Josh, bagnino di una località balneare australiana dopo un anno è ancora devastato dalla perdita del suo migliore amico ad opera di uno squalo bianco. Un tragico giorno però uno tsunami sommerge la città dove abita e lui, assieme ad un manipolo di altre persone si ritrova imprigionato in un supermarket allagato quasi del tutto che in quel momento stava addirittura subendo una rapina.
Il peggio però è che nell'acqua che allaga il negozio si aggirano due enormi squali che sono anche molto affamati.
Sbaglierò ma in quanto a squalologia ed affini la parola definitiva fu posta da Spielberg col primo film che trattava l'argomento, quel Lo Squalo che ha terrorizzato e continua a terrorizzare intere generazioni di cinefili.
Io poi ho un affetto particolare per un film come L'orca assassina perchè è un bel ricordo di una delle prime visioni al cinema accompagnato da mio padre e poi anche perchè a distanza di anni mi sembra ancora un gran film anche oltre l'effetto nostalgia con quel suo giocarsi così sentitamente la carta ecologista .
E poi vuoi mettere la scena in cui l'orca fa a pezzettini piccoli piccoli uno squalo bianco gigantesco? Un messaggio al film di Spielberg?
Shark 3 D ( che qui da me al cinema hanno proiettato solo in 2 D ) è l'ultimo di una lunga serie di film su squali e mostri acquatici in genere. A differenza dei colleghi di genere, tutta roba realizzata con i piedi che al massimo può aspirare alla cable tv americana, qui c'è l'aggravante di un budget consistente per un cinema come quello australiano che non ha i fondi di quello hollywoodiano.
Anche se non si sa dove lo abbiano speso questo budget perchè visivamente non sembra così ricco , non è neanche avvicinabile a una media produzione hollywoodiana.
Il film non porta nulla di nuovo al genere, l'unica ideuzza a parte l' unione tra tsunami e squali è quella di confinare il terrore subacqueo in un supermercato calcando così la mano sulla sensazione di claustrofobia che può dare uno spazio chiuso ermeticamente e che si sta riempiendo progressivamente d'acqua.
E poi c'è un paio di bellissimi squaloni in CGI che attendono solo di mangiare spezzatino di uomo alla cacciatora.
La regia del per me sconosciuto Rendall cerca di vivacizzare il tutto ma direi che l'impresa non è riuscita: tutto ha l'acre sapore del deja vu, ci si limita a fare il compitino sfruttando idee già messe in campo da altri.
Il 3 D non è pervenuto perchè come detto al cinema da noi è stato proiettato rigorosamente in 2 puzzolentissime dimensioni, nonostante il titolo.
Apprezzabile il tentativo di infondere un po' di ironia ( almeno quella! ) ma è veramente una goccia d'acqua in mezzo a un mare di incongruenze ( vogliamo parlare delle macchine sommerse dall'acqua che dentro sembrano essere a tenuta stagna come quella dei due fidanzati che stavano facendo cose nel parcheggio del supermercato?).
Shark 3 D è una trashata di quelle brutte soprattutto perchè questo trash è assolutamente involontario.
E però mi si deve spiegare la sua presenza ( fuori concorso , ci mancava solo che lo facessero concorrere per il Leone d'oro ) al Festival del Cinema di Venezia.
Squali in laguna o la longa manus della raccomandazione da parte del potente di turno?
( VOTO : 3,5 / 10 )
Cazzo che capolavoro, il remake con gli squali di Dawn of the Dead! XD
RispondiEliminaSecondo me se Romero vede questo film gli chiede i soldi per il copyright dell'ambientazione nel supermercato....
Eliminauna vera schifezza.
RispondiEliminaavevo anche scritto il post, prima o poi lo pubblicherò...
poche, concise , sacrosante parole. Una schifezza!
EliminaTremendo, una porcheria. Da cinefilo vero, sincero ed appassionato (quale ritengo di essere con presunzione ben riposta), condivido soprattutto questa sua affermazione: "Shark 3 D è una trashata di quelle brutte soprattutto perchè questo trash è assolutamente involontario."
RispondiEliminaEcco, questo è un concetto perfetto per poter guardare ad un certo segmento di Cinema che per milioni di bipedi rappresenta (fortunatamente) una grande forma di intrattenimento, uno show da tracannare con compiaciuta, ignorante, appassionata allegria.
