Il film di Tom Six parte con il classico clichet abusato nei film horror: due belle turiste in auto si perdono in un bosco e bucano una gomma. E naturalmente non sanno cambiarla.
L'unico che si avvicina alla macchina è un vecchio e laido maniaco sessuale che poi si allontana. Alle due viene il lampo di genio di cercare una casa nei dintorni e sotto la pioggia trovano la lussuosa villa del dottor Heiter. Loro non lo sanno ma hanno appena varcato la soglia del loro inferno.Il losco chirurgo (interpretato da Dieter Laser una specie di Lance Henriksen con le ossa degli zigomi e le manidibole che sembrano uscirgli dalla faccia da un momento all'altro) ha un folle disegno. Dopo aver creato un unico cane partendo dai suoi tre rottweiler unendoli attraverso l'apparato digerente, una connessione ano-bocca, vuol fare la stessa cosa con le due turiste e un camionista catturato lì vicino. Ma costui non è compatibile con l'operazione e viene soppresso sostituito da un turista giapponese. Il dottor Heiter, un tempo il migliore a separare i gemelli siamesi ora vuole compiere l'operazione contraria. Resezione dei legamenti tibiorotulei per permettere solo la stazione quadrupedale, asportazione di incisivi e canini, plastica alle labbra per unirle all'ano dell'individuo precedente e altre amenità perfettamente immaginabili.
Da quello che ho accennato già si può comprendere la follia dell'idea alla base del film. Però, contrariamente a quello che si possa pensare non si esagera con le truculenze (anche se per vedere alcune sequenze bisogna avere lo stomaco foderato da dentro per non avere effetti collaterali spiacevoli) e si cerca più che altro di suggerire l'orrore. Non so se per preciso disegno artistico o solo per una molto meno artistica carenza di budget.
Il punto forte del film è la visualizzazione della "creatura",un vero e proprio freak che provoca più compassione che disgusto. L'orrore è proprio nella condizione praticamente senza uscita in cui sono costretti il turista giapponese e le due ragazze americane, ormai uniti indissolubilmente in un unico corpo .E solo il primo può parlare, coloro che stanno nella posizione mediana e terminale del"centipede umano" possono al massimo emettere qualche vocalizzazione sconnessa.
La regia di Six non è spericolata come ci si aspetterebbe, Dieter Laser nei panni del folle dottore (una riedizione del dr Mengele) è decisamente bravo, la sua presenza è decisamente inquietante.
Da sottolineare anche la villa in cui è ambientato il film che è un vero e proprio personaggio aggiunto:aspetto ospedaliero, un incubo geometrico in cui domina il bianco: colore dell'asepsi.
( VOTO : 7 / 10 )
trash di culto, ma non ai livelli di August Underground eheh
RispondiEliminatrashissimo ma ora mi nomini un titolo che non conosco e che devo andare subito a recuperare...
Eliminarecuperati l'intera saga e poi fammi sapere, anche se so già il responso eheh
Eliminaeh eh mi hai messo una discreta curiosità addosso....
EliminaRicordo che mi fece cagare, nel suo essere trash. E il dottore pazzo è la fotocopia di Massimo Ranieri: ho pensato a quello per tutto il film! ;)
RispondiEliminacome ho scritto a me sembrava Lance Henriksen....ti fece cagare? perfettamente in tema allora :)
EliminaQuando vidi il trailer pensai subito a uno scherzo... solo dopo realizzai che qualcuno aveva veramente fatto un film simile, anzi, una trilogia. Non ho mai avuto il coraggio di vederlo però! Super trash!
RispondiEliminaio ho visto solo il primo...effettivamente per vederlo ci vuole forza, coraggio e stomaco foderato...
Eliminafilm tra i più malati mai visti!
RispondiEliminaa suo modo memorabile... :)
chi ha scritto una simile sceneggiatura, se così vogliamo chiamarla deve essere a livelli di psicopatologia notevoli...
EliminaDevo ancora recuperarlo....
RispondiEliminarecupera...ma non garantisco, potrebbe farti schifo in modo completo e irrimediabile...
EliminaQuesto è un film che non riesco a vedere... non tanto per impedimenti esterni ma perchè proprio non ce la faccio XD
RispondiEliminaeh eh ti posso capire...quindi del secondo capitolo neanche se ne parla...
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