema ad altissimi livelli e all'estero si accorgevano ancora della nostra presenza.
Piccola segnalazione per un film indegno di stare su questa lista :
Oh Serafina di Lattuada. Dicevo non un gran film ma la Di Lazzaro di questa pellicola mi ha accompagnato per lunghi anni nei miei sogni di adolescente. Una delle donne più belle mai viste, al cinema e non....
1977 UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO
Anche qui la concorrenza era agguerritissima ma questo film di Monicelli è troppo grande per non essere ricordato. Il 1977 è per esempio l'anno di
Guerre Stellari, film che ha stravolto i canoni estetici del film di fantascienza, uno dei miei primi ricordi di cinema al cinema, quasi non volevo più uscire dalla sala per come ero stato travolto da quell'universo di creature aliene, effetti speciali ed epica da cavaliere jedi, di quello che ritengo il miglior Allen, cioè
Io e Annie, di un altro ricordo intensissimo vissuto al cinema da bambino come
Incontri ravvicinati del terzo tipo ( quelle cinque note hanno risuonato a lungo nella mia testa) di un cult personalissimo come
L'orca assassina, altro ricordo immarcescibile di cinema al cinema con mio padre e di altri due film che non posso omettere: due titoli agli antipodi che rendono bene l'idea di quanto io sia onnivoro cinematograficamente parlando:
Ridere per ridere di John Landis, ogni volta che lo vedo mi salgono le lacrime agli occhi per troppo ridere e
Padre padrone, che mi fa salire lo stesso le lacrime ma non per ridere, per indignazione. Quella era realtà pura.
Altra segnalazione riguarda un film piccolo piccolo ma che è entrato nei miei cult personali sin da subito:
L'amante tascabile di Bernard Queysanne con Pascal Sellier e Mimsy Farmer. La storia di un liceale nerd che ha una relazione d'amore, ma soprattutto di sesso con una squillo di alto lignaggio che lo inizia alle gioie del talamo. Praticamente il sogno di ogni adolescente quello di venirsi a far prendere a scuola da una donna bellissima con un automobile se possibile ancora più bella di lei...
Film sconosciuto che in tv non va da oltre 20 anni, io ho la mia bella vhs registrata....
1978 : L'ALBERO DEGLI ZOCCOLI
Avevo solo dieci anni ma evidentemente mio padre mi riteneva maturo per affrontare le tre ore piene di questo film di Olmi, visto con lui al cinema in versione sottotitolata.La scena che più mi è rimasta impressa? La macellazione del maiale.
Mi ricordo anche che ne parlammo a lungo una volta tornati a casa. Di fronte ai miei occhi da bambino non era apparso mai nulla di simile ma forse neanche di fronte ai suoi che erano molto più esperti e scafati dei miei. Il 1978 è anche l'anno de
Il cacciatore, una delle visioni più sconvolgenti dei miei anni adolescenziali, di
Animal House , altro film che adoro rivedere di tanto in tanto per ridere fino alle lacrime e di
Fedora, uno dei film meno conosciuti di Billy Wilder ( altro mio ammmmore cinematografico che però purtroppo per ragioni anagrafiche è fuori del tutto da questa classifica).
Citazione particolare per
Un mercoledì da leoni: per tutti quelli che cercano ancora l'onda giusta.....
1979 IL FASCINO DEL DELITTO
Ovvero il capolavoro di Corneau , per quanto mi riguarda. Non ho veramente parole per descrivere quanto adori questo film , titolo che in Italia è sconosciuto ai più ma che assicuro vale una visione e anche molto di più. Scelta che sgorga dal cuore per evitare le crisi esistenziali di cui ho parlato all'inizio: questo è l'anno di
Fuga da Alcatraz ( il film che ha creato in me il mito di Clint), di
Apocalypse now( servono parole?), di
Stalker di Tarkovskij e di altri due pesi supermassimi delle mie preferenze come
Zombi di Romero e
Alien di Ridley Scott, anche questi , come gli altri, film che mi porterei sull'isola deserta o in un viaggio interplanetario solo per spiegare a un abitante di un'altra galassia che cosa è il cinema.
E'anche l'anno di un altro superfilm come
I guerrieri della notte che non mi stancherei mai di rivedere, di
Nosferatu di Herzog e di un mio piccolo feticcio personale:
Il cavaliere elettrico di Pollack.
Un anno veramente mitico al cinema, scegliere è stato veramente duro.
1980 SHINING
Da un romanzo non certamente memorabile Kubrick trae orrore puro dicendo la parola definitiva sul genere. L'Overlook Hotel è il luogo dove risiedono i miei peggiori incubi, dai corridoi a quel mattino che ha sempre l'oro in bocca, dallo sguardo di Shelley Duvall ( che pare fosse sistematicamente vessata da Kubrick) al labirinto in mezzo alla bufera di neve. Un film che non piacque a Stephen King che lo definì una bellissima macchina senza motore ( a Stephen... ma va' va'...).
Il 1980 è anche l'anno di un altro capolavoro immortale nelle mie preferenze come
The Elephant man di Lynch ( il Lynch che mi piace) ma anche di quello che ritengo il western migliore che abbia mai visto:
I cancelli del cielo di Michael Cimino, visto nella versione da 219 minuti e non in quella mutilata che talvolta passa in televisione.
E non posso dimenticare altri due film molto in alto nelle mie classifiche personali come
The Blues Brothers ( basta la parola!! come diceva una famosa pubblicità) e
Toro Scatenato che contiene una delle più stupefacenti prove d'attore che abbia mai visto al cinema, quella di Robert De Niro capace di ingrassare trenta kili solo per interpretare il Jake La Motta debordante dell'ultima fase della sua vita.
Smisurato...in tutti i sensi, anche al costo di trasformarsi letteralmente in un'altra persona , senza l'ausilio di troppi trucchi cinematografici.
1981 EXCALIBUR
E con questo concludiamo questa seconda puntata: altro anno che mi ha dato non pochi problemi ma per uno appassionato di Medioevo e castelli come me era obbligatorio immettere nella lista un film magnifico come questo che riscrive la mitologia annessa e connessa col Medioevo al cinema.
I cavalieri sono seppelliti letteralmente sotto armature pesantissime e quasi non riescono a brandire i loro pesanti spadoni in interminabili battaglie in mezzo al fango.
Il 1981 è l'anno di
Guardato a vista di Claude Miller, un film bellissimo che vede il confronto serratissimo tra due attori che adoro come Lino Ventura e Michel Serrault , de
La signora della porta accanto di Truffaut con una magnifica coppia di protagonisti formata da Gerard Depardieu e Fanny Ardant, è anche l'anno di un altro film che ha riscritto le coordinate del genere horror come
Un lupo mannaro americano a Londra.
Infine il ricordo di un cultissimo personale:
Chiamami aquila, una delicatissima storia d'amore ecologista in cui John Belushi dimostrava ai detrattori quanto in realtà fosse un attore magnifico.
Ci ha lasciato troppo presto.
Per oggi mi sono dilungato abbastanza .
ALLA PROSSIMA SETTIMANA!!!!