Una linea Maginot del linguaggio filmico oltrepassata la quale ti ritrovi per le mani una boiata indifendibile ed intollerabile, ma che entro i propri confini può offrire godimento incredibile (per chi ha voglia di cibarsene, beninteso) ed una occasione in più per mandare a fare in culo gli snob ottusi ed occlusi che pretendono di poterla giudicare nel merito senza averne gli strumenti. Senza avere la comprensione piena del dato, senza possederne la visione, senza capire un cazzo di niente. E parlo ovviamente anche di tanta parte della critica "colta" italiana che non potrà mai capire la grandezza di un "Commando" o di un "Cobra", mediocre ed inconsapevole com'è. Gente che condannerei ed impalerei per il reato di stupidità, maledetti, tutti.
Poi per chiudere, giusto per mandare un saluto al Cannibale che a tratti rientra in questa categoria e quando ciò accade mi fa inevitabilmente vorticare i coglioni (soprattutto perché in generale ho stima di lui e della sua intelligenza), ci tengo a chiarire che questo concetto rappresenta anche il discrimine fra il recente ed orrendo "TAKEN 2" ed il pregevole e riuscitissimo capitolo iniziale "TAKEN". Ci scriverei un post lungo 2 pagine per spiegarne le ragioni (peraltro piuttosto paolocalissaniche) ma non penso di averne le forze, e poi non servirebbe a nulla, schifosi che non siete altro. Ci tengo a dirlo giusto perché non credo sia chiaro a molti il "come" si dovrebbe giudicare questo tipo di Cinema, come rintracciare la forma nella serie B (e smetterla con la deprimente quanto inutilissima ricerca dei CONTENUTI, cazzo) e come goderne alla grande.
Lo dico perché su questi aspetti malati io ci faccio ricerca, potenzio la mia visione, continuamente. Lo dico perché IO SO. Schifosi.
Bradipo le voglio bene, davvero. BRADIPO.
Monsieur Defezionario, il bene che mi vuole è assolutamente reciproco. E sottoscrivo in pieno quello che scrive: c'è trash e trash, quello brutto e quello bello, quello che ti mette di buon umore e ti fa mandare gentilmente a ...(riempite i puntini col luogo disonorevole che più garba) tutta la critica parruccona che strilla vituperi su questo cinema considerato di serie Z anche se non lo è e poi c'è quello che è veramente di serie Z , che non ha nulla per appassionare neanche il trashofilo, anzi che ha anche una certa presunzione. Shark 3 D fa parte di questa ultima schiera: qualcosa di veramente brutto e indifendibile. Però per quanto mi è possibile continuerò a guardare tutto quello che mi passa sotto l'occhio...anche l'indifendibile. Un saluto.
Eliminacon tutta la stima di questo mondo, ma come cazzo fate a trovare il coraggio di vedere ste robe? :)
RispondiEliminaIo vedo tutto quello che mi passa sotto gli occhi e parte di quello che vedo mi ispira i pensierini che finiscono qui sul blog. Ho una mia teoria , naturalmente opinabile: per essere pronto a riconoscere il bello devi conoscere a menadito anche il brutto. E poi ogni tanto si deve vedere qualcosa in cui non sono necessari i neuroni...
EliminaPer Amore Lorant, AMORE. La speranza di rintracciare quella scintilla conciliante non muore mai nel cinefilo malato, finito, andato. E poi perché non c'è mai niente di meglio da fare, forse. Si viaggia un po' in una dimensione altra, o magari si approfitta schifosamente di una promozione del Cinema 3, si ripiega su Shark 3d piuttosto che crepare di squallore "sociale".
RispondiEliminaInsomma questo ecco...questo.
non posso che ammirarvi voi temerari! ;)
Eliminaah ah anche io in passato ho approfittato di quelle visioni gentilmente concesse...visto che non si paga...
EliminaGuarda, io dopo aver visto l'immondo "Shark Night" con le bestiacce ho chiuso!
RispondiEliminaNon ho visto Shark Night ma presumo che sia stato fatto con due-dollari-due. Imdb riporta che questo Shark 3 D ha avuto un budget di 30 milioni di dollari australiani che centesimo più centesimo meno valgono come quelli americani. E' questa l'aggravante. Con 30 milioni si doveva fare ben altro...
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